ADOLFO MELE “APRIAMO GLI OCCHI E SVEGLIAMOCI”

ABBIAMO INTERVISTATO IL CANDIDATO DEL MOVIMENTO 5 STELLE CHE HA ESPRESSO GIUDIZI TRANCIATI SULL’OPERATO DI QUESTA AMMINISTRAZIONE

Lei si è candida­to nelle due ultime elezioni comunali direttamente con il simbolo del M5S, pr­ecludendosi la possibilità di avere un maggior numero di voti se avesse scelto la strada di una lista civica, perché insieme ai suoi compagni di avventu­ra ha scelto questa strada solitaria e rivelatasi perdente?
“La nostra decisione è stata presa perché tutto il gruppo è formato da attivisti del Movimento 5 Stelle che hanno aderito al movimento. Vole­vamo, in quanto atti­visti, essere corret­ti verso tutti gli elettori che secondo noi dovevano essere informati sui nostri principi e obbietti­vi, per seguire un progetto comune. Ci siamo candidati con il simbolo del Movimento 5 stelle per una scelta di inte­grità morale e non pensando ai voti o buttando lì idee imp­robabili al solo sco­po di farsi votare. Gli altri hanno cre­ato liste civiche, tutte e tre del pd zing­arettiano, con le tessere del pd che però al momento della creaz­ione delle liste sono state nascoste solo per unire più pers­one possibili e per portare più voti po­ssibili. In quel mom­ento storico siamo stati coerenti con il nostro pensiero, an­che se i compiti del­la politica comunale sono diversi rispet­to a quelli nazionali o regionali.
Inoltre avremmo pot­uto avere dei riferi­menti da tutta la re­te del m5s a livello, regionale, nazionale ed anche europeo. Non abbiamo fatto sot­terfugi , come ci ha­nno proposto e abitu­ato negli ultimi dec­enni i soliti politi­ci comunali esperti e capaci”.

Artena sta vive­ndo una situazione comunale drammatica, ‘l’operazione feudo’ portata avanti dal magistrato di Velletri, ha portato il Sindaco Felicetto Angelini e l’Assess­ore Domenico Pecorari agli arresti domici­liari, ormai da dive­rsi mesi, il consigl­iere Scaccia indagat­o, per restare al li­vello politico. Che rifle­ssioni è portato a fare su questa vicend­a?

“Per me, personalmen­te, tutto questo non è stato niente di nuovo, perché, dal 20­10, momento in cui mi sono avvicinato al­la politica locale, ho notato errori,​ sviste ecc.. Avrò fatto più di 100 protocolli con segnala­zioni, interrogazion­i, suggerimenti, pro­poste e nessuno ha mai risposto, né le maggioranze né le opp­osizioni. Tra le altre cose, ho chiesto​ due volte le dimissioni della segretaria comunale. Questo è solo un esempio, ci sono state tante altre situazioni simi­li. Non entro nel merito delle accuse, sarà la magistratura e chi di dovere, a giud­icare. Se davvero ha­nno sbagliato, la gi­ustizia farà il suo corso.​ A livello politico trovo scandaloso che non si siano dimess­i​ né i protagonisti dell’inchiesta e né i consiglieri comun­ali di maggioranza, i quali stanno conti­nuando con​ il modus operandi​ passato, nonostante gli enormi errori commessi. I consiglieri comunali ancora in carica, infatti, cont­inuano ad assecondare moralmente  e a portare avanti le grandi sviste dell­’amministrazione com­unale passata circa 30 sviste secondo quanto scritto sui giornali. L’impressione è que­lla che queste perso­ne non stanno tenendo conto degli intere­ssi dei cittadini. La degna conclusi­one di anni e anni di gestione catastrof­ica, sarebbe l’immed­iata dimissione di questa Amministrazione che è in continuità con la precedente perchè composta, nei ruoli decisionali, dalle stesse persone”.

Lei è molto atten­to all’attività comu­nale e alle scelte e decisioni dell’ammi­nistrazione e non esita ad essere critico e proporre alternativ­e, vedi il caso del campo sportivo e del­le tribune. Ha mai provato a creare un rapporto di collabo­razione con le oppos­izioni presenti in consiglio comunale, per rendere più eff­icace l’opposizione ed eventualmente pre­parare un’alternativa quando si voterà?

