LE RUBRICHE. UN DISCO ALLA VOLTA N.W.A – Straight Outta Compton. Nasce il gangsta

1987, Torrance, California. Negli studi Audio Achievements, il gruppo N.W.A si prepara alla realizzazione del disco “Straight Outta Compton”. Dopo questa affermazione potrei tranquillamente mettere un punto a questo articolo ma mi sento particolarmente in dovere di donare qualche parola in più al disco che mi ha catapultato nel mondo hip hop. Dr Dre, Ice Cube, Eazy E, Mc Ren e Dj Yella, 4 nomi dal quartiere più malvisto di Los Angeles e forse di tutta America, in un periodo in cui l’hip hop aveva raggiunto un grande raggio di diffusione con artisti come LL Cool J, Beastie Boys, Run DMC. Le label avevano timore di offrire contratti ad afroamericani provenienti da zone in cui il crimine era all’ordine del giorno, ma la Priority Records non si curò di questo problema e decise di produrre il disco ai ragazzi di Compton. L’8 Agosto 1988 l’album è fuori e fu un successo clamoroso, così grande che gli N.W.A subito dopo l’uscita partirono per un tour in tutti gli Stati Uniti. La title track, “Straight Outta Compton”, mette subito in mostra le abilità dei tre Mc del gruppo. Dritti, concisi, senza veli, su una signora strumentale prodotta dalla leggenda Dr. Dre. “Straight outta Compton, crazy motherfucer named Ice Cube, from the gang called Nias with attidude”, una delle entrate più potenti della storia del rap, seguita da un reportage a tutti gli effetti di una Los Angeles oscura, poco nota alla gran parte della popolazione. L’ultima strofa del brano è cantata da Eazy E, frontman del gruppo, con il suo flow che anche tra cento anni porterà ancora e soltanto il suo nome. Il secondo brano divenne ancora più culto dopo il caso di Rodney King, “Fuk The Police”, una traccia che mette in mostra la discriminazione razziale che gli afroamericani subiscono da parte delle forze dell’ordine. “They have the authority to kill a minority”, così trasparente che puoi vedere con i tuoi occhi quello che i loro occhi hanno vissuto per anni. “Gangsta Gangsta” e “If It Ain’t Ruff” mostrano il lato funk di Dr Dre su cui spaziano con le loro metriche Ren e Eazy. Anche Dre dimostra di essere un grande liricista dimostrandolo in “Something Like That” e “Express Yourself”, mentre Yella rimane ai piatti dietro le quinte e per questo, molto spesso, non gli viene donato il giusto riconoscimento. Arriviamo all’ultimo brano del disco “Quiet On Tha Set”, il mio preferito se si escludono i due cult precedentemente menzionati. Non credo debba aggiungere altre parole e, se ci fate caso, non ne ho usate molte. Metti le cuffie e ascolta questo capolavoro.

Niccolò PECORARI