RITROVATO A FIRENZE UN GRADUALE DI MONTEFORTINO

Si tratta di una seicentina miniata con capilettera istoriati e figurati, realizzata da p. Francesco da Ischia per Scipione Borghese risalente al 1633.

Il 22 novembre 2022, molti notiziari nazionali riportavano la notizia della riconsegna ai frati minori dell’Ara Coeli a Roma di un manoscritto del 1633, di Montefortino (Artena), recuperato in una casa d’aste di Firenze, dopo una segnalazione ai carabinieri per la tutela del patrimonio culturale.(TPC)
A seguito dei quotidiani controlli coordinati dalla procura Fiorentina nel mercato antiquariale, i carabinieri, tra alcuni beni bibliografici e archivistici, messi in vendita da una nota casa d’aste di Firenze, hanno riconosciuto il manoscritto di inestimabile valore. Si tratta di un antico graduale miniato di grandi dimensioni, (circa cm.50X40) con capilettera istoriati e figurati, un opera realizzata da padre Francesco da Ischia per il cardinale Scipione Borghese risalente al 1633.
Il volume di rilevante testimonianza storiografica del XVII secolo è stato riconosciuto grazie alla collaborazione con i carabinieri, di una studiosa, storica dell’arte, esperta nel settore , che ne ha riconosciuto l’autore e lo stile. Com’era questo graduale? Il libro, che raccoglie al suo interno alcuni salmi cantati in Gregoriano nella celebrazione eucaristica e nelle preghiere del rito romano della chiesa cattolica, è racchiuso all’interno da una copertina in cuoio, con applicate agli angoli e ai lati, placche di ottone decorative come lo è anche la placca romboide messa al centro della copertina, tutte fissate con chiodini di ottone, ed ha due cinte con fibbia per la chiusura. La prima pagina interna,circondata da una cornice floreale, ha inserito all’interno, posti nella parte superiore e al centro dei lati, quattro tondi dove sono miniate le figure di Santi, mentre nelle parte inferiore della pagina, sono miniati negli angoli, all’interno di quadrati un drago e un’aquila, i simboli araldici della famiglia Borghese, ed al centro della cornice, in un grande tondo, lo stemma del cardinale Scipione Borghese sotto un cappello cardinalizio. All’interno di questa cornice, scritto in gotico antico, troviamo un testo dedicatorio al cardinale Borghese e alla sua magnificenza per la costruzione della chiesa di Santa Maria di Gesù a Montefortino. Nelle ultime righe del testo, scritte in piccolo, il nome dell’autore del graduale, padre Francesco da Ischia e l’anno in cui è stato fatto M.DC.XXXIII. (lo stesso anno della morte del Cardinale Borghese avvenuta il primo Ottobre 1633). Seguono le altre pagine divise ognuna da cinque tetragrammi musicali composti ognuno da quattro linee orizzontali fatte con inchiostro rosso, dove sono posti, fatti con inchiostro nero, i neuma quadrati, (la maniera di annotare il canto Gregoriano). Sotto i cinque tetragrammi il testo da cantare scritto con inchiostro nero con caratteri in gotico antico. I vari testi hanno molte decorazioni, soprattutto le prime lettere iniziali di ogni canto, (capilettera) che sono racchiuse da un grande rettangolo dorato con all’interno le lettere che erano decorate e istoriate con minimi particolari da immagini sacre.
Il 24 novembre 2022, alle ore 12,00 il prezioso manoscritto è stato restituito dal comandante dei carabinieri del nucleo per la tutela del patrimonio culturale (T P C) di Firenze, capitano Claudio Mauti al ministro provinciale dei frati minori di Abruzzo e Lazio fra Luciano de Giusti, in rappresentanza della provincia di San Bonaventura dei frati minori, presso il centro culturale dei frati minori dell’Ara Coeli a Roma. Secondo quanto ricostruito dalle forze dell’ordine, il prezioso manoscritto (considerato ormai perso), sarebbe stato trafugato in un periodo imprecisato dalla chiesa di Santa Maria di Gesù di Artena e messo in vendita da una persona che ignorava la provenienza del graduale che è risultata estranea all’illecito, in quanto ne è venuta in possesso per successione ereditaria. Così ha raccontato l’operazione del ritrovamento del graduale il cap. Mauti all’agenzia di stampa nazionale specializzata nelle politiche pubbliche relative al settore della cultura e del turismo C U L T
“L’operazione è una delle nostre tante attività legate al controllo del commercio dei beni d’arte. Circa un anno fa un nostro luogotenente, si era insospettito di alcuni beni messi in vendita in una nota casa d’aste Fiorentina. Da lì è partita l’indagine e con l’aiuto di alcuni studiosi dell’università di Firenze abbiamo recuperato questo bellissimo graduale. La data di quando l’opera è stata trafugata ad Artena resta sconosciuta perché il furto non è stato denunciato. Grazie alla banca dati dei carabinieri Tpc, qualsiasi bene trafugato viene censito e quando ci sono le foto si riesce immediatamente a risalire alla provenienza. In questo caso è stato più difficile, ci siamo avvalsi di esperti del settore e tramite una ricerca a ritroso siamo riusciti a risalire alla provenienza del graduale contattando i Frati Minori dell’Ara Coeli. Quando non vengono effettuate denunce, per avere certezza da dove è stato esportato il bene dobbiamo fare un’indagine nell’indagine per risalire all’origine. In questo caso la vicenda è andata a buon fine.”
A questo punto è lecito farsi qualche domanda: Chi è il donante che ha dato in eredità il manoscritto a questo donatario? Probabilmente la stessa persona che lo aveva trafugato. Qualcuno di Artena? Qualcuno che aveva accesso alla biblioteca del convento? (le misure del graduale trafugato ricordiamo sono abbastanza grandi circa cm.50 X40, non è un libro tascabile). Oppure il graduale è stato trafugato in un’altra sede che ha “ospitato”i libri del convento durante i vari spostamenti avuti dalla biblioteca dal 1873 al 2018, anno in cui i frati sono andati via dal convento e non sappiamo più niente della bellissima biblioteca e dei suoi libri e non è più accessibile al pubblico, con il dubbio che anche questa (come i frati) sia stata trasferita in un’altra sede. Ma quale sede? San Francesco a Ripa? O al centro culturale dei frati minori dell’Ara Coeli? Visto che proprio qui i carabinieri hanno riportato il graduale. Ed ancora una domanda, è stato trafugato solo questo manoscritto o anche altri libri antichi? Ora sarebbe di buon auspicio che il graduale ritrovato tornasse ad Artena, e per l’occasione riaprire al pubblico la biblioteca con tutti i suoi preziosi libri, e se questi sono stati portati in altre sedi, farli ritornare “a casa”in quella sede dove sono stati dagli inizi del 1700, quando la biblioteca fu voluta da padre Girolamo da Montefortino, che l’arricchì di molti libri e di opere pregevoli soprattutto storiche, filosofiche e teologiche.
Quale regalo migliore per i 150 anni di Artena.