ANCORA UNA BRUTTA FIGURA PER LA COMUNITA’

ARTENA NELLE CRONACHE GIUDIZIARIE. ORMAI DA DUE ANNI E’ COSA SOLITA. ACCORATAMENTE VI CHIEDIAMO DI DIMETTERVI

Quello che è accaduto ad Artena ieri, è l’ennesima brutta figura di un’intera comunità che pure è ostaggio di una situazione politico-amministrativa senza un nesso logico. Una situazione che avrebbe spinto chiunque a fare un passo indietro, di sotterrare l’ascia di guerra e, con serenità, porsi di fronte alle presunte accuse che sono state mosse all’amministrazione da ormai quasi due anni.

C’è un processo in corso che a breve produrrà la sentenza di primo grado, ci sono state altre indagini che hanno portato alla condanna a quattro anni di reclusione dell’ex vice sindaco Loris Talone, per fatti – è bene specificarlo – non riferiti alla pratica amministrativa artenese, e ci sono state sospensioni dal lavoro per alcuni dipendenti comunali tra cui la Segretaria Comunale d.ssa Cipollini, che è stata successivamente di nuovo sospesa, questa volta dalla Prefettura che le ha contestato alcune situazioni riferite al Consiglio Comunale, dove è stato permesso il voto, dal presidente del Consiglio De Angelis, al vice sindaco non consigliere eletto. Un mese fa il Tar, per questo, ha emesso una sentenza che prevede invece la possibilità del voto del vice sindaco non consigliere. Tutti quelli della maggioranza hanno gridato alla vittoria. Alla luce, però, di quello che è successo ieri, quella sentenza (di un tribunale amministrativo non certo di quello penale) che, come dicevamo, la maggioranza reputava una vittoria, si è rivelata una vittoria di Pirro.

E’, infatti, proprio per quel bilancio votato anche dal vice sindaco, che sono scattati tre avvisi di garanzia: uno coinvolgerebbe Loris Talone che all’epoca dei fatti era ancora vice sindaco, uno sarebbe per il comandante dei Vigili Urbani Gallo, che all’epoca dei fatti era il capo della ragioneria, firmatario di quel bilancio e l’altro avviso di garanzia pare sia stato prodotto a carico della Segretaria Comunale.

La magistratura starebbe indagando per concorso in falso ideologico in atto pubblico. Per accertare la veridicità delle accuse il Sostituto Procuratore Francesco Brando, ha inviato in Comune nella giornata di venerdì 22 aprile i Carabinieri guidati dal capitano Vittorio De Lisa con a fianco un consulente tecnico nominato dalla Procura che era la persona che stabiliva i documenti da porre sotto sequestro.

Nelle autovetture dei Carabinieri sono finiti tutti gli atti riguardanti sia il bilancio consuntivo sia il bilancio previsionale. Oltre a questi documenti, pare siano stati sequestrati anche gli atti con cui una società esterna era stata incaricata di redigere i bilanci. Per non parlare anche di indagini sulle modalità dei conferimenti di taluni incarichi avvenuti attraverso decreto sindacale.

In questo 2022 il Comune di Artena era già finito nell’occhio del ciclone, quando a gennaio, un’altra indagine, aveva portato ad altri avvisi di garanzia per alcuni dipendenti comunali.

Non sappiamo se questa volta il Prefetto potrà intervenire per sciogliere il Comune, noi crediamo sia difficile perché non si tratta di sentenze ma di avvisi di garanzia, che come ben si conosce sono gli atti con cui si avverte una persona che si sta indagando su di lui, è certo, però, che da due anni il Paese è sotto la lente della giustizia, che amministrativamente è tutto praticamente bloccato, che in Comune c’è un Commissario Prefettizio, ma il comune non è stato sciolto.

Non comprendiamo come sia possibile che sette (sottolineamo Sette) persone possano tenere in scacco un’intera città di quindicimila abitanti che più volte e più volte ancora, ha espresso il desiderio di tornare al voto.

Il nostro appello, molte volte fatto ad Angelini e mai tenuto in considerazione, ora lo facciamo a loro. Se volete un minimo di bene al Paese e se lo amate incondizionatamente -come dite spesso –  permetteteci, allora, di tornare al voto, avendo anche la possibilità di ricandidarvi se ci tenete. Dimettetevi per amore della Città!