LA LIBRERIA BELLO MONDO, NATA PER RENDERE BELLA ARTENA

Gaetano, Ludovica e Maria tre ragazzi che hanno deciso di aprire nel nostro Paese un luogo di Cultura dove oltre a vendere libri si fanno altri progetti

Oggi sono andata a sentire alcuni giovani nostri concittadini che qualche mese fa hanno reso possibile un loro desiderio, quello di aprire ad Artena, per la prima volta nella storia del nostro Paese, una libreria. Un progetto straordinario di lavoro ma anche di vita e di esperienza, con tutti i dubbi che lascia l’aprire un esercizio commerciale di questi tempi, soprattutto se l’esercizio è una libreria, che è il luogo per antonomasia che esprime cultura. Tre ragazzi, Gaetano, Ludovica e Maria, a cui ho chiesto all’inizio di presentarsi.
“Sono Gaetano Bruno, ho 37 anni e sono di origine campana. Dopo aver vissuto 15 anni a Roma, mi sono trasferito ad Artena due anni fa. Ho un diploma di laurea in Architettura d’interni e un master in Grafica Editoriale. Oltre alla libreria lavoro per una società di progettazione e come grafico/illustratore.
Quando ho conosciuto Artena mi sono sempre chiesto perché non ci fosse una libreria e mi hanno sempre risposto ad Artena le persone non leggono. Non ho mai creduto a questa cosa, ma ho sempre pensato che si debba dare alle persone la possibilità e una prospettiva. Così parlando con gli amici, e con Maria e Ludovica, ci siamo trovati d’accordo su questo punto e abbiamo cominciato a pensare di poter mettere su una libreria, o comunque un luogo di incontro, di discussione e una casa per tutte le persone amanti della lettura (come noi)”.
Sono Ludovica, ho 31 anni e sono nata e cresciuta ad Artena. Sono Laureata in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali e nel gennaio 2021 ho conseguito un Master in Economics for Development presso La Sapienza di Roma. Il mio interesse per gli affari europei e la cooperazione internazionale mi ha portato a lavorare per un breve periodo a Bruxelles e, sebbene la mia formazione sia completamente estranea al mondo editoriale e librario, ho sempre considerato la lettura come mezzo di conoscenza dell’altro e di scambio interculturale.
Sono Maria, ho 32 anni e sono di origine artenese. La mia esperienza culturale e lavorativa è completamente diversa dal mondo del libro. Sono un’artigiana con la passione per lettura.
Fin da piccole fantasticavamo, mia sorella ed io, sul voler aprire una libreria da grandi. Ora che sono diventata grande quella libreria l’ho aperta davvero, anche se non con mia sorella, con due amici che stimo molto!
Da chi nasce l’idea e come vi siete ritrovati tutti e tre a metterla in campo?
“Come diceva Gaetano, l’idea di aprire una libreria nasce da una parte dal nostro desiderio di dare ai lettori della nostra comunità una “casa”, un “porto sicuro” in cui ritrovarsi e confrontarsi intorno al mondo del libro; dall’altra, dal nostro credere fortemente nel valore sociale e culturale che la lettura può dispiegare. Dopo anni di associazionismo sul territorio (almeno per quanto riguarda Maria e Ludovica), siamo andati maturando il desiderio di offrire un servizio permanente alla nostra comunità: una libreria-laboratorio culturale, che possa rappresentare una finestra sul mondo e promuovere la lettura come vettore di crescita, di scoperta dell’altro e di integrazione sociale. Insieme abbiamo trovato il coraggio di inseguire questo progetto e, preso atto che “nella vita le cose esistono per essere realizzate” – come ci ha ricordato un agente nei mesi prima dell’apertura, quando noi gli esternavamo le nostre paure e le nostre preoccupazioni – ci siamo buttati con tutto il cuore e l’impegno possibile in questa avventura!”
Come avete vissuto i mesi della preparazione a questo vostro progetto?
