GIORNATA DELLA DONNA. E’ RICORRENZA DAL 1910 SU PROPOSTA DI ROSA LUXEMBURG

E’ stata la Festa notoriamente conosciuta da alcuni anni a questa parte come la Festa delle donne o, meglio ancora, come la Giornata internazionale della donna. Nata nei primi anni del secolo scorso, è una ricorrenza riconosciuta nella maggioranza dei paesi occidentali e che celebra le conquiste sociali, politiche ed anche economiche da parte delle donne, che ricorda le loro battaglie dure e dolorose, molto spesso vinte poche volte perse, sotto l’insegna della comunanza e della comunione. Nacque invero come una giornata di lotta aspra dal sapore tutto politico, ma con il passare del tempo ha perso i suoi toni e valori di battaglia sociale per acquisire quelli di una festosa giornata, sempre più purtroppo caratterizzata da significati commerciali e consumistici che hanno scolorito fortemente il valore socio-politico. La sua nascita è quanto mai controversa. Molto probabilmente la storia inizia nel 1908 e il luogo è una piccola fabbrica di New York dove lavoravano solo operaie donne che, dopo una lunga contestazione e una protesta collettiva, occuparono l’edificio. Proprio l’8 marzo avvenne la tragedia: un pauroso incendio – sconosciute furono le cause – provocò la morte di 129 donne. Nel 1910 poi venne istituita la ricorrenza, la festa delle donne nel corso della II Conferenza dell’Internazionale socialista di Copenaghen, su proposta di Rosa Luxemburg che volle dedicare la giornata alle donne in ricordo della tragedia. Una cosa è certa, è che il movimento operaio socialista dell’inizio del ‘900 ha iniziato a celebrare, anche se in date diverse, giornate dedicate ai diritti delle donne. Data storica, senza ombra di dubbio, è l’8 marzo 1917 giorno in cui in Russia moltissime operaie manifestarono duramente contro la guerra e la inevitabile mancanza di cibo, in seno alla Rivoluzione di febbraio. Si volle, però, ricollegare, per un significato ancora più universale, all’ avvenimento reale e drammatico della storia del movimento operaio degli USA. In Italia solo nel dopoguerra, era l’8 marzo 1946, l’U.D.I. organizzò la prima Giornata con cerimonie che videro la nascita della festa, già celebrata in altre nazioni occidentali. A questa giornata solo in Italia venne associato un simbolo, poi divenuto quasi un cerimoniale, quello della consegna del fiore di mimosa. Fu scelto, quasi obbligatoriamente, il fiore di mimosa (originaria dell’America del Sud, veniva donata in occasione dei fidanzamenti) perché era, ed è, l’unico che fiorisce tra la fine di febbraio e i primi di marzo e perché, soprattutto, era un fiore economico. Quale fiore migliore poteva essere scelto per la donna? Mimosa deriva dal latino mimus (mimosa pudica) e al solo tocco si contrae e quindi mimosa è un nome che vuol dire “pudore”. In onore di questo fiore particolare, pudico e profumato, i pasticceri italiani hanno creato un dolce: la squisita torta mimosa, che assume il colore giallo del fiore grazie alla sua superficie ricoperta di dadini di mollica di pan di spagna per creare, appunto, l’effetto mimosa. E se avete una moglie, una madre, una fidanzata, una figlia o, semplicemente un’amica, donate loro un ramoscello di mimosa per l’8 marzo. Ne proverete gioia entrambi. Donna, donna, cosa non si fa per Te! Un profumatissimo fiore ed un delizioso dolce dedicati solo a Te!!