ELEONORA PALONE AL NOSTRO GIORNALE

INTERVISTA ALLA GIOVANE ASSESSORE AL TURSIMO, ALLE PARI OPPORTUNITA’ ALLE POLITCHE GIOVANILI. “LA MIA AZIONE POLITICA E’ SEMPRE ORIENTATA VERSO LA CRESCITA DEL NOSTRO PAESE

Eleonora Palone è l’assessore del Comune di Artena che ha deleghe alle Politiche Giovanili, alle Pari Opportunità, al Turismo. E’ una ragazza giovanissima con laurea Magistrale conseguita con il punteggio di 110 e Lode in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali presso l’Università di Roma La Sapienza. Master in Geopolitica. Lavora presso la Regione Lazio nell’Assessorato al Lavoro e Formazione. Assessore al Comune di Artena con deleghe alle Politiche Giovanili, Pari Opportunità, Turismo, Terzo Settore, Gruppo Archeologico e Polo Museale, Beni Comuni e Tutela Animali. E’ alla sua prima esperienza amministrativa, e subito si è trovata a gestire una serie di assessorati davvero molto importanti per una Città come la nostra, in cui alberga uno spirito turistico innato anche se per niente sostenuto in questi ultimi decenni. La suggestione del borgo antico artenese non trova rivali, almeno non li trova nel nostro comprensorio, è, quindi, oro colato a saperlo sfruttare opportunamente. Il fatto che a occuparsene sia stata chiamata una ragazza così giovane, ci fa sperare che venga compreso concretamente che lo sviluppo di Artena debba passare per forza dal turismo. Certo la Palone si è trovata catapultata in un mondo che fino a un anno fa non conosceva e attualmente, tra l’altro, deve gestire i suoi assessorati con una situazione amministrativa penalizzante.
Sono quasi due anni che Sei in Comune. Come stai vivendo questa nuova esperienza per te? E che bilancio ne trai fino ad oggi?
“Sono stata onorata di una grandissima opportunità e per questo sono profondamente grata agli artenesi, durante il mio percorso di studi in Scienze Politiche nonostante mi sia formata spesso all’estero, la cosa che oggi mi rende più orgogliosa è quella di essere al servizio del mio Paese. Sono stata chiamata a svolgere un ruolo molto importante, quello di assessore, un ruolo che da una parte ha suscitato in me profonda emozione ma dall’altra mi ha reso consapevole della grandissima responsabilità che questa carica comporta. Io l’unico modo che ho per sdebitarmi di tutto il sostegno ed i consensi ricevuti è quello di impegnarmi nello svolgere un buon lavoro, con la massima professionalità e disponibilità, con un’azione politica orientata sempre verso la crescita di questo Paese”.
Artena per le sue prerogative potrebbe vivere solo di turismo e di terziario ad esso collegato. Come è il punto sul turismo ad oggi? E che situazione hai trovato?
“La pandemia che stiamo affrontando ha rivoluzionato i nostri stili di vita mutando completamente le nostre abitudini, Da questa crisi però possono nascere nuove opportunità e potenzialità ed il settore del turismo può essere una di queste. Sarà l’occasione per riscoprire borghi meno conosciuti ma di una bellezza incredibile. Un turismo più sostenibile, più attento all’ambiente e alle esigenze degli abitanti locali. Concetti che si sposano appieno con le straordinarie risorse che Artena ha, con il borgo storico non carrabile più grande d’Europa, dove la tranquillità, i ritmi morbidi di un vivere senza tempo caratterizzano i giorni e le ore. Visitarla è come fare un tuffo nel passato, ristoranti e agriturismi locali permetteranno di degustare prodotti enogastronomici di qualità. Per chi è alla ricerca di un sereno weekend lontano dalle grandi città Artena offre ritmi e paesaggi a misura d’uomo. Tutte le iniziative intraprese rientrano in questa ottica, come la richiesta di far parte dei Borghi più Belli d’Italia, lo spazio ottenuto sulla rivista Borghi Magazine, l’intervista al Tg3, le visite guidate, promuovere e valorizzare il nostro patrimonio per favorirne la sua riscoperta”.
