VI AUGURO SOGNI E UTOPIE

Per questo Natale abbiamo desiderato che l’attore e scrittore Giorgio Colangeli, lasciasse una sua testimonianza al nostro giornale e, soprattutto, ai lettori artenesi. E’ un articolo/dono che vi facciamo con tutto il cuore

Carissimi Artenesi,
ogni anno sembra un po’ più difficile augurare e augurarsi qualcosa di buono, di bello, di felice. Come se le delusioni subite abbiano esaurito le scorte di speranza e di ottimismo, che sono indispensabili per andare avanti. Per non parlare delle utopie e dei sogni, che sono diventati così inutili, da essere ormai percepiti come dannosi, nocivi; o, nel migliore dei casi, come rimedi palliativi che però hanno effetti indesiderati così rilevanti, che non conviene utilizzarli.
Eppure l’utopia, le utopie, sono state in tutti i tempi, e sono tuttora, una presenza nobile e molto diffusa nella politica, nella letteratura, nella religione. Non si realizzano mai, ma è questa la loro forza. È come quando si dà la “voltura” ai solchi che fa l’aratro: chi guida il trattore guarda un punto lontano, la cima di un monte o un campanile, ma non per arrivarci; anzi non ci arriva mai, ma guardarlo gli serve per andare dritto.
I sogni poi sono addirittura una medicina, che lo sappiamo o no, che lo vogliamo o no. Non è necessario farsela prescrivere e non costa nulla e ce l’abbiamo tutti.
Allo stesso modo di utopie e sogni, ci sembrano inutili, e qualche volta inquietanti, il silenzio, l’ascolto, l’attesa, l’assenza, il riposo, il vuoto in generale.
Io, per questo anno nuovo, mi auguro di riuscire ad essere attento a queste cose “inutili” e alle piccole cose in genere. Mi auguro di godermi il viaggio senza pensare troppo alla meta, senza la paura di aver sbagliato strada.
E con tutto il cuore lo auguro a tutti voi.
BUON NATALE E FELICE ANNO NUOVO
Come si è sempre detto e come è bello continuare a credere che possa essere.

GIORGIO COLANGELI