NONOSTANTE CAMBINO LE AMMINISTRAZIONI, NON CI SONO MUTAMENTI

L’ARTICOLO DI RENATO CENTOFANTI E’ STATO SCRITTO ALLA VIGILIA DI PASQUA. VORREMMO PROVARE A METTERE A FUOCO DEL MOTIVO PER CUI SI SUCCEDONO LE AMMINOSTRAZIONI EPPURE NON SI VEDONO INNOVAZIONI NELLA NOSTRA CITTA’

Ci avviciniamo a Pasqua, la festa della resurrezione, della rinascita, del tornare alla vita.
Avvicinandoci a questa fondamentale festività cristiana, mi viene in mente un’associazione che potrebbe sembrare eccessiva e invece trovo che abbia una sua ragion d’essere, e cioè questo nostro martoriato paese, Artena, riuscirà a rinascere, a rinnovarsi? Negli ultimi tempi siamo stati interessati da fatti di violenza, inchieste della magistratura ancora in corso, e una grande sfiducia cittadina per gli eventi appena accennati. Di ciò, abbiamo parlato nel nostro giornale in varie forme e impostazioni analitiche, diverse e tutte coscienti delle ricadute sulla nostra comunità, quindi, usando sempre un tatto umano rispettoso ma deciso nel denunciare le cose che non andavano e non vanno.
Vorremmo provare a cominciare nel mettere a fuoco del perché le amministrazioni si succedono e cambiamenti innovativi e positivi non se ne vedono, cominciamo ad avere l’impressione che ci sia qualcosa di sbagliato e comunque non produttivo, a cominciare da un’assenza della Politica in generale nel paese, e cioè la capacità di parlare di aspetti sia locali che più generali i quali coinvolgono le nostre vite. Questa riduzione della vita cittadina solo a cose locali tende nel tempo a rendere sterili i confronti, i ragionamenti, a generare indifferenza per i temi di ampio spettro e quindi la politica locale diventa sorda a valori importanti che danno senso a una comunità. Questo sottofondo di sordità a questioni di politica generale, produce, ci sembra, un effetto a cascata sulla politica locale e in particolar modo sulle elezioni per eleggere il Sindaco e il consiglio comunale. Domandiamoci come vengono formate le liste elettorali, lo sappiamo? Se ne parla come si fanno? I criteri che i vari comitati elettorali adottano quali sono? Dovremmo farcelo dire pubblicamente per cominciare una discussione che coinvolga la cittadinanza. L’idea che comincia a farsi strada è che, potrebbe esserci un legame, negativo, tra la scarsa capacità della politica locale nel rendere Artena, migliore nei vari campi della vita sociale, economica e culturale. Forse i ragionamenti che sottostanno alla composizione delle liste elettorali, sono il vero problema della scarsezza delle varie amministrazioni che si sono succedute? Questo può ben essere, e forse va al di la delle persone perchè è un fatto mentale, culturale del paese che, è vittima di logiche di parentele, casate, imprenditori visti e coccolati affinché portino i voti dei dipendenti, si cercano rappresentanti di contrade che alla fine non rappresentano quasi niente perché poco contano; non ci dilunghiamo su ciò perché si potrebbe allungare l’elenco.
In questi pochi criteri espressi, dove sta un valore Politico e Culturale? Dove un Progetto di paese? Semplicemente non c’è perché se non si ragiona sulle cause, sui problemi profondi, e se su questi ragionamenti non si crea un percorso di crescita e presa di coscienza di chi viene chiamato a sedere in consiglio comunale, come potrà essere il consiglio comunale creativo e fattivo? Non lo potrà e il passato è li a dimostrarlo. Ad Artena sentiamo la mancanza dell’Agorà, del confronto e del dialogo, manca la vita cittadina dell’incontro e dello scambio profittevole, sono cose che mancano perché mai si è investito in queste essenziali necessità della vita collettiva, e si badi bene non sempre servono grandi fondi per mettere in moto la vita cittadina, ci vuole la Politica, nel senso del prendersi cura della Polis.
Noi auspichiamo, e per quel che ci riguarda daremo il nostro contributo di informazione e confronto di idee, cercheremo di creare eventi culturali e di riflessione, di incontro. Auspichiamo, e ci impegneremo, affinché Artena possa cominciare a Rinnovarsi e Ritrovare dentro di sé le energie per risollevarsi ed avere fiducia nel futuro.
Ps. Domenica scorsa sono andato a comprare i dolci alla pasticceria di Fiorini, dovendo fare la fila per entrare ho avuto un po’ di minuti per osservare e riflettere. Ho notato che nel grande piazzale di cemento dove si tiene il mercato settimanale, c’era una moltitudine di persone, alcune camminavano altre portavano i piccoli a giocare e scorazzare. Insomma, cercavano di passare una mattinata domenicale in relax e piacere dello svago. Questo semplice fatto lo hanno mai osservato quelli che si candidano a un ruolo amministrativo?
Ovviamente le conseguenze che si possono tirare dipende da come si leggono le cose che succedono e prendono forma. Personalmente ne evidenzio due, al volo. Primo, il bisogno di vita associata, di stare insieme, di luoghi adatti per l’Incontro che può essere motore del buon vivere; secondo che forse quello che molti dicono ‘…abbiamo e miglioriamo la Villa’, sono miopi, perché le persone non ci vanno semplicemente perché non è adatta; preferiscono lo squallore di un grande piazzale di cemento, e questo interroga la politica e ne mostra i limiti.
renatocentofanti@libero.it