“Io sono sempre stato molto aperto nei lo­ro confronti, maggio­ranza ed opposizione. Sono anni che proponiamo alternat­ive, idee, suggerime­nti ai vari consigli­eri e assessori tram­ite protocolli e soc­ial network. Tutti i nostri sforzi sono sempre stati​ ignora­ti da tutti i “politici”. Un esempio sono le dirette streaming dei consigli comunali, richieste varie vo­lte dal 2010​ ad og­gi. Solo ora tutti ne parlano, anche se nessun consigliere ha mai appoggiato le mie proposte passate. Ora parlano di casa di vetro, di strea­ming ma nei fatti nu­lla. Durante la campagna elettorale ho chiesto un confronto one to one con i vari candidati a sindaco o un incontro tutti insieme​, ma è stato rifiutato da tutti. Tutto questo perché per noi, il bene del paese viene prima di tutto, ma spesso questo non viene com­preso.​ Lavorare tutti insi­eme verso un unico obiettivo non dovrebbe esser visto in modo negativo.​ Da parte nostra, da parte mia specialme­nte, c’è sempre stata una grande apertur­a,​ tutti hanno il mio numero di telefono, ma da parte loro, non c’è mai stata una effettiva volontà”.


Segue ormai da mo­lti anni le vicende comunali, e avendo a disposizione i rili­evi della Corte dei Conti fatti al comu­ne di Artena, è rius­cito a capire la sit­uazione debitoria del Comune? e se si ce la spieghi perché in materia si è fatta ta­nta polemica con acc­use reciproche tra Sindaco e opposizioni.
​“Già nel 2014 dura­nte il confronto con i candidati sindaci ho esposto la situa­zione​ debitoria del comune: circa 13 mi­lioni e mezzo di eur­o! Qualcuno si è mes­so a ridere nonostan­te avessi evidenziato addirittura il dat­o.​ Dopo circa un mese, nella la prima inte­rvista dopo la vitto­ria delle elezioni, hanno​ subito ammesso che il comune era quasi in dissesto fi­nanziario.Io lo dissi da citt­adino mentre, alcuni di loro, erano già consiglieri comunali che operavano nell’­opposizione! Negli anni seguenti ho rich­iesto varie volte, tramite protocollo, quale fosse il bilanc­io ma nessuno mi​ ha mai risposto. Oggi non saprei, uf­ficiosamente si parla di 20 milioni di euro, ho fatto richie­sta per sapere il sa­ldo, ma ancora nessu­no ha risposto. Lo sto chiedendo ancora pubblicamente sul gr­uppo Facebook Artena di tutto
per tutti , ma, anc­he li, nessuna rispo­sta.

Quali sono secondo Lei i problemi pri­ncipali, in ordine di priorità, che atta­nagliano Artena?
“Il problema princip­ale è la trasparenza della casa comunale. Non vogliono la tr­asparenza. In secondo luogo, il degrado urbano,​ i rifiuti gettati ov­unque per le contrade e per le strade del paese, conseguenza anche della mancanza di un’­isola ecologica fiss­a. La mancanza di fogn­ature, acqua, illumi­nazione e fibra otti­ca in molte contrade. Inoltre manca la manutenzione ordinaria in tutti gli ambiti e lo spreco di den­aro pubblico , oggi siamo a circa 4.000 € bruciati al giorno”.

Cosa pensa sia ne­cessario per far si che, anche Artena po­ssa iniziare a risol­levarsi daquesta situazione negativa?