“I mesi che hanno preceduto l’apertura sono stati una vera montagna russa: spaventosi ma al tempo stesso emozionanti e divertentissimi! Abbiamo parlato con le persone, ci siamo confrontati con altri librai (del territorio e di altre città), abbiamo contattato centinaia di case editrici e consultato tutti i loro cataloghi. Abbiamo studiato tutto quello che c’era da sapere e da fare per mettere su una libreria, fino a iscriverci a una scuola per librai che ci ha insegnato i fondamentali per cercare di svolgere questo mestiere al meglio. Ciò che però vogliamo sottolineare e ricordare è il sostegno senza pari che abbiamo ricevuto da parte di tantissime persone. In molti si sono dati da fare per aiutarci a realizzare questo sogno: dandoci consigli su come gestire un’attività commerciale, aiutandoci a scegliere i titoli da mettere sugli scaffali, rimboccandosi le maniche e faticando insieme a noi dalla mattina alla sera per costruire materialmente questo posto. L’elenco di persone da ringraziare è infinito, e noi portiamo nel cuore ognuno di loro, tutti quelli che con piccoli gesti hanno mostrato la propria solidarietà e hanno creduto in questo progetto quanto ciascuno di noi! Sono stati mesi molto faticosi, ma elettrizzanti, fino al 22 ottobre 2022 quando abbiamo aperto le porte di BelloMondo alla nostra comunità”.
Come ha cambiato la libreria la vostra vita e in che modo?
“Per tutti noi la libreria è stata un punto di svolta. In primis, perché siamo riusciti a realizzare un sogno e un progetto che inseguivamo ormai da anni. In secondo luogo, se da una parte ha permesso a Gaetano, non essendo originario di Artena, di conoscere e farsi conoscere dagli artenesi, dall’altra ha consentito a Maria e Ludovica di conoscere meglio la propria comunità attraverso i suoi gusti letterari, ma anche di mettersi al servizio dei suoi bisogni. Quello che possiamo dire è che, nonostante la libreria sia un’“impresa” in tutti i sensi, chi decide di investirvi sicuramente non lo fa per un ritorno economico. L’arricchimento che viviamo è senza dubbio a livello umano. La libreria ha cambiato drasticamente la qualità delle nostre vite e ciò è avvenuto in molteplici forme: non solo leggendo i moltissimi libri che arrivano ogni settimana e che consigliamo ai clienti/lettori, ma anche incontrando scrittori, editori e soprattutto i nostri clienti dai quali ogni giorno impariamo moltissimo e che nei migliori dei casi diventano veri amici”.
Come pensate che Artena abbia reagito a questa nascita (se nel corso dei mesi state vedendo cambiamenti raccontatemi anche le varie reazioni sia iniziali che attuali) e se quindi quello che vi eravate prefissati sta riuscendo
“La risposta degli artenesi è stata davvero calorosa e a tratti inaspettata, forse sempre per il pregiudizio di chi ci diceva che “ad Artena non si legge” e che dovevamo avere coraggio per intraprendere quest’avventura. Non dimenticheremo mai il giorno dell’inaugurazione, quando la libreria è stata “invasa” da persone che ci hanno mostrato tutto il loro sostegno e affetto. Tutto ciò ci ha dato la carica e la fiducia per proseguire, ma è stato anche un evento commovente. Nei mesi successivi la risposta positiva è continuata: dallo stupore iniziale per un qualcosa che non c’era mai stato, adesso chi entra nella libreria BelloMondo entra in un luogo familiare e accogliente. E lo dimostra la grande partecipazione a tutti gli eventi che proponiamo: dalle presentazioni di libri alle letture e laboratori per bambini il sabato mattina, o il gruppo di lettura una volta al mese”.
Cosa vi augurate per il futuro della vostra attività?
“In un periodo in cui sono sempre più numerose le librerie indipendenti che chiudono, quello che ci auguriamo è di poter continuare ad avvicinare nuovi lettori e lettrici al meraviglioso mondo dei libri e di rendere BelloMondo un punto di riferimento per Artena. Siamo convinti che attraverso la lettura si possano costruire mondi bellissimi”.

ELENA MELE