IGNOBILI

Non si accontentano di entrare nelle abitazioni, di fermarti di fronte ai supermercati con una scusa o di truffarti con l’automobile. Ora i furti avvengono anche dentro il cimitero di Artena. Lo denuncia un nostro concittadino “Hanno rubato la borsa a mia moglie con i ricordi di mio figlio che non c’è più

E’ di qualche giorno fa la denuncia lanciata sui social di un nostro concittadino, che ha fatto un appello accorato: “Nella mia Vita Ho sopportato tutto; nel lavoro, nello sport, la morte di un figlio etc. Ma coloro che hanno rubato la borsa di mia moglie nel cimitero di Artena è una cosa che non si può definire. Chiedo soltanto che queste persone, se hanno un Cuore, di ridare a mia moglie almeno il cellulare dove ci sono le foto e i video di mio figlio a cui tiene, per vederlo nei momenti bui di madre sconvolta per la perdita del figlio, che io non auguro a nessuno. Poi il bello che nel cimitero di Artena c’è un cartello con scritto area sorvegliata dalle telecamere ma… Colgo l’occasione anche di ringraziare tutti gli amici e amiche che mi sono stati vicino in questo periodo triste grazie, grazie a tutti”.
L’appello è di un padre che ha visto morire un figlio poco più che trentenne, nemmeno un anno fa, che porterà nel cuore questa immensa disgrazia. Alla moglie di questo nostro concittadino e amico, mentre era a far visita alla tomba del figlio nel cimitero comunale, qualcuno ha avuto l’idea di rubare la borsa, dove all’interno oltre ai documenti e ai soldi, la donna aveva il cellulare con tutte le fotografie del figlio. Una perdita immensa per una madre che ha sopportato e sopporta il dolore della scomparsa prematura di un ragazzo nel fiore della giovinezza.
Il gesto è di per sé ignobile, lo è ancor di più se perpetrato nel cimitero e contro una donna che era lì assorta a parlare con il figlio. E’ ignobile perchè il ladro o i ladri, hanno approfittato del dolore e della disperazione per accaparrarsi qualche decina di euro, certamente non di più: con quanti soldi può andare una donna al cimitero? Lo dovrebbero sapere meglio degli altri i ladri che al cimitero non si va per fare acquisti e quindi i soldi saranno davvero pochi. Allora ci viene in mente che forse il furto non è attribuibile a quelli che fanno i ladri di mestiere, piuttosto a qualche mano lunga in cerca di spiccioli per pagarsi la dose giornaliera. Non crediamo nemmeno al ladro occasionale, a quello cioè che lo fa perchè non ha denaro nemmeno per comprarsi da mangiare, anche perchè in questo caso sarebbe stato meglio chiedere.
La nuova frontiera del furto è quindi rappresentata dalle borsette delle innocue signore al cimitero. Dopo gli appartamenti e le abitazioni singole, dopo le truffe di fronte ai supermercati e dopo qualche raggiro con le auto, ecco il ladro più ignobile – se si può fare una classifica di una categoria ignobile di per sé -, quello che approfitta del dolore delle persone.
Non sappiamo se alla signora sia stato riconsegnato il cellulare o i documenti, ecc, sembra che qualcuno abbia trovato sulla strada che porta al cimitero di Artena un telefono a bordo carreggiata rovinato. Speriamo che quel cellulare sia quello della signora, almeno le fotografie del figlio potrà recuperarle.
Inoltre, ciò che fa impressione è quella frase scritta dal marito della signora dove dice che nel cimitero di Artena “c’è un cartello con scritto area sorvegliata dalle telecamere ma….”. E’ un “ma” che forse vuole dire che le telecamere non ci sono? O che sono rotte e che non registrano? E’ un “ma” che indica certamente rassegnazione di fronte agli abusi e alle ingiustizie che possono essere perpetrate anche con la complicità, per carità involontaria, dei servizi scarsi a disposizione.
Nel caso di chi scrive, nessuno ha rubato il portafoglio, l’ho solamente perduto, probabilmente so anche dove. C’erano venti euro, i documenti e le mie fotografie personali. Qualcuno lo ha certamente trovato, nessuno però, ha avuto la gentilezza di restituirmi almeno le foto e i documenti, questo per dire che per essere disonesti non significa per forza rubarlo un portafoglio, basta anche trovarlo e fregarsene.
In conclusione ci preme sottolineare che bisogna stare attenti, in qualsiasi posto può nascondersi il mascalzone di turno: te lo trovi dentro casa perchè ti fa visita la notte, te lo trovi sulla strada, te lo trovi fuori dai negozi, e ora lo trovi anche al cimitero, sfortunatamente non steso dentro una bara.

GUIDO LAOS