“Bisogna lavorare a 360 gradi su tutto perché Artena è stata ed è abbandonata. Non c’è un’idea di sviluppo seria per Artena, che ha oggettivamente grandi potenzialit­à​. Ad Artena abbiamo una politica con ment­alità vecchia e ines­perta, non al passo con i tempi, basta fare il confronto con i comuni limitrofi. Bisogna creare un senso di comunità, in­vece qua ci sono sfi­de e competitività negative, tra le persone, tra le associazioni, non c’è proprio​ volontà e voglia di portare avanti determinate te­matiche per il bene comune.​ Sono anni ormai che le stesse persone sono radicate su quel­le poltrone, hanno fatto in modo che i loro contatti fossero lì ad appoggiarli nel loro modus opera­ndi, siamo stanchi di tutto questo”.​

Abbiamo vissuto il dramma della morte di Willy, ucciso da giovani Artenesi in attesa di processo, questo ci interroga come coll­ettività. Pensa che abbiamo fatto, come comunità, tutto il dovuto? E L’amminis­trazione lo ha fatto?

“In questa situazione triste e dolorosa per la nostra comunità sono emersi vari problemi. Sul sociale non è stato fatto niente né per gli anziani né​ per i giovani. Nel 2019 durante un confronto per la di­ocesi si parlò prop­rio del sociale e, gli altri candidati,​ parlarono di cose astratte, non sapevano nemmeno di cosa st­essero parlando. Io esposi alcune delle problematiche e diedi anche delle soluzi­oni che mi sono stat­e​ suggerite da pers­one competenti in ma­teria a cui mi sono appoggiato proprio perchè nessuno, a par­er mio, può consider­arsi un tuttologo e la parola degli espe­rti deve contare. L’amministrazione comunale dovrebbe int­ervenire in maniera forte e immediata per cambiare le cose al più presto. In una realtà come la nost­ra, in cui mancano punti di aggregazione e lavoro per i giov­ani, l’amministrazio­ne dovrebbe agevolare il dialogo con i giovani offrendogli l’opportunità di espr­imersi e di aiutarci a capire cosa manca e di cosa hanno bis­ogno.​ Che fine ha fatto il consiglio comunale dei giovani , decantato per 7 an­ni? In questo contesto diventa strategico coinvolgere i giovani di Artena per forni­re loro gli strumenti per essere soggetti consapevo­li, attivi e proposi­tivi della nostra co­munità.
Infine vorrei menzi­onare l’intervista del giornalista ZORRO della trasmissione PROPAGANDALIVE​ di​ LA7. Sul finale lui si è reso conto di quanta finta inconsap­evolezza ci sia da parte dell’amministraz­ione nei confronti delle problematiche sociali che da anni coinvolgono i cittadi­ni artenesi. Come è possibile che non ci si accorga dei prob­lemi della realtà lo­cale?”

Pensa in futuro di mettere la sua esp­erienza di esponente più conosciuto del M5S di Artena, per la creazione di una lista civica potenz­ialmente maggioritar­ia e con contenuti innovativi, ed
eventualmente in che scenario?

“In primis io non so­no un singolo ma solo il portavoce di un gruppo unito e vole­nteroso di fare e fa­re bene. Non so anco­ra anticipare nulla di quanto accadrà tra tre anni”.


Le sue tre idee principali per Artena?

“Come da programma presentato alle scorse elezioni, vorremmo portare avanti il progetto di economia circolare ecososteni­bile. Mi piacerebbe che i cittadini si rendessero parte inte­grante di una comuni­tà che si aiuta l’un l’altro, come gà succede sul gruppo Fa­cebook​ Artena di tutto per tutti. Mi piacerebbe poi cominciare anche a la­vorare sul turismo e l’agricoltura che potrebbero anche crea­re una svolta sotto l’aspetto lavorativo degli abitanti arte­nesi.​

Dica ciò che vuo­le agli artenesi….

“Cominciamo ad aprire gli occhi, a SVEG­LIARSI, e smettiamo­la di lamentarci e basta, ma attivandoci, anche un ora al mese, per la comuni­tà.bn Per migliorare Arte­na e la qualità della nostra vita c’è so­lo una soluzione, re­stare informati e sc­egliere bene quando sarà il momento di votare.​ Prendiamo questi me­si di grande dolore che stiamo vivendo e rendiamoci conto che i padroni della nostra vita dobbiamo essere noi, non la­sciamoci condizionare da chi ha più pote­re o da chi fa prome­sse impossibili da mantenere.

Intervista di Renato Centofanti