ABBIAMO INTERVISTATO IL CANDIDATO DEL MOVIMENTO 5 STELLE CHE HA ESPRESSO GIUDIZI TRANCIATI SULL’OPERATO DI QUESTA AMMINISTRAZIONE
Lei si è candidato nelle due ultime elezioni comunali direttamente con il simbolo del M5S, precludendosi la possibilità di avere un maggior numero di voti se avesse scelto la strada di una lista civica, perché insieme ai suoi compagni di avventura ha scelto questa strada solitaria e rivelatasi perdente?
“La nostra decisione è stata presa perché tutto il gruppo è formato da attivisti del Movimento 5 Stelle che hanno aderito al movimento. Volevamo, in quanto attivisti, essere corretti verso tutti gli elettori che secondo noi dovevano essere informati sui nostri principi e obbiettivi, per seguire un progetto comune. Ci siamo candidati con il simbolo del Movimento 5 stelle per una scelta di integrità morale e non pensando ai voti o buttando lì idee improbabili al solo scopo di farsi votare. Gli altri hanno creato liste civiche, tutte e tre del pd zingarettiano, con le tessere del pd che però al momento della creazione delle liste sono state nascoste solo per unire più persone possibili e per portare più voti possibili. In quel momento storico siamo stati coerenti con il nostro pensiero, anche se i compiti della politica comunale sono diversi rispetto a quelli nazionali o regionali.
Inoltre avremmo potuto avere dei riferimenti da tutta la rete del m5s a livello, regionale, nazionale ed anche europeo. Non abbiamo fatto sotterfugi , come ci hanno proposto e abituato negli ultimi decenni i soliti politici comunali esperti e capaci”.
Artena sta vivendo una situazione comunale drammatica, ‘l’operazione feudo’ portata avanti dal magistrato di Velletri, ha portato il Sindaco Felicetto Angelini e l’Assessore Domenico Pecorari agli arresti domiciliari, ormai da diversi mesi, il consigliere Scaccia indagato, per restare al livello politico. Che riflessioni è portato a fare su questa vicenda?
“Per me, personalmente, tutto questo non è stato niente di nuovo, perché, dal 2010, momento in cui mi sono avvicinato alla politica locale, ho notato errori, sviste ecc.. Avrò fatto più di 100 protocolli con segnalazioni, interrogazioni, suggerimenti, proposte e nessuno ha mai risposto, né le maggioranze né le opposizioni. Tra le altre cose, ho chiesto due volte le dimissioni della segretaria comunale. Questo è solo un esempio, ci sono state tante altre situazioni simili. Non entro nel merito delle accuse, sarà la magistratura e chi di dovere, a giudicare. Se davvero hanno sbagliato, la giustizia farà il suo corso. A livello politico trovo scandaloso che non si siano dimessi né i protagonisti dell’inchiesta e né i consiglieri comunali di maggioranza, i quali stanno continuando con il modus operandi passato, nonostante gli enormi errori commessi. I consiglieri comunali ancora in carica, infatti, continuano ad assecondare moralmente e a portare avanti le grandi sviste dell’amministrazione comunale passata circa 30 sviste secondo quanto scritto sui giornali. L’impressione è quella che queste persone non stanno tenendo conto degli interessi dei cittadini. La degna conclusione di anni e anni di gestione catastrofica, sarebbe l’immediata dimissione di questa Amministrazione che è in continuità con la precedente perchè composta, nei ruoli decisionali, dalle stesse persone”.
Lei è molto attento all’attività comunale e alle scelte e decisioni dell’amministrazione e non esita ad essere critico e proporre alternative, vedi il caso del campo sportivo e delle tribune. Ha mai provato a creare un rapporto di collaborazione con le opposizioni presenti in consiglio comunale, per rendere più efficace l’opposizione ed eventualmente preparare un’alternativa quando si voterà?
“Io sono sempre stato molto aperto nei loro confronti, maggioranza ed opposizione. Sono anni che proponiamo alternative, idee, suggerimenti ai vari consiglieri e assessori tramite protocolli e social network. Tutti i nostri sforzi sono sempre stati ignorati da tutti i “politici”. Un esempio sono le dirette streaming dei consigli comunali, richieste varie volte dal 2010 ad oggi. Solo ora tutti ne parlano, anche se nessun consigliere ha mai appoggiato le mie proposte passate. Ora parlano di casa di vetro, di streaming ma nei fatti nulla. Durante la campagna elettorale ho chiesto un confronto one to one con i vari candidati a sindaco o un incontro tutti insieme, ma è stato rifiutato da tutti. Tutto questo perché per noi, il bene del paese viene prima di tutto, ma spesso questo non viene compreso. Lavorare tutti insieme verso un unico obiettivo non dovrebbe esser visto in modo negativo. Da parte nostra, da parte mia specialmente, c’è sempre stata una grande apertura, tutti hanno il mio numero di telefono, ma da parte loro, non c’è mai stata una effettiva volontà”.
Segue ormai da molti anni le vicende comunali, e avendo a disposizione i rilievi della Corte dei Conti fatti al comune di Artena, è riuscito a capire la situazione debitoria del Comune? e se si ce la spieghi perché in materia si è fatta tanta polemica con accuse reciproche tra Sindaco e opposizioni.
