“MI ANIMA LA VOLONTA’ DI FAR CRESCERE LA COMUNITA’ DOVE VIVO”

INTERVISTA A SILVIA CAROCCI CAPOGRUPPO DI ARTENA CAMBIA ALL’OPPOSIZIONE DELL’ATTUALE AMMINISTRAZIONE PUBBLICA

Silvia Carocci negli ultimi giorni ha deciso di postare sui social una serie di video per criticare l’attuale maggioranza di governo cittadino alla luce anche della bufera innescata da un parere positivo alla realizzazione dell’impiano Biometano. La Carocci è consigliere di minoranza, capogruppo di Artena Cambia e ultimo candidato a sindaco proprio di Artena Cambia.
Questo ostinarsi a continuare a governare la città con tutto quello che sta accadendo, biometano, dimissioni di consiglieri, polemiche sui lavori, ecc…perchè secondo te? A cosa serve amministrare senza programmi e consensi?
“Innanzitutto, grazie per questo spazio che il giornale ha deciso di dedicarmi. Questa è una domanda più che legittima ma è chiaro che di questa situazione surreale dovrebbero prenderne atto innanzitutto gli eletti in maggioranza che invece continuano a fare finta di niente. La vicenda dell’indagine Feudo e tutto quello che ne è scaturito ha generato la più grande crisi politico-amministrativa della nostra città eppure loro non si sono minimamente scomposti. Il perché di tutto questo attaccamento alla poltrona, bisognerebbe chiederlo a loro. Stiamo vivendo un’agonia: sappiamo tutti che non può durare a lungo questa situazione con una macchina amministrativa ferma, disservizi alla cittadinanza e l’ombra della Corte dei Conti che sta tenendo sotto la lente di ingrandimento il bilancio comunale. In questi anni non sono stati in grado di dare un nuovo volto alla nostra città con interventi seri e strutturali quindi non so come potrebbero farlo ora con una giunta azzoppata da un’indagine della procura ed una maggioranza che ormai perde pezzi. Secondo me se si resta nei ruoli di governo senza realizzare il proprio programma elettorale, si resta solo per ragioni personali”.
In merito al biometano ritieni che la vostra opposizione sia stata pressante concreta e attenta? E che ne pensi degli ultimi sviluppi?
“Sulla vicenda del biometano oggi, come nel 2015, fummo noi per primi ad informare la città della esistenza di questo progetto. All’epoca agimmo immediatamente e portammo una mozione in Consiglio Comunale: Angelini subì la prima crisi politica ad un anno e mezzo dal voto, perché diversi erano i consiglieri comunali di maggioranza contrari all’impianto. Ricordo perfettamente una seduta consiliare fiume che durò sette ore ma alla fine vinse il No. Questo importante atto di indirizzo politico ha fatto sì che in conferenza dei servizi, il Comune di Artena, per il tramite del responsabile dell’ufficio tecnico di allora, elaborasse una relazione in cui esprimeva tutte le criticità alla realizzazione dell’opera. La conferenza dei servizi si concluse con un provvedimento in cui la Regione elencava una serie corposa di adempimenti necessari che il proponente avrebbe dovuto adottare per la realizzazione dell’impianto e per un paio di questi era espressamente previsto che si facessero delle valutazioni con l’amministrazione comunale (per quanto riguardava il traffico veicolare e la variante urbanistica). Era ovvio che quando e se il proponente avesse portato avanti la procedura, il Sindaco avrebbe dovuto dar seguito a quel parere contrario visto il mandato pieno ed incondizionato ricevuto dal consiglio. E invece così non è stato: quando nell’autunno del 2020 gli atti sono arrivati in Comune, a quanto pare, gli amministratori di maggioranza hanno pensato bene di liquidare tutto con un parere favorevole. E se questo parere è venuto alla luce è perché la sottoscritta, con qualche fatica, ne è venuta in possesso e lo ha immediatamente reso pubblico. Oggi Talone non si coprisse dietro il tecnico perché altrimenti la prima cosa che avrebbe fatta era la revoca dell’incarico al tecnico. Il fatto che ciò non sia accaduto dimostra che evidentemente qualcuno, in maggioranza, sapeva. Noi, intanto, abbiamo richiesto la convocazione di un consiglio comunale straordinario per fare chiarezza sull’intera vicenda”.
Tu sei una rappresentate del PD. Una parte di iscritti al PD sostiene ancora questa maggioranza. Voglio dire se il PD provinciale regionale ha chiesto le dimissioni del sindaco e dell’assessore llpp (non avute), non dovrebbe chiedere ancora più fortemente le dimissioni degli altri consiglieri PD che sostengono la maggioranza?
