ARTENA E LA SANTA MARIA MADDALENA

IL 22 LUGLIO LA COMUNITA’ SI FESTEGGIA LA PATRONA. DOPO L’ANNO HORRIBILIS DEL COVID, SONO PREVISTE MANIFESTAZIONI CIVILI E RELIGIOSE IN ONORE DELLA SANTA

La festa del 22 luglio da qualche tempo ormai è passata quasi nel dimenticatoio, eppure – nonostante pareri discordi sulla persona di Maria Maddalena- è stata una figura che ha sempre seguito il suo Maestro fino all’ultimo, fino alla crocefissione, che proprio a Lei Cristo apparve per primo e che a Lei affidò un messaggio per i suoi fratelli.
Quasi duemila anni fa si adagiava sulla costa nord-occidentale del Mare di Galilea o Lago di Tiberiade un’importante città dedita al commercio, in cui sorgevano quartieri abitati sia da pescatori che da tintori e fornita di numerosissime botteghe la cui principale attività era la vendita di lane di primissima qualità. La città, inoltre, era anche molto famosa per un attivo cantiere navale. Il centro urbano, importante per le sue attività commerciali, distava solo sette chilometri da Cafarnao e il suo nome era Magdala o Magadan (odierna Medjdel ), per il nome di una torre che – venuta alla luce molti anni fa a seguito di un periodo di secca del lago – doveva avere la funzione, appunto, di faro. La città era attorniata da un meraviglioso scenario: la imponente roccia di Arbel e la bella Valle delle Colombe. Inoltre, una strada segnava il territorio circostante: era la strada che Gesù dovrebbe aver percorso per raggiungere Nazareth. Era, del resto, il territorio dove Cristo si intrattenne a lungo a predicare e Cafarnao era la città dove abitò durante il suo ministero pubblico. E a Magdala, Maria vede la luce nei primissimi anni del I secolo (forse il 3 d.C.). Di Lei sappiamo poche cose, anche se importanti, e nei Vangeli è citata poche volte, forse anche per il contesto sociale, culturale e politico dell’epoca, che poneva la donna e il suo ruolo alquanto ai margini della società. La bibliologa E. Fletcher ritiene che Maria Maddalena sia stata un’imprenditrice sia nel settore ittico che nel settore dei coloranti per lana (attività dominanti e fiorenti, come già accennato, in Magdala) e come tale sia stata di supporto logistico e finanziario a Gesù e ai suoi discepoli durante il suo ministero pubblico. La figura di Maria di Magdala appare per la prima volta nel Vangelo di Luca (8,1-3) quando, citandola con estrema precisione “Maria di Magdala” fra le donne che seguivano Gesù, la definisce colei “dalla quale erano usciti sette demoni” e che Gesù guarì. E’ da precisare subito che nel linguaggio evangelico “demonio” è identificato come un male morale o psichico o anche fisico. E la guarigione ottenuta dal Nazareno favorì senz’altro quel debito di riconoscenza e di gratitudine che la portò ad offrire aiuto e assistenza a Gesù durante la sua predicazione, fino alla sua morte in croce. Non certo della stessa persona parla Luca (7,36-48) citando la donna (senza darle un nome) peccatrice perdonata che con le sue lacrime bagnò i piedi del Maestro, li asciugò con i suoi capelli, li cosparse con olio profumato e li baciò, né della Maria di Betania, sorella di Marta (10,38-42), che ospitò Gesù nella sua casa. Anche Giovanni (11,1-44) e (12,2-3) parla di Maria, di Marta e del loro fratello Lazzaro, ma con ogni probabilità le due Marie (di Luca,7 e di Giovanni,12) non sono la stessa persona, pur se entrambe autrici dell’unzione. C’è da ricordare, peraltro, che il gesto dell’unzione era un segno abbastanza frequente di venerazione, di amore, di ospitalità e addirittura di esaltazione dell’ospite, quindi un gesto molto comune in determinate circostanze. Bene, sono proprio e solo alcune interpretazioni dei Vangeli che hanno dato adito a una ricca storia di equivoci, antichi e recenti, involontari ma molto spesso volontari, che non hanno alcun fondamento storico e biblico. A tal proposito sono ormai ben note le “pseudo notizie” che di Maria Maddalena dà nel fin troppo decantato romanzo – che definire fanta-storico-religioso è forse anche troppo estensivo – “Il Codice da Vinci” l’autore Dan Brown. L’autore della “fiction religiosa” intreccia la figura di Maria Maddalena con la storia del Santo Graal e del suo segreto. Ne emerge un personaggio condito di una buona dose di esoterismo, di falso cristianesimo e di un pizzico di erotismo in una storia complicata, intrigata (ma non intrigante) e fantastica in cui la storia del Graal si intreccia a quella della dinastia dei Merovingi, del Priorato di Sion e alla leggenda del segreto di Maria Maddalena, del suo matrimonio con Gesù e del loro figlio, fuggiti in quel della Francia ( approdati a Saintes-Maries de la Mer ) per sottrarsi alle persecuzioni da parte della Chiesa di Pietro delle origini. Tanto che l’autore fa di Maria Maddalena una star del romanzo. Ma in realtà chi è stata Maria Maddalena? Gli studiosi, dico i veri studiosi, moderni sono propensi a ritenere di dover distinguere i tre personaggi di cui abbiamo parlato in precedenza. Del resto la stessa Chiesa nel 1969 ha revocato l’etichetta di prostituta, separando ufficialmente Maria Maddalena dalla peccatrice di Luca e da Maria di Betania. Pur sapendo molto poco della Nostra, l’immagine che abbiamo della Santa è quella di una donna penitente che seguì il Maestro, attratta dalla sua parola, dal suo atteggiamento di non violenza, di spiritualità e lo assistette durante la sua missione in Galilea. E come discepola coraggiosa fu fra i pochissimi a essere presente alla crocifissione e alla sepoltura di Cristo, “ in veglia amorosa seduta di fronte al sepolcro”. Con altre due donne fu la prima dopo tre giorni a recarsi di prima mattina al sepolcro, forse per la fedeltà che portava per il suo amato (e non amante!) Maestro, forse per portare unguenti profumati. E il Vangelo di Marco afferma che a lei Cristo risorto apparve per primo, mentre il Vangelo di Giovanni aggiunge che Ella, dinanzi al sepolcro vuoto, piangeva perché le avevano portato via il suo Signore. Ma Gesù risorto, chiamandola per nome “Miriam” (cioè, Maria), le affidò un messaggio da consegnare ai fratelli :”…va dai miei fratelli e dì loro: Io salgo al Padre mio e Padre vostro, Dio mio e Dio vostro”, facendo di Maria di Magdala “la prima mediatrice della Parola, del Logos incarnato, rendendola apostola degli apostoli”. E’ questa penitente Maria Maddalena, è questa apostola – il cui emblema è il vaso per unguenti – che la Chiesa il 22 luglio commemora e che, secondo un’antica tradizione, avrebbe vissuto poi a Efeso, insieme a Giovanni e Maria, madre di Gesù, dove morì.