“Già nel 2014 durante il confronto con i candidati sindaci ho esposto la situazione debitoria del comune: circa 13 milioni e mezzo di euro! Qualcuno si è messo a ridere nonostante avessi evidenziato addirittura il dato. Dopo circa un mese, nella la prima intervista dopo la vittoria delle elezioni, hanno subito ammesso che il comune era quasi in dissesto finanziario.Io lo dissi da cittadino mentre, alcuni di loro, erano già consiglieri comunali che operavano nell’opposizione! Negli anni seguenti ho richiesto varie volte, tramite protocollo, quale fosse il bilancio ma nessuno mi ha mai risposto. Oggi non saprei, ufficiosamente si parla di 20 milioni di euro, ho fatto richiesta per sapere il saldo, ma ancora nessuno ha risposto. Lo sto chiedendo ancora pubblicamente sul gruppo Facebook Artena di tutto
per tutti , ma, anche li, nessuna risposta.
Quali sono secondo Lei i problemi principali, in ordine di priorità, che attanagliano Artena?
“Il problema principale è la trasparenza della casa comunale. Non vogliono la trasparenza. In secondo luogo, il degrado urbano, i rifiuti gettati ovunque per le contrade e per le strade del paese, conseguenza anche della mancanza di un’isola ecologica fissa. La mancanza di fognature, acqua, illuminazione e fibra ottica in molte contrade. Inoltre manca la manutenzione ordinaria in tutti gli ambiti e lo spreco di denaro pubblico , oggi siamo a circa 4.000 € bruciati al giorno”.
Cosa pensa sia necessario per far si che, anche Artena possa iniziare a risollevarsi daquesta situazione negativa?
“Bisogna lavorare a 360 gradi su tutto perché Artena è stata ed è abbandonata. Non c’è un’idea di sviluppo seria per Artena, che ha oggettivamente grandi potenzialità. Ad Artena abbiamo una politica con mentalità vecchia e inesperta, non al passo con i tempi, basta fare il confronto con i comuni limitrofi. Bisogna creare un senso di comunità, invece qua ci sono sfide e competitività negative, tra le persone, tra le associazioni, non c’è proprio volontà e voglia di portare avanti determinate tematiche per il bene comune. Sono anni ormai che le stesse persone sono radicate su quelle poltrone, hanno fatto in modo che i loro contatti fossero lì ad appoggiarli nel loro modus operandi, siamo stanchi di tutto questo”.
Abbiamo vissuto il dramma della morte di Willy, ucciso da giovani Artenesi in attesa di processo, questo ci interroga come collettività. Pensa che abbiamo fatto, come comunità, tutto il dovuto? E L’amministrazione lo ha fatto?
“In questa situazione triste e dolorosa per la nostra comunità sono emersi vari problemi. Sul sociale non è stato fatto niente né per gli anziani né per i giovani. Nel 2019 durante un confronto per la diocesi si parlò proprio del sociale e, gli altri candidati, parlarono di cose astratte, non sapevano nemmeno di cosa stessero parlando. Io esposi alcune delle problematiche e diedi anche delle soluzioni che mi sono state suggerite da persone competenti in materia a cui mi sono appoggiato proprio perchè nessuno, a parer mio, può considerarsi un tuttologo e la parola degli esperti deve contare. L’amministrazione comunale dovrebbe intervenire in maniera forte e immediata per cambiare le cose al più presto. In una realtà come la nostra, in cui mancano punti di aggregazione e lavoro per i giovani, l’amministrazione dovrebbe agevolare il dialogo con i giovani offrendogli l’opportunità di esprimersi e di aiutarci a capire cosa manca e di cosa hanno bisogno. Che fine ha fatto il consiglio comunale dei giovani , decantato per 7 anni? In questo contesto diventa strategico coinvolgere i giovani di Artena per fornire loro gli strumenti per essere soggetti consapevoli, attivi e propositivi della nostra comunità.
Infine vorrei menzionare l’intervista del giornalista ZORRO della trasmissione PROPAGANDALIVE di LA7. Sul finale lui si è reso conto di quanta finta inconsapevolezza ci sia da parte dell’amministrazione nei confronti delle problematiche sociali che da anni coinvolgono i cittadini artenesi. Come è possibile che non ci si accorga dei problemi della realtà locale?”
Pensa in futuro di mettere la sua esperienza di esponente più conosciuto del M5S di Artena, per la creazione di una lista civica potenzialmente maggioritaria e con contenuti innovativi, ed
eventualmente in che scenario?
“In primis io non sono un singolo ma solo il portavoce di un gruppo unito e volenteroso di fare e fare bene. Non so ancora anticipare nulla di quanto accadrà tra tre anni”.
Le sue tre idee principali per Artena?
“Come da programma presentato alle scorse elezioni, vorremmo portare avanti il progetto di economia circolare ecosostenibile. Mi piacerebbe che i cittadini si rendessero parte integrante di una comunità che si aiuta l’un l’altro, come gà succede sul gruppo Facebook Artena di tutto per tutti. Mi piacerebbe poi cominciare anche a lavorare sul turismo e l’agricoltura che potrebbero anche creare una svolta sotto l’aspetto lavorativo degli abitanti artenesi.
Dica ciò che vuole agli artenesi….
“Cominciamo ad aprire gli occhi, a SVEGLIARSI, e smettiamola di lamentarci e basta, ma attivandoci, anche un ora al mese, per la comunità.bn Per migliorare Artena e la qualità della nostra vita c’è solo una soluzione, restare informati e scegliere bene quando sarà il momento di votare. Prendiamo questi mesi di grande dolore che stiamo vivendo e rendiamoci conto che i padroni della nostra vita dobbiamo essere noi, non lasciamoci condizionare da chi ha più potere o da chi fa promesse impossibili da mantenere.
Intervista di Renato Centofanti