SAN NICOLA O BABBO NATALE?

San Nicola, Vescovo di Mira, è buono, caritatevole, generoso e protettore dei poveri, dei deboli, delle donne e dei bambini.
Col passare dei secoli, il Nostro è stato identificato nel vecchio dalla grande barba bianca, Babbo Natale, ed anche nel popolare Santa Claus, che porta doni a grandi e piccini di tutto il mondo

Il rubicondo, paffuto e canuto omaccione che ancora oggi – anche se sempre più raramente – incontriamo per le strade delle nostre città o in TV negli spots pubblicitari di dolciumi e bibite o nei manifesti lungo le strade o sui muri durante il periodo natalizio, è sicuramente un personaggio proveniente dagli Stati Uniti d’America, ma certamente non è nato in questo paese. Anche il nostro buon Babbo Natale è stato un antico emigrante. Vestito di panni diversi, venne accolto e adottato nel nuovo continente. Di lui si conosce molto ma non tutto. Si sa che il suo nome è Nicola, anzi San Nicola e qui, nel nuovo mondo, ha avuto una brillante carriera, divenendo poi il messaggero, il rappresentante stesso del Santo Natale nel mondo. Il nostro Babbo Natale ( o Santa Claus), sbarcò sicuramente in America con i marinai di Colombo, forse addirittura con i navigatori Vichinghi provenienti dalla Groenlandia i quali, si dice, abbiano avuto proprio San Nicola, vescovo di Mira in Turchia, come protettore durante la navigazione ed al quale dedicarono più di una chiesa nelle loro terre di conquista. Nel XVIII secolo, con il costituirsi degli Stati Uniti, crebbe l’interesse per le festività secolari, che servirono sempre più da collante per i coloni provenienti da paesi diversi e con tradizioni differenti. Le feste religiose, legate al periodo generalmente definito natalizio ed alle figure dei santi, presero il sopravvento sulla festa tutta cristiana della Natività. Fu proprio l’invenzione della festa di Santa Claus che unificò le differenze culturali e religiose, creando una tradizione tutta americana. Nel 1810 nacque ufficialmente Babbo Natale, preceduto però qualche tempo prima da un Santa Claus, apparso su un libro anonimo, trasportato da una renna e portatore di doni durante il periodo natalizio ad opera dello scrittore Moore, che raffigurò esplicitamente la visita del Nostro trainato da otto renne, come portatore di regali natalizi ai bimbi buoni, scendendo giù dai camini. Ma chi è Santa Claus, alias Babbo Natale? Santa Claus, come detto, è San Nicola. Nasce a Patara nella Licia, in Turchia, sotto il dominio del pagano impero romano, presumibilmente il 6 dicembre, forse intorno al 270 d.C.. Il suo primo miracolo ….. appena dopo la nascita: il quarto giorno della settimana e il venerdì si limita a succhiare una sola volta il latte materno, sottoponendosi alla regola sacerdotale, forse … presago della sua futura veste di vescovo di Mira. Questo appartiene sicuramente alla leggenda, perché la sua vita è poco documentata storicamente. Ma si tramanda la sua incredibile capacità di donare agli altri se stesso e le sue ricchezze, anche la vita, in nome di Dio. La leggenda vuole che il giovane Nicola, divenuto orfano, doni parte delle sue sostanze ad un taglialegna, le cui figlie rischiavano di divenire schiave del comandante romano della legione, per un debito del loro padre. Altra testimonianza della generosità del giovane, predestinato ad essere santo, è il dono delle sue ultime ricchezze alla Chiesa, il cui Vescovo lo nominerà poi suo successore. In questo periodo nelle terre d’oriente il cristianesimo è perseguitato da Cesare Galerio, rappresentante dell’imperatore Diocleziano. E’ proprio questi che si distingue nella persecuzione, l’ultima, dei cristiani. Intanto il vescovo Nicola battezza chi ne fa richiesta, insegna ai fanciulli e si fa amare sempre più per la sua carità verso tutti quelli che hanno bisogno. Intorno al 303-304, durante un’azione persecutoria, i soldati di Galerio bruciano la cattedrale, arrestano il vescovo Nicola che, rifiutatosi di rinnegare Dio, viene gettato in carcere, dove rimarrà per molti anni. Ammalatosi Diocleziano e morto Galerio, Costantino, divenuto unico imperatore, nel 313 emana il famoso Editto di Milano che concede libertà di culto ai cristiani e Nicola viene liberato. Raggiunta la sua città, trova la cattedrale ricostruita, ritrova i suoi vecchi amici e seguaci ed il ricco mercante di schiavi che, convertitosi, dona tutte le sue ricchezze alla chiesa di Nicola. Questi, di nuovo vescovo, la vigilia di Natale, munito di un grosso sacco, va a distribuire doni a piccoli e a grandi di casa in casa, lasciando i regali ai piedi dei camini o sui davanzali delle finestre. Muore nella sua città di Mira nel 352, pianto e rimpianto da tutti e circondato da misteri e da prodigi, come si conviene ad un santo. Nel 1087 le sue spoglie vengono trasportate a Bari, di cui diviene il patrono. La fama di San Nicola comincia a viaggiare per l’Italia e l’Europa. Le sue reliquie si moltiplicano vertiginosamente, i suoi miracoli fanno il giro del mondo. In Inghilterra è Nicholas, in Francia Nicol, in Olanda Claes, in Spagna Nicolàs, in Portogallo Nicalao, in Germania Niklas, in Russia Nikolai e altri ancora nel resto del mondo, ma è sempre il personaggio buono, caritatevole, generoso e protettore dei poveri, dei deboli, delle donne e dei bambini. Col passare dei secoli, il Nostro è identificato nel vecchio dalla grande barba bianca, Babbo Natale, ed anche nel popolare Santa Claus, che porta doni a grandi e piccini di tutto il mondo. Il modo inventato da San Nicola o da Babbo Natale per dimostrare la generosità in quella notte di Natale viene tramandato e ricordato di secolo in secolo, da un popolo all’altro, di generazione in generazione, ogni vigilia di Natale con l’usanza di scambiarsi doni in gioia e in allegria.