LA SOSPENSIONE DI LORIS TALONE E LE NON DIMISSIONI DELLA MAGGIORANZA

LORIS TALONE, UNA SOSPENSIONE PER UN CONDANNA IN PRIMO GRADO A QUATTRO ANNI DI RECLUSIONE E L’INTERDIZIONE PERPETUA DAI PUBBLICI UFFICI, EPPURE NEMMENO QUESTO E’ BASTATO PER LE DIMISSIONI DI QUEL CHE RESTA DELLA LISTA DI FELICETTO ANGELINI

Alla fine è arrivata la sospensione di Loris Talone, anche se abbiamo il serio dubbio che se non ci fosse stato l’articolo di giornale a scoperchiare il vaso di pandora, non si sarebbe arrivati a questa definizione. Ed è grave! E’ grave che un vice sindaco condannato in primo grado a quattro anni di reclusione con la pena accessoria dell’interdizione perpetua dai pubblici uffici, oltre all’ulteriore pena accessoria dell’incapacità a contrattare con la Pubblica Amministrazione per la durata di due anni*; è grave – dicevamo – che nonostante questo, abbia continuato a svolgere le sue mansioni da facente funzioni di sindaco. E’ grave il comportamento della maggioranza che ha supportato questo stato di cose senza colpo ferire: possibile che non lo sapevano? E’ grave che l’opposizione di governo, che dovrebbe essere attenta ad ogni situazione amministrativa soprattutto in questo periodo così amministrativamente oscuro, sia venuta a sapere il tutto dai giornali? E’ grave che una consiliatura così terribilmente inguaiata non venga stoppata dagli organi preposti a farlo!
La cronaca è chiara: il sindaco Angelini il 30 ottobre 2020 è stato posto agli arresti domiciliari per presunti vari reati. Stessa sorte è toccata all’assessore ai LLPP Pecorari. Nella stessa data è stato posto ai domiciliari anche il tecnico comunale e sono stati sospesi dal servizio per alcuni mesi il segretario comunale e altri dipendenti pubblici. Per tutti questi il processo è in corso e a breve sarà emessa la sentenza di primo grado. Successivamente, la maggioranza in Consiglio Comunale ha scelto un percorso che è stato oggetto di ricorso al TAR per il voto del facente funzioni Talone in favore del bilancio comunale. Però Talone non è consigliere comunale e quindi, secondo la legge, non avrebbe potuto votare, anche se il presidente del Consiglio De Angelis ha avallato il voto. All’inizio di quest’anno si sono avuti in rapida successione la seconda sospensione del segretario comunale, questa volta ad opera della Prefettura, l’11 gennaio la sentenza che inchioda Loris Talone e, per ultimo – si dice – una serie di avvisi di garanzia ad amministratori, dipendenti comunali e imprenditori per alcuni lavori effettuati.
Cosa ci vuole ancora per dichiarare terminata questa esperienza amministrativa? Ed è ulteriormente grave che sia finita non tanto per l’aspetto politico, quanto per le vicende giudiziarie di alcuni suoi componenti.
Eppure, siamo certi, che nonostante i fatti gravi elencati, nessuno produrrà dimissioni. Non ci saranno certo quelle di Angelini o quelle di Pecorari, nè tantomento quelle degli altri amministratori di maggioranza.
Un suggerimento: Le dimissioni le diano tutti i consiglieri di opposizione in segno di protesta per quanto accaduto e per come nessuno sia intervenuto a porvi rimedio. Dimissioni che avrebbero un significato profondamente simbolico e che rappresenterebbero il punto da cui cominciare a dare un volto diverso alla Città.

*Sentenza emessa l’11 gennaio 2022 a firma del Presidente della Sezione VIII del Tribunale di Roma d.ssa Paola Roja