“SITUAZIONE GRAVE, BRAVI A BLOCCARLA”. INTERVISTA AL SINDACO

In questa emergenza Covid, ho lavorato mosso da un solo pensiero, quello della salvaguardia della salute pubblica e di ogni cittadino.

Buongiorno Sindaco. Abbiamo fortemente desiderato portare in edicola Altra Artena e come primo numero di questa nuova avventura ci è sembrato doveroso pubblicare un suo saluto che però ci permette di parlare dell’operato della sua amministrazione.

“Sono davvero felice – ha iniziato Angelini – per la pubblicazione di Altra Artena. Io sono sempre stato un suo estimatore, e in generale credo nella carta stampata come veicolo che possa far crescere la nostra Città. Quindi vi faccio i miei complimenti e le mie congratulazioni”.

Emergenza covid ad Artena. Sei sempre stato molto presente. Sei quello dell’amministrazione che ci ha messo la faccia e ha gestito per intero l’emergenza. Ritieni di aver fatto tutto nella maniera giusta?

“La nostra città è stata colpita pesantemente con circa 30 casi, che non è poco per una comunità di quindicimila abitanti. Senza dimenticarci – non lo faremo mai – della scomparsa di Osvaldo, una tragedia che ci ha segnato tutti. Abbiamo ancora due contagiati in ospedale. Bisogna pregare per loro e auspicare un’immediata guarigione. Dobbiamo tenere duro e non dobbiamo abbassare la guardia. Quindi mi raccomando: guanti, mascherine, distanziamento sociale. Come sindaco penso di aver dovuto rispondere personalmente a una esigenza che mi veniva sollevata dai miei stessi concittadini. E’ chiaro che ho dovuto fare ordinanze, prendere dei provvedimenti, assumermi delle responsabilità che il ruolo mi costringe a sostenere. Ci ho messo la faccia e ce l’ho messa volentieri, caricandomi delle responsabilità come ho sempre fatto, chi mi conosce lo sa perfettamente che non mi sono mai tirato indietro. Non so se ho fatto tutto nella giusta maniera, so invece che ho fatto del mio meglio e nelle possibilità che ho. Ho dato davvero tutto quello potevo dare, assumendomi incombenze e cercando di rispondere alle esigenze della mia Città anche come guida, anche come vettore di informazioni. Sicuramente avrò sbagliato qualche volta, ma chi non lo fa; l’importante è che – e questo in tutti i settori – è necessario spendere tutto se stesso e non doversi rimproverare nulla. In questo senso io ho dato davvero tutto. Mi conforta e mi inorgoglisce che alcune mie ordinanze sono state poste ad esempio e seguite da alcuni miei colleghi dei centri vicini, segno della loro bontà, anche perché la situazione era talmente grave che ad un certo punto che ho dovuto operare con le ordinanze, alcune forse anche impopolari, ma che credo abbiano potuto bloccare in un certo senso l’espandersi del contagio.”

Proprio per questa tua presenza, qualcuno ha parlato di sovraesposizione, anche se a noi è sembrato, invece, che era come se volessi sopperire a qualche mancanza di qualche tuo collaboratore.

“Il ruolo del sindaco comporta questa che chiamate sovraesposizione, è insita nel ruolo. Qualcuno apprezza e qualcun altro no. Però tenete presente che tutto quello che è stato fatto è stato concertato con i miei collaboratori, con la giunta municipale e con tutti i capigruppo anche quelli dell’opposizione. Ringrazio tutti è stato un momento di grande condivisione che auspico anche per i successivi consigli comunali. Posso dire che tutti hanno fatto il loro dovere. Lo hanno fatto in silenzio certamente, ma il continuo lavorio effettuato si vedrà in futuro, già a giugno. Ringrazio i dipendenti comunali che hanno dato il massimo in questo periodo non tirandosi mai indietro, lavorando nei giorni festivi, a Pasqua, a Pasquetta, in orario serale affinché non soffrisse alcuno della comunità. Ringrazio gli artenesi che in questi mesi hanno dato esempio di correttezza, civiltà e responsabilità. Per ultimo, su questa vicenda, mi preme dirvi che tutto quello che è stato fatto, è mosso da un solo pensiero, la salvaguardia della salute pubblica e di ogni singolo cittadino”.

