LA VOCE DELLA COMUNITA’

Credo fermamente che per rinascere questo nostro – oggi – sciagurato Paese, debba sforzarsi a rincorrere un cambiamento, lo stesso, magari ancor più radicale, che si è palesato nel PD nazionale (di cui parliamo in altra parte di giornale). Non vi urti il paragone, è solo per far capire che quando si tocca il fondo (così è stato nel PD e così è per Artena) la risalita deve essere perseguita suscitando scalpore, sorpresa, dando fiducia e credibilità a quelli considerati outsider, togliendo di mezzo (volesse Dio) i tromboni di lunga data, quelli che non si rassegnano al passaggio del tempo, delle idee (le loro) e dei comportamenti (sempre i loro). Se anche Artena riuscisse a liberarsi di questo fardello pesante, di questo background culturale che nega crescita e progresso, diventerebbe, anzi, tornerebbe ad essere la comunità che merita di essere, anche e soprattutto a livello di considerazione che gli altri hanno di noi.
Riuscire a cambiare attraverso un modo nuovo di fare politica e amministrazione che coinvolge la comunità, ne studia le sofferenze e gli agi, le idee e le lamentele, i silenzi e le proteste, sarebbe per Artena una maniera efficace e concreta per voltare pagina e dare ai cittadini voce in capitolo. E’ chiaro che poi sarebbe necessario saper discernere le voci, raffinarle al netto delle chiacchiere, ma una democrazia così partecipata sarebbe la base per poter magnificare una città come la nostra.
Oggi è assente proprio la voce della comunità mai come in questo momento così poco rappresentata.
Ridiamo voce e forza alle persone, perchè se la casa dei Cittadini si chiama COMUNE ci sarà una ragione!