IL PREMIO “ITALY MADE ME” 2022 ALL’ARTENESE DIEGO PANICI

Un importante riconoscimento per il nostro concittadino premiato dall’ambasciatore italiano a Londra. Diego Panici ha presentato un progetto che si chiama “Assessing debris-induced scour and Hydrodynamic forces to bridge piers”, ed è stato selezionato nella categoria delle scienze ingegneristiche. L’artenese insegna all’università di Exeter, dove vive con la moglie Sarah e un figlio, Matteo.

Il nostro concittadino, il giovane Diego Panici, ha vinto il premio “ItalyMade Me” award 2022, dedicato a ricercatori e ricercatrici italiani, ad inizio carriera, che operano la loro professione nel Regno Unito e che si sono formati, almeno in parte, in Italia. Il premio ambitissimo è assegnato per risultati di rilievo raggiunti nei campi della ricerca, della scienza, della fisica e ingegneria e delle scienze sociali e umanistiche.
A premiare il nostro concittadino è stato l’Ambasciatore d’Italia nel Regno Unito Inigo Lambertini, con una cerimonia che si è tenuta a Londra lo scorso dicembre.
Tutti i progetti risultati vincitori sono stati selezionati per la qualità e l’impatto della ricerca presentata, ma anche attraverso altri criteri, come le pubblicazioni scientifiche e altri riconoscimenti.
Diego Panici ha presentato un progetto che si chiama “Assessing debris-induced scour and Hydrodynamic forces to bridge piers”, ed è stato selezionato nella categoria delle scienze ingegneristiche.
Con la ricerca Panici ha studiato, tramite la sperimentazione fisica, la formazione delle accumulazioni di detriti legnosi alle pile dei ponti e il loro effetto dell’erosione del terreno di fondazione. Un tema di fondamentale importanza per la sicurezza e l’integrità strutturale dei ponti, perchè si stima che uno su tre crolli o danneggiamenti sia dovuto proprio alle accumulazioni di detriti legnosi durante le piene.
Diego quali sono stati alla fine i risultati delle tue ricerche?
“E’ stato possibile stimare e questo per la prima volta a livello mondiale, le dimensioni massime che queste accumulazioni ottengono una volta formate e, quindi, l’incremento della profondità di scavo. Questo risultato mi ha permesso anche di collaborare con l’autorità britannica per strade e autostrade per applicare i miei studi all’interno della nuova normativa inglese sul rischio idraulico dei ponti stradali”.
Questa normativa è la prima nel mondo che include gli effetti dei detriti legnosi, è obbligatoria e cita ben quattro pubblicazioni scientifiche del nostro concittadino.
La normativa prevede l’utilizzo del metodo studiato da Diego Panici e, in maniera simile, la metodologia è stata inserita nel prestigioso manuale CIRIA SP 171 New supplementary guide to scour at bridges che è usato su scala mondiale.
Diego è anche membro del gruppo di lavoro Compatibilità idraulica dei ponti (PIT), che parimenti, utilizza la metodologia che ha sviluppato nel Regno Unito. La barriera antidetriti è stata adottata anche dal Devon County Council sul fiume Torridge per proteggere 7 ponti e dal US Bureau of reclamation in USA per proteggere la diga di Black Canyon.
In Inghilterra Diego Panici è ormai un’autentica star. Da ottobre del 2022 è docente universitario in modellazione idrologicae di qualità delle acque presso University of Exeter, dove è stato anche ricercatore.
Ha collaborato con l’università di Roma Tre in Ingegneria Civile, dove si era laureato con il massimo di voti. Ha poi acquisito il dottorato presso l’Università di Southampton.
Vive a Exeter dal 2019, dopo essere stato dal 2014 in Friuli. Dal 2021, Diego Panici può vantare la doppia cittadinanza italiana e britannica.
Fino ad oggi l’ingegnere ha pubblicato ben dieci articoli, di cui otto come prima firma su giornali quali Journal of hidraulic engineering; Water resources research, Journal fluid Mechanics.
Tra le sue presentazioni spiccano quelle a Kuala Lampur, a Panama, a Vienna a New Orleans.
Insomma Diego Panici è una vera eccellenza italiana e artenese. Complimenti!

JAMES GRANT