IN 32 VANNO VIA DAL COMUNE MA CHI SE NE ACCORGE?

Dimissioni di massa della minoranza in Comune. Vanno via i consiglieri comunali Silvia Carocci, Marco Imperioli, Sofia Fiorellini, Ermino Latini, Costanzo Pompa, Gloria Scacchi e Augusto Angelini e tutti i loro eventuali sostituti

In massa! E’ stata come una chiamata alle armi: ben oltre trenta tra consiglieri comunali e surroganti, hanno rassegnato le loro dimissioni al protocollo del Comune di Artena.
“Ci dimettiamo per senso di responsabilità – hanno scritto i dimissionari in un comunicato stampa – nei confronti di una intera comunità umiliata da una maggioranza di governo inadeguata e incapace”. Silvia Carocci, Marco Imperioli Diamante, Sofia Fiorellini, di Artena Cambia; Erminio Latini, Costanzo Pompa di Artena Insieme; Augusto Angelini, Gloria Scacchi di Artena Resiste, hanno voluto dare un segnale alla cittadinanza perchè “abbiamo sempre sostenuto che il bene comune dovesse prevalere sugli interessi dei singoli, sulle particolari vicende private. Prima del proprio ruolo di amministratori, viene lo spirito di servizio verso i cittadini”, hanno proseguito nella nota i dimissionari.
Con loro hanno rassegnato le dimissioni anche tutti i candidati delle liste che eventualmente avrebbero potuto sostituirli. Questa è una cosa che non si è vista mai ad Artena, né si è vista nei comuni limitrofi.
“Ci dimettiamo – hanno continuato – allontanandoci da chi continua a danneggiare l’Istituzione del Consiglio Comunale, svuotandola di senso. Le nostre dimissioni sono un atto collettivo lanciano un segnale di rottura in una situazione che sembra non mutare mai: vogliamo agire per la comunità e per il futuro di Artena convinti che si possa sempre invertire la rotta”.
Nessuna dichiarazione è arrivata dal Commissario Prefettizio che è facente funzioni di sindaco e giunta, né sono arrivate dichiarazioni di Angelini che è sindaco che non può svolgere il suo mandato ormai da oltre due anni. I consiglieri di quella che è la maggioranza, invece, a meno di 24 ore dal comunicato dei dimissionari, ne hanno pubblicato uno loro che hanno inviato alle testate di zona, dimenticandosi, come avviene sempre, della nostra.
I Consiglieri rimasti in carica di Artena Rinasce sono: Alfonso De Angelis, Carlo Scaccia, Alfredo Bucci, Laura Pincarelli, Sabrina Di Cori, Eleonora Palone, Lara Caschera e Domenico Pecorari.
“Le dimissioni dei consiglieri di minoranza – spiegano gli otto – sono un atto scontato da parte di chi ha usato la carica di Consigliere Comunale solo per continue denunce alla Procura, alla Prefettura, al Consiglio di Stato, al Tar, e creare così un clima di tensione e odio, cercando di paralizzare con tutti i mezzi i lavori del Consiglio Comunale senza mai, dicasi mai, portare una proposta positiva o la soluzione a un qualsiasi problema della Città. Ora osa parlare di decadimento e immobilismo proprio chi con il proprio comportamento ha provocato tutto questo. E’ il fallimento finale di un modo di fare opposizione demagogico, calunnioso e strumentale”. Poi il comunicato chiude con una affermazione che è la summa di tutta questa vicenda: “Un antico adagio dice si dimette solo chi è colpevole o vigliacco o irresponsabile. Noi non ci sentiamo di appartenere a nessuna di queste categorie. E lavoreremo per Artena fino alla fine con tutto l’impegno di cui siamo capaci”.
Ognuno è libero di pensarla come vuole e di agire di conseguenza (da una parte e dall’altra), si deve tenere presente, però, che ogni azione (sempre esplicate da una parte e dall’altra), ricade su una popolazione inerme, rassegnata, dimessa, frastornata, mortificata dal periodo politicamente e amministrativamente più buio che Artena nella sua storia ha dovuto affrontare. E questo è un marchio indelebile su questa intera consiliatura: le colpe e le responsabilità che ognuno scaglia all’altro alla fine saranno dirimenti per la sorte di questi consiglieri ed ex tali, perché comunque sceglierà il popolo che nella stragrande maggioranza dei casi è avveduto e accorto. Alla fine della fiera, i cittadini di Artena sapranno discernere senza tentennamenti e tentazioni.
Ora, però, cosa accadrà?
Se le minoranze si aspettavano dal loro gesto, le dimissioni dei consiglieri di maggioranza, il comunicato di questi ultimi parla chiaro: sarà attesa vana.
Allora, forse, si attende l’intervento della Prefettura, che però, a distanza di venti giorni non c’è stato.
La casistica degli scioglimenti dei Consigli Comunali può essere disposta solo nei casi e per i motivi tassativamente previsti dalla legge. Secondo la normativa, lo scioglimento è disposto per due ordini di motivi:

  • Per il compimento di atti contrari alla Costituzione o per gravi e persistenti violazioni di legge, nonché per i motivi di ordine pubblico;
  • Per impossibilità di assicurare il normale funzionamento degli organi e dei servizi, ipotesi che è tipizzata dalla legge in caso di dimissioni del sindaco; di impedimento permanente, rimozione o decesso dello stesso; di dimissioni di oltre la metà dei Consiglieri Comunali; di riduzione del Consiglio alla metà dei componenti per impossibilità di surroga; di mancata approvazione del bilancio; di approvazione di mozione di sfiducia.
    Esiste il caso di Artena? Cioè: può rientrare nella casistica quello delle dimissioni di oltre la metà dei consiglieri (ultra dimidium), fatto accaduto ad Artena?
    Se la Prefettura non è intervenuta, probabilmente no!