SCOUT ARTENA. UN RILEVANTE RUOLO SOCIALE NELL’EDUCAZIONE DELLE GIOVANI GENERAZIONI

Obiettivo è quello di creare una comunità solidale, fatta di cittadini autonomi e responsabili che si impegnano per “Lasciare il mondo migliore di come lo abbiamo trovato”. A colloquio con Federica Giannini, Presidente dell’Associazione Scout d’Italia sezione di Artena.

Continua, col Gruppo Scout di Artena il mio viaggio tra le associazioni operanti sul nostro territorio e posso ben dire che questa volta si tratta di una vera “esplorazione”, infatti Scout in inglese vuol dire proprio esploratore.
Per saperne di più mi sono rivolta a Federica Giannini, presidente Associazione Scout d’Italia, che ha accettato con entusiasmo di rispondere alle mie domande, e fin da ora la ringrazio per il tempo che mi ha dedicato.
Federica, puoi darmi informazioni più dettagliate sulla vostra associazione, e anche sul progetto “Un’Oasi nel Deserto”?

Quali sono i programmi e gli scopi che vi prefiggete?
“Grazie a te Ambra, innanzitutto di dò qualche informazione base sull’Associazione Scout e una piccola sintesi del nostro progetto “Un’Oasi nel Deserto”. Sono due cose distinte ma che vanno nella stessa direzione: creare una comunità solidale, fatta di cittadini autonomi e responsabili che si impegnano per “Lasciare il mondo migliore di come lo abbiamo trovato” (dal fondatore dello Scoutismo, Baden Powell). Come è noto, da ormai quasi 15 anni il Gruppo Scout di Artena, affiliato all’Associazione Scout d’Italia (Associazione di Promozione Sociale senza fini di lucro), svolge un rilevante ruolo sociale nell’educazione delle giovani generazioni. Siamo attivi nella progettazione, organizzazione e realizzazione di attività educative finalizzate alla crescita armonica dei ragazzi tra i 5 e i 21 anni divisi in 4 macro-gruppi in base all’età (Castorini, Lupetti, Esploratori, Rover) con attività adeguate ai loro interessi e alle loro potenzialità”.
In che consistono queste vostre attività e come si volgono?
“Le attività consistono, innanzitutto in una riunione settimanale per ogni gruppo. Poi uscite e campi scout che sono possibili grazie agli Adulti (i Capi Scout) che svolgono volontariamente e gratuitamente il loro servizio verso i ragazzi e verso la comunità. Si impegnano allo stesso tempo nella formazione: sono tenuti a frequentare corsi organizzati dall’Associazione e dalla Federazione del Movimento Scout Italiano, incentrati sul metodo educativo scout, sulla responsabilità legale, sull’organizzazione di eventi per minori e sul rapporto con le famiglie”.

Quanti sono gli iscritti al vostro gruppo e dove si trova la vostra sede?
“Il Gruppo Scout di Artena al momento conta 60 iscritti e svolge le proprie attività presso la sede operativa in via Guglielmo Marconi (di fronte al piazzale Livatino) e presso un locale privato in via Santo Stefano. Al momento i Castorini (bambini tra 5 e 7 anni) si riuniscono il sabato mattina dalle ore 10:30 alle 12:00; i Lupetti (bambini tra 8 e 12 anni) il sabato pomeriggio dalle ore 15:00 alle 17:00; gli Esploratori (ragazzi tra i 12 e i 16 anni) la domenica pomeriggio tra le 15 e le 17 e i Rover (ragazzi tra i 16 e i 21 anni) il mercoledì sera dalle 19:00 alle 21:00”.

L’Associazione Scout d’Italia invece come vi vede impegnati in quali progetti?
“Per quanto concerne l’Associazione Scout d’Italia e le attività globali che ricadono al di fuori dell’ordinario, siamo impegnati da anni nel creare progetti di promozione sociale: questo ci ha portato a realizzare e gestire il progetto “Una rete per il sociale” finanziato dal Bando “Fraternità” della Regione Lazio nel 2015, ad essere membri fondatori insieme ad altre associazioni presenti nel territorio dell’Associazione Rete Sociale e di avviare il progetto “Un’oasi nel Deserto” finanziato dal Bando “Comunità Solidali” della Regione Lazio nel 2019”.

A questo proposito mi ha particolarmente colpito il progetto “Un’oasi nel deserto”, che considero molto interessante e lodevole.
“Il progetto un’Oasi nel Deserto è partito a maggio con l’apertura di un centro multi-funzionale presso l’ex asilo di Santa Croce con due operatori a disposizione dei residenti. A seguire abbiamo realizzato un corso di formazione per il mantenimento dei livelli vitali delle persone in caso di emergenza (BLSD). Le altre attività finanziate riguardano l’intero distretto Asl di Colleferro, la formazione della popolazione anziana e la promozione della creatività giovanile. Quanto alle attività distrettuali, l’Associazione sta portando avanti un censimento dei bisogni latenti della popolazione, a cui si può rispondere anonimamente anche tramite un questionario posto in internet. Mentre per quanto riguarda la creatività giovanile abbiamo pubblicato quattro bandi per giovani tra i 16 e i 28 anni. I temi sono: valorizzazione di un luogo pubblico tramite interventi artistici; trasmissione e documentazione dei saperi della popolazione anziana; racconto delle criticità ambientali tramite la fotografia; racconto del disagio giovanile tramite le arti figurative. C’è ancora tempo per iscriversi sul sito https://scoutditalia.it/archives/category/bando-oasi-deserto magari potete aiutarci a pubblicizzarli!”

Spero che questa nostra intervista vi porti ulteriore visibilità e faccia conoscere le iniziative che state portando avanti, indirizzate alla realizzazione dei progetti. Per questo invitiamo i nostri lettori, più o meno giovani, ad iscriversi al sito, perchè in fondo è bello augurarci che si avverino le parole di Baden Powell, “lasciare il mondo migliore di come lo abbiamo trovato”.
Ti ringrazio Federica e ti confesso…a suo tempo mi sarebbe piaciuto essere una Coccinella…

Ambra Cipriani