SI E’ IN ATTESA DELLA DECISIONE DEL TAR CHE ARRIVERA’ A META’ DICEMBRE, MA POI CERTAMENTE TALONE IMPUGNERA’ IL RESPONSO E LO PORTERA’ AL CONSIGLIO DI STATO, QUINDI CAMPA CAVALLO. IL PAESE E’ IN BALIA DI SETTE CONSIGLIERI SU 17 COMPLESSIVI, E’ POSSIBILE CHE UN AMMINISTRATORE DI LUNGO COR SO COME FELICETTO ANGELINI POSSA PERMETTERE ALLA CITTADINA DI NON RIGENERARSI? DAL CANTO SUO ANCHE LE OPP OSIZIONI SONO FALLIMENTARI, NON HANNO SAPUTO COINVOLGERE AL MEGLIO L’INTERA CITTADINANZA, QUINDI ANCHE LA MI NORANZA HA CONTRIBUITO A QUESTO STATO DI DESOLAZIONE
Dal Consiglio Comunale del 3 novembre, del quale abbiamo scritto, successivamente niente è successo. Ci si attendeva un chiarimento su due questioni: il voto espresso in assemblea dal vicesindaco che non è consigliere, ma esterno al Consiglio, e la questione della surroga del Panici.
Ricordo che Talone svolge il suo ruolo per delega del Sindaco Felicetto Angelini, fuori da 13 mesi dal comune per indagini della magistratura a suo carico.
Sul voto esercitato da Loris Talone, le opposizioni insieme ad alcuni cittadini hanno promosso ricorso al TAR e si aspetta un verdetto a breve, ma sicuramente tale responso sarà impugnato dal Vicesindaco e portato in contenzioso al Consiglio di Stato, quindi campa cavallo.
Durante il Consiglio Comunale è emersa la questione di Antonio Panici e se potesse esercitare il suo diritto di surroga o no, perché qualche mese prima aveva protocollato una lettera di rinuncia alla surroga. Nel mezzo del contenzioso tra il Presidente Alfonso De Angelis e le opposizioni che sostenevano il diritto di Panici ad entrare in consiglio, il Presidente De Angelis decise di non far entrare in consiglio Panici e disse che, avrebbe chiesto un parere al Prefetto e, una volta ricevuto il parere, si sarebbe adeguato al testo. Dopo quasi un mese questo parere prefettizio è arrivato? Chi lo sa? Questo è il paese del silenzio, della lentezza, dell’assenza di informazione istituzionale.
Certamente di maggiore gravità è il voto tracotante di Talone Loris, con motivazioni che il suo delegante se fosse stato su parte opposta avrebbe definito ‘risibili e becere’, accoppiata classica nelle sue invettive contro gli avversari.
Al di là della sua tracotanza, il comportamento di Talone Loris è possibile solamente perché il Prefetto non è intervenuto con un chiarimento sulla questione, e, in questo vuoto, il Vicesindaco ci sguazza e tira avanti. Questo quadro desolante potrebbe anche essere meglio e più estesamente descritto ma preferisco stare su questi temi e provare a sviluppare un discorso politico, perché di politica si tratta. Da questa situazione desolante emergono alcuni aspetti: un Sindaco che sotto indagine da 13 mesi se ne frega dello stato del suo paese, e, per un malsano senso di orgoglio, per cadere in piedi non dà le dimissioni, negando alla cittadina di rigenerarsi con nuove elezioni. Invece, sta lasciando in balia di sette, dico ‘sette’, consiglieri su 17 complessivi che compongono il Consiglio Comunale, la Comunità. In una canzone dal titolo ‘La ballata dell’uomo ragno’, De Gregori definiva un politico degli anni ottanta con questi versi “si atteggia a Mitterrand/ma è peggio di Nerone”, sono canzonette ma dovrebbero far riflettere…specialmente chi ha cariche politiche importanti, ma la superbia avvolge questi personaggi di potere, dalle vedute ristrette. Di questo decadimento politico della cittadina, è chiaro che le responsabilità sono tutte della lista di Felicetto Angelini, che in due consiliature non ha combinato alcunchè. Zero Tituli!
Passiamo all’opposizione e mi domando, ha fatto il suo? Facendomi questa domanda so che darò un po’ di fastidio a chi ne fa parte, ma mica possono pensare di essere esenti da critiche? Siccome siamo a un punto morto della consiliatura è bene usare una sana chiarezza e non cincischiare come spesso avviene in questo paese. la mia risposta è no, non ha fatto il dovuto e non ha avuto fantasia politica.
Provo a spiegarlo.
Di fronte all’arroganza del Vicesindaco, di fronte alla scarsa sensibilità del Prefetto per i problemi di Artena, servivano iniziative molto più organizzate e decise. Sono stati fatti due comizi in piazza, davvero pensavate che bastassero? Ci si è accodati ad una iniziativa organizzata al volo dalla voglia militante di Alessandro Coltrè, sul problema della vendita dell’ex Granaio Borghese, ed eravamo al massimo 40 persone. Coltrè fa il suo, cioè l’attivista politico, ma le opposizioni avevano il dovere di organizzarsi e fare iniziative partecipate, mostrando anche un peso sociale e di mobilitazione. Si dice: “ma Artena non risponde”, “è refrattaria”, forse, ma se cosi pensate che sia, allora ci vuole ancora più iniziativa e organizzazione, e cercare di coinvolgere il più possibile i soggetti attivi e possibilmente attivi nel paese. E poi, per destare il Prefetto dalla sua ‘distrazione’ sulla situazione artenese, si poteva benissimo andare con una delegazione di cittadini davanti alla Prefettura con qualche cartello di protesta, avvisare i giornali nazionali per dare un po’ di notorietà alla questione. Si, bisognava andare in città e farsi sentire, per avere una risposta! L’opposizione ha bisogno di fantasia politica per prendersi la scena e mettere all’angolo chi governa malissimo, anzi sgoverna, Artena. Finiamo quest’anno con una Artena allo sbando, senza una guida seria, senza vigili che possano controllare il territorio, le strade di campagna sono piene di immondizia lanciata al volo da persone incivili e sicuramente che non pagano niente, camion e tir che attraversano le strade e le sfondano di continuo, senza rispetto dei sensi unici, come padroni di strade che erano concepite come strade di campagna, quindi assolutamente inadeguate a tale traffico, cresciuto enormemente negli ultimi 20 anni. Mai che a ‘qualcuno’ sia venuto in mente di attivare uno studio epidemiologico sugli effetti che questi grandi camion generano: inquinamento acustico e dell’aria, danni alle abitazioni vicine alle strade e rischi continui per le persone. Insomma l’assenza totale. Di altro è inutile parlare, perché ne abbiamo scritto tanto delle carenze cittadine, culturali, economiche e sociali. Il paese ha una necessità vitale di cambiare e migliorare, e per farlo servono energie, capacità e tante persone che si impegnano, ma le persone vanno coinvolte, si deve aprire all’iniziativa cittadina, da subito, sia che si voti a maggio o oltre. Serve immediatamente mettersi in moto per un progetto di grande cambiamento, Artena, ne ha urgenza.