“Non si può avere paura della partecipazione popolare“. Chiude così il suo intervento sulla pagina Facebook la consigliera comunale Silvia Carocci, candidata a sindaco nelle ultime elezioni e attualmente nel gruppo di opposizione.
Chiede che si vada al voto “perchè solo in questo modo possiamo mettere un punto, voltare pagina e dare la possibilità a questa Città di ripartire“.
“Artena è ferma” questo è lo slogan negativo che la Carocci ha ribadito durante l’intervento e “lo è – ha detto – nelle cose di ordinaria amministrazione. Senza che vi parli del bilancio comunale, che è sottoposto al controllo della procura della Corte dei Conti e del Ministero dell’Economia e delle Finanze. Il bilancio previsionale – prosegue Silvia Carocci – deve essere approvato entro il 30 marzo e non sappiamo se e come ci arriveremo a quella data. Rischiamo il dissesto finanziario, un fardello che graverà sulle spalle della Città per i prossimi anni”
Poi la Carocci pone la domanda che si pongono tutti in questo momento:
“Alla luce di questa situazione che senso ha andare avanti? Quanto è utile alla Città di Artena restare così come siamo? Si resta a governare solo se si riesce ad attuare i programmi di governo, altrimenti si resta solo per se stessi“.
Auspicando che tutte le persone coinvolte nell’inchiesta feudo riescano a fare chiarezza sulla loro posizione, “è limpido – dice la Carocci – che una Città non può restare in attesa delle decisioni di un giudice. La vita di Artena va ben oltre quel processo”.