C’E’ UNA SENTENZA DEL TAR MA NON E’ QUELLA CHE ASPETTAVANO TUTTI

IL TAR SI E’ PRONUNCIATO SULLA LENTEZZA DELLA PREFETTURA, NON ANCORA SUL VOTO DI TALONE

Oggi è arrivata, come un fulmine, la sentenza che molti cittadini artenesi aspettavano. La pronuncia del Tar sul ricorso della Minoranza in Consiglio Comunale – Artena Cambia, Artena Insieme, Artena Resiste – ma, mentre tutti si aspettavano un chiarimento sul voto del ViceSindaco Loris Talone, voto espresso in Consiglio comunale del quale lui non faceva parte in quanto Non-Consigliere, ci si è ritrovati con una sentenza che riguarda l’altro ramo della questione: la lentezza colposa della Prefettura che, secondo i ricorrenti, non sarebbe intervenuta per tempo a sciogliere il Consiglio Comunale, visto i ritardi accumulati prima di approvare il Bilancio… e andando oltre i tempi che la stessa Prefettura aveva dato.

Vista la complessità della vicenda Artenese, bisogna procedere con metodo e attenzione nel descrivere le cose.

I ricorrenti – Opposizioni in Consiglio Comunale – avevano deciso che, su due aspetti (il voto di Loris Talone e i ritardi accumulati prima della votazione del Bilancio…) la Maggioranza aveva avuto comportamenti fuori dalle regole, e quindi per questi due motivi era passibile di richiesta di scioglimento del Consiglio da parte della Prefettura.

Le Opposizioni, in via di ricorso al Tar, hanno deciso di chiedere prima la pronuncia sul ritardato voto di approvazione del Bilancio, e in seguito la pronuncia del voto espresso da Loris Talone in Consiglio, non essendo lui Consigliere comunale.

Il quadro a questo punto è chiaro, le Opposizioni hanno preferito prima chiedere un pronunciamento sull’operato del Prefetto e poi sul voto (secondo la mia opinione) illegittimo del Vicesindaco.

Va detto, a onor del vero, che l’obiettivo della Minoranza era quello di invalidare il comportamento del Prefetto e quindi di arrivare quanto prima allo scioglimento del Consiglio Comunale. Se questa era la motivazione che ha fatto chiedere prima il pronunciamento sull’operato del Prefetto a scapito del voto di Loris Talone, bisogna dire che la strategia processuale si è dimostrata un errore. Primo perché il Tar ha rigettato la loro richiesta, secondo perché ha dato fiato a una propaganda della Maggioranza – Artena Rinasce – che non ha nessun titolo da vantare, anzi, solo macerie amministrative evidenti e sotto gli occhi di tutti. La Maggioranza è squalificata e senza alcun merito, e con un futuro grigio e senza gloria.

Il vero problema è una Minoranza fatta da tre soggetti che sbagliano pure quando hanno a disposizione un rigore a porta vuota. Come non capire la difficoltà di ottenere un giudizio negativo sulla Prefettura da parte del Tar? Ad Artena si dice che ‘tra cani non se mozzecheno’ per dire che è altamente improbabile che il Tar dia torto alla Prefettura. Invece il rigore a porta vuota, fuor di metafora, è il voto illegittimo (sempre secondo la mia doxa) di Loris Talone; ma un’opposizione capace di imbrigliarsi da sola lo ha messo in secondo piano. Sbagliando!

Il Tar ha detto che i ricorrenti cittadini-elettori non avevano diritto, in termini di legge, a ricorrere. L’avvocato dei ricorrenti non lo sapeva? Il Tar ha pure detto che le date messe come limite per l’approvazione del Bilancio… erano da tener presenti, certo,  ma non tali da portare allo scioglimento del Consiglio Comunale, specialmente se non c’era la Volontà della Maggioranza di non votare il Bilancio, mentre erano dovuti a problemi della maggioranza e degli uffici. Insomma, si è guardato più ai propri desideri che alla sostanza dei fatti, da parte dei ricorrenti, e questo è un grave limite.

Però il rigore non lo hanno battuto, e sono stati battuti con un golletto di stinco, ancorché casuale.

Questa Maggioranza è il Niente, ma questa Opposizione non è in grado di suscitare fiducia, convinzione e speranza nei cittadini di Artena. Troppi errori, troppa arrendevolezza, troppe complicazioni cervellotiche nell’individuare una strategia politica che metta all’angolo questa ridotta da ’Deserto dei Tartari’.

Nanni Moretti a proposito dei protagonisti della politica di Centro Sinistra degli anni 90, ebbe a dire:

“Con questi leader non vinceremo Mai”. Comincio a temere che con questa opposizione Artena non troverà la strada del riscatto, e forse va pensata e proposta un’altra azione politica, magari da integrare con le opposizioni, ma che non parta come vassallo delle liste in gioco. Riscatto civile ci vuole, da progettare senza complessi nei riguardi di nessuno, e forze nuove da mettere in campo con ampi spazi di confronto, poi con primarie cittadine per deciderne la leadership. Solo cosi il ventaglio di proposte si amplia e potranno emergere figure nuove, fuori dai soliti cerchi ristretti, che possano dare un futuro al paese.