Adesso bisogna ripartire Sindaco, quali sono i programmi futuri?

“Innanzitutto, ho revocato alcune restrizioni e l’ho fatto prima di tutti proprio perché il comportamento degli artenesi si è dimostrato adeguato e responsabile. Voglio però avvertire tutti che la nostra vita non sarà più la stessa, dobbiamo imparare a convivere con questo virus. Con questo spirito nuovo vi garantisco che entro giugno inizieranno i lavori per il dissesto idrogeologico, per le scuole di Ponte del Colle e Maiotini, ma anche per via Santa Maria e molte altre strade di Artena. Quest’Estate Artena diventerà un grande cantiere che permetterà di risistemare tutte le strade del territorio, che era un obiettivo che c’eravamo posti in sede di programma elettorale. Poi ripartiremo anche sul fronte urbanistico, mettendo mano in maniera definitiva al piano regolatore per fare in modo di completare l’iter. Mi preme inoltre sottolineare che è stato sbloccato il progetto per la realizzazione della rotonda di Maiotini, e i lavori cominceranno ben presto”.

Ci preme, però, Sindaco, una situazione di degrado sociale e morale che è grandemente presente nel nostro territorio: droga, bullismo, prostituzione minorile, povertà.

È chiaro che l’Amministrazione Pubblica agirà da supporto alle Forze dell’Ordine che hanno un ruolo fondamentale nella lotta a queste degenerazioni. Io do una grande importanza alla scuola, che, devo dire, ha fatto davvero molto in questi anni per sensibilizzare il popolo giovanile indicando strade alternative per evitare questo tipo di degrado. Le iniziative scolastiche sono state davvero tante e tutte effettuate con la vicinanza del Comune. Per il dramma sociale della povertà, in questo periodo abbiamo affrontato il tema grazie ai fondi del Governo e della Regione Lazio. Siamo stati molto vicini alle persone bisognose, ne abbiamo aiutate molte attraverso criteri seri e obiettivi. Ringrazio per questo i servizi sociali del Comune di Artena, la responsabile la signora Orsola Lanna, ma anche tutti gli altri dipendenti del settore che si sono resi disponibili in maniera totale, rendendomi orgoglioso. Inoltre, abbiamo investito, nel limite del possibile, anche sul nostro bilancio comunale per dare un futuro migliore ai bisognosi. Staremo loro molto vicini”.

Ci sono quattro situazioni, sindaco, di cui vorremmo che lei ci parlasse: Torre dell’Acqua, Palazzetto dello Sport, Campo Sportivo e Teatro.

“Per quanto riguarda la torre dell’acqua parto dal presupposto che per me è uno scempio e che va abbattuta per dare un volto completamente differente ad Artena. Stiamo lavorando con l’Acea per verificare come si possa fare, anche perché il ruolo che aveva settant’anni fa ora non è più valido. Tra l’altro in questi giorni l’edificio è in una fase di restauro perché gli anni che ha si sentono tutti. A proposito di ACEA, desidero comunicarvi, anche se il fatto è già noto, che è stato ripristinato il depuratore del Colubro. Per farlo mi sono assunto numerose responsabilità, ma era necessario, per poter definire una situazione di così grande importanza. Per il Palazzetto dello Sport, stiamo aspettando le indicazioni del Governo per l’assunzione di un mutuo, in parte già contratto, affinché si possa terminare questa struttura che è una vera e propria vergogna per la nostra città. A giugno inizieranno certamente i lavori per la costruzione delle tribune per il campo sportivo che, presumibilmente, termineranno a settembre, il che ci consentirà di disputare le partite della Vis Artena sul nostro territorio. Per quanto riguarda un teatro nella nostra Città, toccate un nervo scoperto. È una delle mie più grandi aspirazioni. Mi sto scervellando per vedere come costruirlo e dove. Tengo a precisare che questa Amministrazione vuole un teatro e qualche pensiero è stato già fatto. Non appena avrò novità certe ve le comunicherò come sono uso fare. Certamente dovrà esserci l’intervento di privati, perché il bilancio comunale non permette una realizzazione autonoma. Stiamo studiando varie ipotesi.”

(Idea personale che potrebbe essere percorsa. Acquistare il Palazzaccio dalla curia vescovile e adibirlo a teatro con le giuste sistemazioni urbanistiche)