Hai anche la delega alle politiche giovanili. Diciamo la verità per anni ad Artena i giovani almeno fino ai quindici anni circa dopo la scuola vengono affidati alle parrocchie e dopo i 15 anni ai Pub della zona….. la verità, Assessore, è che per i giovani è stato sempre fatto molto poco e tu, essendo giovanissima, ne hai certamente esperienza diretta. Allora ti chiedo come ti stai muovendo per ridare una dignità ai giovani del territorio che vengono sempre indicati come problematici, difficili, che fanno uso di sostanze proibite, e che vivono un disagio morale e sociale ecc? Quale può essere, insomma, il ruolo della Politica e dell’amministrazione nel rapporto con i giovani artenesi?
“I giovani rappresentano la mia sfida principale, perché mai come in questa delicata fase storica sono sempre più distaccati dalle istituzioni, noi dobbiamo trasmettere un segnale forte, che restituisca loro la fiducia nella politica, negli uomini e nelle donne che rappresentano gli interessi legittimi di una comunità che vuole costruirsi il proprio futuro. Fin da subito ho impostato una programmazione puntuale al fine di raggiungere questi obiettivi, spesso anche con iniziative coraggiose come quella della Consulta Giovanile Artenese per promuovere i valori della partecipazione alla vita sociale e dell’educazione alla democrazia da parte dei giovani, ma essendo un progetto nuovo si sa ci vuole più tempo per essere conosciuto e apprezzato, l’anno scorso non abbiamo raggiunto il numero minimo legale di adesioni per costituirla, ma appena l’emergenza covid ce lo permetterà rilanceremo il bando. Il progetto del Servizio Civile invece ha avuto grande adesione da parte dei giovani artenesi e questo ci rende molto orgogliosi, perché darà lavoro a molti di loro nei settori di assistenza alle persone, protezione civile, ambiente, patrimonio artistico e culturale, nella realizzazione dei principi costituzionali. L’impegno messo in campo attraverso l’esperienza del Servizio Civile rappresenta per i giovani, oltre ad una straordinaria sperimentazione di cittadinanza attiva, anche un’importante opportunità di formazione e di crescita personale e professionale. Inoltre stiamo cercando di promuovere in diversi bandi regionali un progetto per l’inclusione dei giovani, il cui primo obiettivo specifico sarà proprio quello di consentire un accesso dei giovani alla vita pubblica e alla realtà territoriale, poiché crediamo molto nei giovani, sono la risorsa più importante che abbiamo e rappresentano il futuro di questa comunità”.
Artena secondo te è città che sa accogliere? E come ci poniamo nei confronti a diritti civili e parità?
“Nella società odierna persistono ancora barriere da superare e squilibri da colmare, ma abbiamo sempre nuove prove di come le pari opportunità costituiscano uno degli antidoti più forti alle chiusure oligarchiche, all’immobilismo sociale e alle diseguaglianze economiche. Ogni energia va profusa per abbattere queste barriere ed occorre puntare sull’educazione al rispetto. Le aree di intervento sono molteplici e solo grazie alla sinergia fra tutte saranno realizzabili questi obiettivi. Dall’istruzione e formazione all’integrazione, dallo sport e lavoro alla cultura. Tra i vari progetti attuati, quello del Summer Camp Corso di difesa personale femminile ha fornito alle partecipanti le capacità di valutare e reagire in un eventuale situazione di pericolo, la panchina rossa, i convegni, le campagne di sensibilizzazione, le varie presentazioni di libri sono sì per creare un’occasione per conoscere più da vicino gli scrittori e le loro opere, ma soprattutto per realizzare un’attività di scambio e confronto per sensibilizzare sulle varie tematiche. È indispensabile educare al rispetto dei diritti della persona ed a mio avviso la cultura è lo strumento più importante per scardinare un pregiudizio e formare coscienze libere”.
Cosa ti piacerebbe vedere per Artena nel 2021?
“L’anno che si è appena concluso ha profondamente colpito la nostra comunità portando via persone care, colpendo duramente le attività economiche e precludendo persino la nostra libertà di vivere. Non posso che concludere questa intervista augurandomi che il 2021 sia un anno di riscatto, che porti maggior serenità e felicità in ognuno di noi, con la consapevolezza che sapremo apprezzare con occhi diversi tutto quello che abbiamo, e con la grande generosità e solidarietà che, da sempre, contraddistingue il popolo artenese”.