COME JO PANCIALLO DE NATALE

CONSIDERAZIONI DI UNA CITTADINA IMPOLITICA

Mia madre, classe 1935, mi racconta che quando lei era bambina, un giovane che abitava verso ‘La Rocchetta’, prima di partire per fare il soldato, avesse accomodato dei gradini davanti casa. Una volta lontano, scrisse alla madre e domandò: “Cara madre, come va la scala?” e la madre gli fece rispondere: “Come va la scala? È comme jo panciallo de Natale, a tócci a tócci se ne va tutta via!”.
Ho subito pensato a questo aneddoto quando, a meno di ventiquattr’ore dall’uscita dalla maggioranza (per passare all’opposizione) del consigliere comunale Gloria Scacchi, il Presidente del Consiglio Comunale Augusto Angelini, ha presentato le sue dimissioni dalla carica di Presidente. Il Comune perde i pezzi e non solo metaforicamente.
“C’è un limite a tutto”, così conclude la sua lettera di dimissioni Augusto Angelini. Quello che ha colmato la misura è stato l’inspiegabile parere favorevole in merito alla realizzazione dell’impianto di biometano, dato in conferenza dei servizi dal tecnico del Comune, parere che sovverte una delibera, faticosamente espressa all’unanimità, addirittura del 2015, stesso Sindaco e quasi stessa maggioranza. Il Presidente dimissionario scrive che non era assolutamente a conoscenza della scelta del tecnico, che quindi avrebbe agito di sua sponte, chissà poi perché, e che questo atteggiamento (del tecnico?) è “una coltellata vigliaccamente data alle spalle, perché alcuni temevano che ci saremmo ribellati e divisi”; e ancora: “comunità stravolta e schiava delle scelte affaristiche delle lobby”. Parole forti. Ma a chi o a cosa si riferiscono? È un gomblotto? No perché, non si capisce. Quello che si intuisce è che ci stanno prendendo in giro. E questo è davvero intollerabile. Mi rivolgo a voi, amministratori. Se dimissioni devono essere, perché è l’unica cosa dignitosa che potete fare, che dimissioni siano. Si ha la sensazione che stiate spostando delle pedine su una scacchiera, pedine che cambiano anche colore, ma il gioco è fermo e non si diverte nessuno. Ve ne state lì fingendo di cadere dal pero ogni volta che salta fuori una magagna, e non potete addossarne la colpa a nessuno, visto che governate voi da sette anni. Siamo noi cittadini che diciamo “C’è un limite a tutto” e voi l’avete superato. Non so come non vi rendiate conto che state danneggiando in maniera irrimediabile il paese e la vostra reputazione. Smettetela di tenerci in ostaggio. Facciamo che il prossimo panciallo lo mangiamo liberi.