COME SI FORMA IL VENTO

I SEGRETI E LE CURIOSITA’ SU QUESTO FENOMENO NATURALE. TIRA, FISCHIA, SOFFIA, SPIRA, CONFORTEVOLE O DISPETTOSO, LEGGERO O DISTRUTTIVO. UNA CAREZZA DELLA SERA O UNO SCHIAFFO DI BORA

Segreti e curiosità su questo fenomeno naturale…
… confortevole nelle serate estive o dispettoso da far volar i cappelli o i panni stesi, o leggero come una carezza o più distruttivo di un bulldozer. Tira, fischia, soffia, spira: non sta mai fermo! È il vento, quello spostamento dell’aria che avviene di continuo nell’atmosfera.
Tra le cause più importanti è che; l’aria che circonda la Terra, invisibile, non può lasciare spazi vuoti ed è in continuo movimento. Questo movimento dipende da vari fattori. L’aria fredda, più pesante, tende a cadere verso il basso, avvicinandosi al suolo. L’aria calda, invece, più leggera, tende a salire verso l’alto. Avvicinandosi al suolo, l’aria si riscalda, sale verso l’alto e spinge giù l’aria fredda. Quest’ultima scende… e va a occupare lo spazio che si è liberato al suolo: così nasce il vento!
Il vento può essere misurato su tre caratteristiche principali: velocità (in km/h, in m/s oppure in nodi).Temperatura e direzione: parte dai quattro punti cardinali ma può avere fino a 12 posizioni intermedie e nomi quali tramontana (da nord), ostro (da sud), levante (da est), ponente (da ovest) e molti altri! Per misurare l’intensità dei venti poi, l’uomo ha inventato una specie di… autovelox per il vento: l’anemometro. Questo strumento servì a stilare una classificazione perfezionata nel 1805 dall’ammiraglio britannico Francis Beaufort, il quale definì una scala per misurare e quantificare il vento in mare. Fu poi adattata per utilizzarla anche a terra.

• 0-1 km/h –> Calma
• 2-5km/h –>Bava di vento
• 6-11km/h –> Brezza leggera
• 12-19 km/h –> Brezza
• 20-28km/h –> Brezza vivace
• 29-38km/h –>Brezza tesa
• 39-49km/h –> Vento fresco
• 50-61km/h –>Vento forte
• 62-74km/h –> Burrasca moderata
• 75-88km/h –> Burrasca forte
• 89-102 km/h –> Tempesta
• 103-117 km/h) –> Fortunale
• >118 km/h —> Uragano

La raffica più forte è stata registrata nel 2010 presso l’Isola di Barrow (Australia): ben 408 km/h! Era il ciclone tropicale Olivia. Le montagne e le catene montuose possono bloccarne il tragitto e modificarne la direzione. Gli edifici delle città, se sono molto vicini tra loro, incanalano l’aria in movimento aumentandone la velocità, soprattutto a terra. È una “forza apparente” che, in particolari condizioni, può far avvolgere il vento a spirale fino a sviluppare un uragano. La forte variazione di temperatura tra il litorale e l’altopiano del Carso è la causa all’origine della famosa bora di Trieste.

Dal dizionario degli aforismi:
Come il vento
• Molto velocemente, detto di una cosa o di una persona che si muove o si sposta a grande velocità.
Esser pieno di vento
• Essere una persona vanitosa, boriosa, tronfia, senza spessore culturale, umano e così via.
Farsi vento.
• Rimanere inattivi, restare in ozio, avendo come unica occupazione quella di rinfrescarsi con un ventaglio.
Pascersi di vento
• Accontentarsi o vivere di cose vane, senza sostanza.
Prendere il vento
• Avviarsi, mettersi in moto, detto spesso di un’iniziativa, un’impresa e simili che sta per iniziare o che comincia a dare buoni risultati. Si dice degli uccelli quando s’immettono in una corrente d’aria favorevole al loro volo; nello stesso senso è usato anche per gli alianti e per le vele di un’imbarcazione.

… dedicato a tutti quelli che… venuti su con troppo vento e il vento gli è rimasto dentro…

… anch’io voglio imparare ad amare il vento e a non averne paura come molti di voi. Ma come fare a vincere l’ansia?
A te Cristiano chi ti ha tolto la tua irrequietezza per darti la leggerezza di cui parli? Forse io ho solo paura di cambiare. Come si può amare qualcosa che come il vento ha dentro un freddo, e che ti porta da un’altra parte, non sai dove. C’entra con la paura della morte?
Io credo che si riesca ad amare il vento e entrarci leggermente, come in un dono prezioso, quando hai sentito dentro di te che la terra su cui poggi (che è anche il tuo corpo, la tua vita quotidiana) è buona. E che il vento ne fa parte: è il modo della terra di respirare, di amare e di amarti.
Allora rinunci all’ansia. Allora ti puoi anche lasciar prendere. Insomma puoi accettare veramente l’alto, l’altro e l’altrove, dove proprio il vento ti porta, quando cominci ad amare la terra, il corpo dove vivi. E quando ti prendi con amore (quindi leggermente, non ansiosamente) cura di te.
È lo stesso vento che ti ispira a farlo. Allora la morte non fa più paura: è l’ultima avventura!