“Da iscritta al circolo del PD di Artena, ti dico che secondo me gli organi direttivi locali, provinciali e regionali dovrebbero immediatamente intervenire in questo senso, come già fatto con il Sindaco. Anche perché ormai sempre più spesso molte sono le persone che hanno in tasca una tessera di partito che esibiscono alla bisogna e che poi, nei momenti di vera scelta politica, invocano la propria libertà di autodeterminazione. Nessuno impone l’adesione ad una formazione politica ma è chiaro che quando si fa una scelta di questo tipo, poi si devono rispettare le regole che quella organizzazione impone”.
Su questa stessa falsariga ti chiedo in una tua eventuale candidatura a sindaco sarà come PD o come lista civica? E se anche fosse lista civica, è chiaro che rappresenteresti il PD, e quindi sarà possibile vedere gli attuali iscritti al partito che sostengono questa maggioranza anche nella tua lista?
“Ad oggi, la maggioranza – seppur raccogliticcia – ancora risulta saldamente insediata quindi mi sembra prematuro fare tali valutazioni. Fatta questa premessa, io credo che quello che conti siano le idee e i programmi per la crescita di una comunità, oltre i simboli di partito. Quando si costruisce una lista per le elezioni amministrative bisogna dunque condividere la stessa visione di città. Io penso che Artena abbia bisogno di servizi essenziali: una rete di farmacie, il nuovo poliambulatorio, un presidio istituzionale al centro storico, un nido comunale potenziato nelle attività. Poi ci sono i luoghi della comunità e oltre alle strutture sportive penso a piccoli e grandi centri di aggregazione: spazi verdi attrezzati da Valle dell’Oste alle nostre contrade e poi ho sempre pensato che Artena abbia bisogno di una struttura che possa ospitare le attività culturali e ricreative. Perché questa città non può pensare di avere un auditorium? Infine c’è tutto il nostro tessuto produttivo che deve essere ricucito e valorizzato: bisogna avere il coraggio di scommettere, come amministrazione, nelle attività produttive locali, sostenendo le eccellenze che ad Artena abbiamo e favorire quegli investimenti che possano far crescere la nostra città e non la mortifichino. Questa è la visione sulla quale si costruisce una città e dunque una lista per governarla. E sinceramente mi auguro che ci sia sempre più attenzione su questi temi più che sul posizionamento del PD, anche da parte della stampa”.
Nelle ultime due elezioni sei uscita sconfitta. la prima in qualitaà di sostenitrice del candidato De Castris, la seconda in qualita di candidata a sindaco. queste due esperienze negative saranno esperienze che ti suggeriscono una campagna elettorale differente dalle precedenti oppure ti hanno talmente segnato da rinunciare a un tuo eventuale ruolo di candidato a sindaco? Qualche domanda da persona intelligente che sei te la sarai fatta?
“Non definirei “negative” delle esperienze politiche che indipendentemente dagli esiti elettorali – che comunque sono importanti – hanno rappresentato per me due grandi banchi di prova. Anzi, forse devo riconoscere che proprio grazie a queste due “ginocchia sbucciate”, oggi ho acquisito una maggiore consapevolezza su alcuni processi elettorali ed amministrativi. Comunque, ad onor del vero, ci tengo a ricordare che nel 2014 quando mi candidai al consiglio comunale al fianco di Fabrizio De Castris, risultai essere la seconda degli eletti, in assoluto. Cinque anni dopo, mi sono candidata a Sindaco in una tornata non semplice in cui c’è stata una frammentazione delle liste e in cui tra gli avversari c’era un sindaco uscente, Felicetto Angelini ed un ex sindaco Erminio Latini, ancora molto stimato tra le persone di Artena. Non è stata semplice ma non mi sono risparmiata niente, fino alla fine e la lista che ho avuto l’onore di guidare e di cui ora sono il capogruppo, è arrivata seconda. Questo dopotutto è accaduto altre volte nella storia della nostra città: chi meglio di te può ricordare la carriera politica di personaggi come Emilio Conti o lo stesso Felicetto Angelini che più volte si sono messi in gioco con alterne fortune. Ecco forse è veramente questo quello che ho imparato. Le vittorie e le sconfitte, in politica, sono frutto di percorsi a volte semplici, altre volte accidentati ma non arrivano mai per caso. Io sono sempre stata convinta che amministratori di una comunità non ci si inventa dalla sera alla mattina ma occorre impegno, dedizione ed anche esperienza. Il mio impegno politico e sociale è iniziato ben prima del 2014 ed è proseguito, costantemente, sino ad oggi. E credo proseguirà, indipendentemente dal ruolo, perché è animato dalla volontà di far crescere la comunità nella quale vivo e nella quale ho deciso di costruire il mio futuro.