IL 19 MARZO DA MONTEFORTINO AD ARTENA DE VOLSCI

La decisione di cambiare nome fu sofferta e non indolore. Il cambio ci fu ma non scelse l’unanimità dei consiglieri

Continuiamo a parlare della ricorrenza dei 150 anni di Artena (lo faremo per tutto l’anno) perchè marzo è il mese in cui è stato ufficialmente ratificato il cambio di denominazione.
Per la precisione, la data è il 18 marzo 1873 quando fu pubblicato in gazzetta ufficiale il decreto 1272 del Re Vittorio Emanuele II, che il 19 febbraio dello stesso anno, su proposta del Ministero dell’Interno, aveva accettato la decisione del Consiglio Comunale della Città.
Il 23 gennaio 1873 il consesso del Comune di Montefortino, non all’unanimità, votò il cambio del nome.
La curiosità più ghiotta è che il nome scelto era Artena de’ Volsci, un nome composto, cioè che indicava anche la provenienza: oggi ce ne sono ancora guardate Castro dei Volsci o Carpineto Romano, ad esempio.
Ebbene Artena era in realtà Artena de’ Volsci.
Il Consiglio Comunale del 23 gennaio , però, aveva evidenziato la netta spaccatura che c’era in seno all’amministrazione e proprio per questa spaccatura quegli antichi amministratori non avrebbero dovuto forzare la mano e approvare una decisione così importante per la storia della Città. Sono scelte che vanno fatte all’unanimità!
Alcuni consiglieri non erano daccordo alla sostituzione del nome.
Le scuole di pensiero erano due. La prima era favorevole a un nome nuovo perchè, dicevano, Montefortino rappresenta un nome dal passato e dal presente sconvolgente, fatto di processi criminali, di banditismo, conosciuto come patria di malfattori: un nome, cioè, che terrificava l’intera valle del Sacco.
L’altra scuola di pensiero era quella completamente opposta: il nome non andava cambiato perchè sostituirlo avrebbe significato ammettere che le responsabilità fossero dell’intera Città, ed invece, secondo gli assertori di questa teoria (ma anche secondo la storia), erano solo pochi, pochissimi, in confronto all’intera popolazione, quelli che ne disprezzavano il nome con le loro gesta banditesche.
Alla fine vinsero quelli che volevano cambiare, però, tutti furono d’accordo nel rivedere la scelta del nome: da Artena de’ Volsci si passò alla sola Artena, questa volta sbagliando tutti, però. L’errore arriva perchè si pensava che così si chiamasse l’antica città edificata sul Piano della Civita. Dare quel nome, secondo gli amministratori, avrebbe significato nobilitare l’intera comunità, perchè Artena era la mitica città raccontata anche da Tito Livio, che diede gran filo da torcere alla Roma repubblicana e conquistatrice. Non era vero, che quella città fosse Artena. Ancora oggi non sappiamo che città ci fosse lassù!
Le cerimonie per ricordare i 150 anni del cambio del nome sono cominciate lo scorso 5 febbraio a Roma con un incontro dove si è parlato di Artena con registi, attori, scrittori, giornalisti, storici dell’arte, fotografi, architetti, è proseguito lo scorso 26 febbraio con una manifestazione di cui parliamo a parte, ma le cerimonie ufficiali avranno inizio a partire dal 19 marzo prossimo.