LA RUBRICHE. IL CINEMA – NON MORIRO’ DI FAME

Un film sulla cultura del riuso alimentare con un sontuoso Michele Di Mauro in una vera prova d’attore

Fra qualche giorno, il 2 febbraio per la precisione, sarà nelle sale l’ultimo film di Umberto Spinazzola: “Non morirò di fame”, una storia commovente che tratta tematiche universali.
Il film racconta la storia di Pier, uno straordinario Michele Di Mauro, attore in forte ascesa (I delitti del Bar Lume – Call my Agent), che nella pellicola è un ex chef stellato che ormai è costretto a vivere ai margini della società come un senza tetto, accompagnato da miserie e un passato misterioso e oscuro. Quando Pier torna a Torino incontra un altro clochard che, come lui, vive per strada. Il mendicante si ciba di avanzi che trova anche all’interno dei cassonetti della spazzatura. Accompagnando il suo nuovo amico nel mondo dello spreco alimentare, Pier riscoprirà il suo amore per la cucina e il talento che fino ad allora era rimasto nascosto. La rinnovata passione per la cucina permetterà a Pier di riconnettersi anche con gli affetti più cari e tra questi con la figlia Anna, che aveva lasciato piccola perché non si sentiva adatto ad essere padre.
Anna, però, diventata una bella adolescente, decide di rimanere con il padre quando la madre muore. Per Pier si prospetta una vita con una figlia con non conosce, ma così imparerà cosa significa prendersi cura dell’altro.
Il film di Spinazzola affronta il tema del riuso alimentare ed è quasi un seguito dei due precedenti suoi film: “Cous Cous” dove affronta per la prima volta il tema della povertà e “L’ultimo Crodino”, dove miseria e disperazione vengono tramutate in avventure tragicomiche.
“Non morirò di fame” offre una prova magistrale degli interpreti su cui spicca il torinese Michele Di Mauro. Attivo nel teatro italiano fin dal 1980, Di Mauro è arrivato al grande cinema e alla fiction relativamente tardi. Si è fatto conoscere con il film “Il partigiano Johnny nel 2000 e in televisione è approdato con “Le stagioni del cuore” nel 2004. Ma è dal 2016 che Di Mauro comincia ad essere un volto noto con “l’Allieva” e poi in sequenza “I delitti del Bar Lume”, “L’Ispettore Coliandro”, “Studio Battaglia” e “Call my Agent”.
Ora arriva questa prova d’attore che Di Mauro non sbaglia, anzi, una prova che lo rende credibilissimo anche in un ruolo drammatico.

NON MORIRO’ DI FAME (ITA 2023)
di Umberto Spinazzola
con: Michele Di Mauro