WILLY, LE ASSENZE CHE FANNO RUMORE

L’ASSOCIAZIONE E IL PERIODICO ALTRA ARTENA HANNO IN ANIMO, IL 5 SETTEMBRE PROSSIMO, DI DEDICARE UNA GIORNATA AL RAGAZZO UCCISO. SAREMO IN MOLTI, NE SIAMO CERTI

Campeggiano ancora (e meno male) in varie zone del territorio di Artena, gli striscioni “Artena sta con Willy”, che sono stati realizzati dagli amministratori dei gruppi social “Artena big family” e “Artena big shop”, ma, a distanza di oltre dieci mesi, una domanda è doverosa: Cosa ha fatto fino ad oggi Artena per Willy?
Di testimonianza tangibile una fiaccolata, a cui hanno partencipato circa 3000 persone, ma da allora più nulla!
Continuiamo a pensare che è stato fatto davvero poco. All’indomani della tragedia, ad esempio, mentre i TG e le trasmissioni specializzate ci descrivevano cone la peggior periferia della periferia di Roma, nessuno ha avuto la sensibilità di difendere la Città di Artena e allo stesso tempo di chiedere perdono pubblicamente alla famiglia di Willy e al Mondo intero. D’altronde i quattro accusati dell’omicidio che sono attualmente a processo sono di Artena e ci sembrava pacifico che l’intera comunità, partecipando al dolore, fosse rappresentata nel chiedere scusa.
Noi questo lo avremmo desiderato e con noi anche altri; noi l’abbiamo potuto fare (chiedere scusa) attraverso le pagine di questo periodico, ma gli altri?
Possibile che nessuno abbia avuto questo desiderio? Non venite a dirci, per cortesia, che Artena si è costituita parte civile nel processo, perchè questo era un passo doveroso, un passo che si doveva fare naturalmente. E’ stato assente il Comune, però, all’apertura del processo. A fianco ai familiari di Willy c’era il sindaco di Paliano e quello di Colleferro: un’altra occasione mancata per dimostrare una assoluta vicinanza al dolore della famiglia.
Qui non c’entra la politica, non c’entra la simpatia o l’antipatia per quello schieramento o per l’altro, questo è doveroso che si comprenda. Qui c’entra il cuore e l’anima delle persone. C’entra il desiderio di vivere in una comunità che abbia come fine ultimo la solidarietà verso gli altri, che abbia come obiettivo il bene comune da raggiungere senza lasciarsi alcuno alle spalle.
Ci aspettavamo, ad esempio, che dopo il murales dedicato a Willy, fosse scolpito un busto del ragazzo e posto nella piazza principale del Paese. Oppure ci aspettavamo che il Campo Sportivo, in rifacimento, fosse dedicato al giovane di Paliano o che il Granaio Borghese diventasse “Edificio Willy”. Ancora ci aspettavamo la dedica di una strada o di una piazza; di un giardino o di un edificio scolastico. Nulla!
A proposito di scuola, appaludiamo alla dirigente scolastica Michelangeli che di concerto agli altri organi scolastici, ha allestito il primo concorso di arte letterarie e visive dedicandolo a Willy Monteiro Duarte, dando un segno tangibile dell’intera comunità scolastica.
Un segno tangibile desideriamo darlo anche noi dell’associazione e del periodico Altra Artena, che il prossimo 5 settembre, a un anno di distanza dall’assassinio di Willy, ci ritroveremo in piazza per ricordare un ragazzo, un uomo, un figlio, un fratello, un amico di tutti noi.
Lo faremo con il contributo di moltissimi amici, ne siamo certi!