ARTENA. UN PAESE OSTAGGIO DI AMMINISTRATORI, SENZA POPOLO

La Città viveva questa angosciosa condizione di separazione, tra una ‘Giunta Comunale’ chiusa in se stessa, e una popolazione ormai sfiancata e rassegnata a questo misero presente senza onore

Della situazione amministrativa e del cascame legale conseguente all’operazione Feudo, abbiamo parlato molte volte. Siamo attualmente in attesa che il Tar si esprima sulla nota vicenda del voto che Loris Talone, attuale Vicesindaco – non consigliere comunale, ha espresso in Consiglio Comunale, permettendo col suo voto di proseguire la vita della consiliatura. Artena vive questa angosciosa condizione di separazione, tra una ‘Giunta Comunale’ chiusa in se stessa, e una popolazione ormai sfiancata e rassegnata a questo misero presente senza onore. Come dicevo, siamo in attesa del Tar per dirimere qualcosa che doveva essere chiarito da tempo dal Prefetto per primo. Questa indecisione della Prefettura nello sciogliere il Consiglio Comunale – veramente lo aveva sciolto, poi con ripensamento repentino ha fatto marcia indietro – sta causando danni enormi alla nostra cittadina e collettività. La sfiducia delle persone nasce dal fatto che pochi assediati restano in sella, in barba ad ogni logica politica e di rappresentanza; questo fatto genera scoramento e frustrazione, i cittadini si sentono in balia di eventi distanti e incomprensibili, ancorché inaccettabili. Il danno che stanno causando ad Artena è di immagine, di incapacità amministrativa, di incomprensione comportamentale, di assenza progettuale, basti pensare che non hanno risposto ai bandi del PNNR per gli edifici scolastici, una cosa dell’altro mondo. Il confronto con i comuni vicini è impietoso, siamo l’ultima ruota del carro di tutti i comuni della zona, per servizi e qualità di attività sociale offerta alla popolazione. Per queste ragioni, avendo un po’ di amor proprio, dovreste dimettervi immediatamente per non causare altri ritardi e assenza di progettualità, che saranno un macigno per il futuro di Artena. Ma il Sindaco Angelini non si rende conto della condizione di decadenza, quasi da Salò, di questo gruppo dirigente che non è riuscito a dare niente al paese, anzi, solo problemi che stanno sotto gli occhi di tutti? Il Sindaco Felicetto Angelini riuscirà ad avere un sussulto di coscienza civile e politica, per liberare Artena da una Giunta inutile e farisea, dando le dimissioni e permettendo cosi di andare alle elezioni per rigenerare lo spirito cittadino? Diverse volte ne ho chiesto un atto di coscienza civile e politica, lo faccio ancora una volta, perché penso che questo insistere del Sindaco faccia male a tutta la collettività, dilaniando sempre di più la coscienza cittadina. In questa notte artenese qualche bagliore si intravede nelle iniziative di cittadini che si auto-organizzano con iniziative di protesta e proposta. Come il caso dell’iniziativa dei cittadini del Centro Storico, che si sono attivati per affrontare la scelta senza senso da parte della Giunta, di far pagare il parcheggio ai residenti del vecchio Montefortino, dove il nome fa capire l’asprezza del luogo e anche le fatiche fisiche della quotidianità nel viverci, quindi impensabile un ulteriore ‘peso’: i cittadini si sono fatti valere ed hanno dato battaglia, un ottimo esempio di protagonismo cittadino.
Comunque penso che cosi non possa continuare questa Giunta, e la sua fine sarà questione di giorni, quindi il tema dei prossimi giorni e mesi sarà: come ridare dignità alla politica artenese, affrontando le future elezioni con liste di qualità e con progetti seri e ambiziosi, tali da permettere poi alla cittadina di rialzarsi dalle macerie di queste ultime consiliature. La sfida è molto impegnativa ma necessaria, non basta ambire a un piccolo miglioramento del paese, serve una Visione complessiva per far sì che il cambiamento-rinascimento sia ampio e radicato. Chi si metterà in gioco dovrà ambire a far diventare Artena un paese guida del circondario e non la solita ruota di scorta che va appresso ai vari sindaci in voga al momento. Ci vuole Visione, squadra, orgoglio e intelligenza politica. Bisognerà saper valorizzare i talenti che nel paese ci sono e anche quelli che sono artenesi e vivono fuori di Artena, e quelli che sono artenesi da poco e per scelta di vita. Artena adesso ha bisogno di sognatori-realizzatori, non realizzatori senza sogni.
Un avviso per un pericolo sempre incombente, attenzione ai cerchi magici, un po’ di solitudine è necessaria per chi guida e indica l’orizzonte.