Ad Artena, dall’inizio dell’emergenza covid-19, c’è una grande famiglia in movimento, un esempio chiaro di come la difficoltà possa aguzzare l’ingegno e creare i presupposti per un progetto che si sta rivelando fantastico. Come e quando è nata l’idea di Artena Big Family?
“Dopo i primi giorni di smarrimento – ci hanno risposto i responsabili della nuova associazione – per la quarantena, nasce l’esigenza di creare un luogo di riferimento virtuale dove comunicare attraverso la condivisione, momenti di vita quotidiana, aggregazione sociale, giochi virtuali, challenge e iniziative culinari, arte e tradizioni artenesi, stringendo rapporti anche con le comunità parrocchiali del territorio, trovando importanti momenti di spiritualità”
Quali sono gli obiettivi che vi siete predeterminati e quali soprattutto quelli futuri?”
“Nata e cresciuta in modo spontaneo, è diventata uno strumento fondamentale dove la comunità artenese si è sentita parte integrante di una grande famiglia. Stiamo già sviluppando idee e progetti per il futuro affinché questo patrimonio creato non vada perduto”.
A chi si rivolge particolarmente il vostro gruppo che ha oltre 2500 contatti si social?
“Si rivolge a tutti quelli che hanno voglia di mettersi in gioco, senza pregiudizi e in modo costruttivo, accettando tutti i suggerimenti e le iniziative dei membri iscritti. Teniamo a precisare che si tratta di un gruppo completamente apartitico e apolitico, regole basi su cui si fonda Artena Big Family”
Possiamo definire il vostro gruppo una sorta di associazione commercianti, visto che questa è assente? E visto anche che voi responsabili siete tutti o quasi commercianti e artigiani?
“Grazie per la domanda che ci da la possibilità di chiarire in modo inequivocabile che Artena Big Family e Artena Big Shop (gruppo nato per esigenze commerciali), sono due gruppi con concetti e finalità diverse (uno sociale e l’altro commerciale). Non ci arroghiamo nessun diritto di aver di fatto costituito una associazione commercianti, perchè per quanto riguarda Artena Big Shop è nata dall’idea di pochi amici, mossi dall’esigenza di dare una soluzione al commercio artenese, tanto che la nostra iniziativa è stata imitata dai comuni limitrofi al nostro”.