IL PRIORE DELLA CONFRATERNITA DELLA MADONNA DI ARTENA: “DESIDERO CHE LA FESTA CRESCA SEMPRE DI PIU'”

VI PROPONIAMO UN’INTERVISTA A LUCA LANNA PRIORE DELLA CONFRATERNITA DI MARIA SS DELLE GRAZIE DA UN PAIO DI ANNI

In occasione della Festa dedicata alla Madonna delle Grazie di Artena, abbiamo voluto ascoltare Luca Lanna il Priore della Cnfraternita di Maria Ssma delle Grazie, deputata all’allestimenti dei festeggiamenti, sia religioso sia civili. E’ la prima volta che Luca Lanna fa sentire la sua voce e quindi accogliamo le sue parole con entusiasmo.
Tu hai preso il posto da un paio di anni di un Priore storico Antonio Palone, che ha fatto tanto per la confraternita. Come ti sei avvicinato a questo incarico dopo un personaggio così solido e autorevole?
“Ho fatto parte della confraternita già da bambino seguendo le orme della mia famiglia con mio padre che ci portava con lui in processione. Mai mi sarei immaginato che un giorno sarei diventato il Priore della confraternita, un ruolo troppo importante. E invece eccomi qua, il cammino in Confraternita mi ha riservato proprio questo ruolo. Logicamente prendere il posto di Antonio, un personaggio molto carismatico e autorevole, è stato ancor più difficile. Lui oltre ad essere il Priore che è stato in carica per molti anni, di gran lunga più di tutti gli altri, ha dato alla confraternita molto ed ha fatto grandi cose cambiando il modo di viverla, ma come tutte le cose è arrivato il momento din cui c’è il bisogno di cambiare per dare nuovi stimoli, e spinto dalla Confraternita mi sono sentito in dovere di assumere questa grande responsabilità. Inizialmente non è stato facile, ma poi tutti noi ci siamo resi conto che con gli anni trascorsi al fianco di Antonio abbiamo involontariamente appreso abbastanza per poter prendere in mano questa grande realtà. Colgo l’occasione per ringraziarlo per tutto quello che ha dato alla Confraternita”.
Fa onore a Luca questa sensibilità nel riconoscere a chi lo ha preceduto come un esempio da seguire.
Dopo due anni di pandemia la festa è tornata ad essere tale dallo scorso anno, come sei riuscito a far tornare il desiderio di fare festa alla gente di Artena?
“È stato molto difficile riorganizzare il tutto dopo questi ultimi anni che senza dubbio hanno cambiato molto lo stile di vita delle persone, ormai timorose di qualsiasi situazione dove si potesse creare assembramento, ma è pur vero che avevamo tutti una gran voglia di tornare alla normalità. E quale evento migliore per ridare quel coraggio e speranza se non la processione della nostra amata Madonna? Ci siamo presentati in punta di piedi, con una confraternita dal nuovo volto, con nuove idee e sempre aperti a nuove collaborazioni ed è stato proprio questo che, secondo me, il popolo artenese ha visto in noi e devo dire che il riscontro è stato veramente positivo”.
Quest’anno avete optato per una scelta nuovissima, quella di fare una festa civile subito dopo la Processione, una sorte di notte bianca. Perché questa scelta così di rottura con il passato?
“Ormai sono troppi anni che la festa civile riscontra poca partecipazione, a mio avviso dovuta alla solita routine, quindi già dall’anno scorso abbiamo scelto di cominciare a diversificare i festeggiamenti civili riportando la festa su al centro storico. Quest’anno invece torniamo con l’evento principale nelle piazze centrali del paese sfruttando la numerosa partecipazione dei fedeli che attendono la processione, facendo sì che il clima di festa si prolunghi per tutta la serata. Nel secondo fine settimana ci saranno gli eventi che si svolgeranno al centro storico al quale bisogna dare la giusta importanza e non abbandonare mai perché è il nostro punto di forza e di riferimento”.
D’altronde se è variato il percorso della Processione nel corso degli anni, all’inizio facendo storcere anche il naso ai concittadini, può variare anche la data e la modalità della festa civile. Magari all’inizio ci sarà anche in questo caso chi storcerà il naso, ma poi, come è avvenuto per la Processione, tutto si normalizzerà.
Tra le manifestazioni civili perché anche la presentazione di un libro sulla Madonna di Artena da voi edito. Ci sono novità da proporre alla gente che possono leggere sul libro?
“La pubblicazione di questo libro per me e per i miei confratelli e consorelle è senza dubbio motivo di orgoglio. Ci siamo affidati a due grandi scrittori e storici Artenesi tramite i quali abbiamo cercato di fare arrivare a tutti coloro che hanno sete di sapienza per la storia che riguarda il nostro paese e in particolare sulla Madonna delle Grazie, riportando alcune notizie, curiosità e racconti che non sono stati di facile reperibilità e che solo in pochi hanno avuto il piacere e la fortuna di leggere”.
La presentazione del libro si avrà domenica 21 maggio con la presenza anche di artisti e musicisti locali.
Quali saranno le prossime attività della confraternita?
“Come sicuramente avrete notato, già dallo scorso anno abbiamo iniziato con delle piccole opere di manutenzione a Santa Maria come ad esempio il nuovo imbotto del portone principale. Abbiamo molte idee e progetti da realizzare per rendere il santuario un luogo di ritrovo per i tanti fedeli e per i giovani ai quali cercheremo di trasmettere la nostra devozione per la Madonna, ma anche la tradizione che ne segue che rende questa processione così importante e molto sentita. È mio desiderio farli riavvicinare per far sì che si cresca sempre di più”.
Idee chiare e percorribili, soprattutto ora in avvicinamento a due fondamentali appuntamenti, il primo mondiale ed è il giubileo del 2025; l’altro nostrano con i duecento anni dall’incoronazione della Sacra Immagine della Madonna di Artena. In entrambi i casi sono previste manifestazioni che coinvolgeranno il popolo di Artena.