ESSOI, MO VENNO CHIGLI ‘GLIO PALIO

DA OGGI INIZIAMO UN PERCORSO CON LE CONTRADE DI ARTENA CERCANDO DI METTERE IN EVIDENZA I PREGI , MA ANDANDO A VEDERE ANCHE LE PROBLEMATICHE CHE SEGNANO IL TERRITORIO PERIFERICO DI ARTENA

Con questo numero del nostro periodico, iniziamo una serie di articoli dedicati alle Contrade di Artena. In questo giornale abbiamo voluto dare uno sguardo generale all’intero territorio periferico di Artena. Lo abbiamo fatto in due modi, facendoci un giro in automobile che è durato un’intera giornata, fermandoci laddove vedevamo qualcosa di brutto, ma anche di bello, e lo abbiamo fatto sentendo persone residenti nella contrade che abbiamo visitato.
“La verità – ci hanno detto a Macere – è che nessuno ha davvero posto interesse ai nostri problemi”, e per nostri l’intervistato intendeva quelli di Macere ma anche quelli delle altre contrade.
“Sapete ci sentiamo un popolo a parte – ci ha confidato un cittadino del Selvatico – un popolo che è di Artena ma che vive realtà completamente differente”.
“Ci sentiamo uniti tra noi – ha continuato l’interlocutore di Maiotini – durante il Palio, anche se lì poi si scatena la rivalità che più che unirci ci divide. E ci sentiamo uniti dalla stessa sorta di contradaioli”.
Chi inventò il Palio lo fece proprio perché aveva notato un certo distacco fra le varie contrade e il tessuto sociale di Artena. L’idea era quella di ricucire questo buco, e per i primi anni l’idea fu geniale e innovativa. Oggi il Palio resta la manifestazione più seguita sul territorio, e in quella settimana di agosto, oltre a una condivisione fra le contrade partecipanti, si scatena anche una forte rivalità. Ma questo, forse, è il carattere distinguente di ogni manifestazione del genere.
Se entriamo nel dettaglio delle principali contrade di Artena: Macere, Colubro, Selvatico, Maiotini, quelle, cioè, che formano un nucleo abitativo a se stante, ci accorgiamo, ad esempio, che in molti abitanti delle prime due (Macere e Colubro) si sentono più di Lariano che di Artena.
“A Macere, soprattutto sul colle che noi chiamiamo Anghetto – ci ha detto l’intervistato della contrada più popolosa di Artena – ci sono persone che hanno addirittura acquistato i loculi al cimitero di Lariano, mentre per la spesa quasi tutta la contrada si serve dei negozi di Lariano”.
“Anche da noi è così – ha insistito l’interlocutore del Colubro – anche se il territorio è la discriminante. La contrada ha un territorio molto vasto, situato a cuscinetto fra Artena, Lariano e Giulianello: chi abita più vicino ad Artena si rivolge ad Artena, mentre altri abitanti si rivolgono a Lariano per comodità e vicinanza”.
“Noi del Selvatico – ci dice Francesco abitante sul colle dietro il Convento – ci sentiamo artenesi e ci rivolgiamo ad Artena, anche se il nostro Paese, e parlo di Istituzioni, non pare guardare a noi con benevolenza. Abbiamo mille problemi irrisolti”.
“Perché pensate che a Maiotini i problemi non ci sono?”.
Voglio però spezzare una lancia a favore delle amministrazioni, l’attuale e quelle passate. Non pensate Voi delle Contrade che il territorio di Arena è talmente vasto che è difficile accontentare tutti? Eppure ci hanno provato e ci provano.
E’ chiaro che qualsiasi istituzione ha un occhio di riguardo per il Centro Urbano di Artena, anche se in minoranza per numero di abitanti in confronto al resto del territorio, però non credo all’immobilismo amministrativo nei confronti delle contrade.
“No! Hai ragione, immobilismo proprio no. Però è lassismo, è come se fossimo cittadini di serie B. E’ nella considerazione generale delle persone questa differenza <>, quante volte abbiamo sentito questa affermazione? Quindi il Palio è una nostra rivincita: la festa più bella di Artena la fanno le Contrade e l’ha inventata uno che viene da una contrada” (Erminio Latini quando era assessore alla Cultura. Ndr).
Sul nostro giornale ci occuperemo non solamente delle contrade più popolose, ma andremo a cercar guai agli “Zoppi”, alla Magnarozza, a Valle Raina, all’Abbazia, a Ponte del Colle, alle Valli, a Via Latina, alla Torretta, a via Velletri, e in tutte quelle zone periferiche di Artena che hanno necessità di far sentire la loro voce, forte e chiara!
Nel frattempo scriveteci e indicateci i problemi, ma anche i punti di forza del Vostro territorio e della Vostra comunità.