LA PIAZZA ATTENDE CHE SIA RISOLTO IL PROBLEMA

INTANTO CI HANNO PENSATO A RIDURRE L’IMPACCIO PER EFFETTUARE LE RIPRESE CINEMATOGRAFICHE

Sul periodico Altra Artena di qualche mese fa pubblicammo una lettera di un architetto di Pisa, il dottor Carlo Nones. Questo professionista non è di Artena ma nel Paese ha alcuni parenti anche loro non di Artena. “…Questi parenti, da quando sono venuti a viverci, mi hanno sempre cantato le bellezze di Artena, a tal punto che incuriosito, sono venuto a trovarli nel 2018. Incantato dal borgo e dai vicoli, ci sono tornato e l’ho fatto un paio di volte nel 2018, un altro paio di volte nel 2019 e anche nel 2020, quando la pandemia lo ha consentito. L’ultima volta che ci sono venuto ho trovato la piazza grande in alto (Piazza della Vittoria ndr) transennata per un crollo della pavimentazione. A febbraio 2021 i miei parenti mi hanno inviato una foto e con rammarico mi sono accorto che quel crollo è ancora da riparare”.

Il professionista non sa che fino alla metà di giugno la situazione era sempre identica a come l’aveva lasciata. Lo è stata fino al 14 giugno per la precisione, poi hanno cominciato a girare un film sulla piazza e le transenne sono state sostituite da una lastra di ferro, ma il danno c’è sempre.

Ecco la piazza il giorno prima dell’inizio delle riprese cinematografiche

Non sappiamo, né ci interessa di saperlo, se vi sono particolari responsabilità, se esiste un contenzioso su chi deve rimettere riparo al danno. A noi interessa che quel crollo è su un luogo storico dell’intera città, uno snodo fondamentale per la comunità fino a qualche decennio fa, un luogo già deturpato dalle decine di auto in parcheggio ogni giorno: uno sfregio alla storia, alla cultura, alle persone, al turismo.

Quella piazza della vostra Città – ha proseguito l’architetto – per una qualsiasi comunità toscana sarebbe oro che cola, sarebbe il fulcro di ogni manifestazione culturale, sarebbe il luogo pulsante della vita cittadina. Quello sarebbe un luogo sacro per le comunità che conosco grazie al lavoro e al diletto”.

Per chi conosce la storia del luogo, quella piazza dovrebbe essere oggetto di un trattamento completamente differente e, soprattutto, una manutenzione quotidiana efficace che le dia lo splendore che merita