“NON POTEVO ABBANDONARE LA MIA CITTà IN QUESTO MOMENTO DIFFICILE”

Loris Talone è il primo cittadino facente funzioni per l’assenza forzata di Felicetto Angelini. Ci ha rilasciato una intervista esclusiva, dove abbiamo parlato di biometano, dimissioni, opposizione politica, lavori fatti e da fare. “Fino a che i numeri mi daranno ragione, andrò avanti”

È un’intervista esclusiva quella che ci ha rilasciato il vice sindaco Loris Talone, che da cinque mesi, per l’assenza forzata di Angelini, è il sindaco facente funzioni della Città. In questo lasso di tempo non aveva ancora parlato così lungamente e approfonditamente di temi, anche scottanti, che in questo periodo sono ampiamente dibattuti tra la comunità. Si è parlato di domiciliari del sindaco, dell’impianto biometano, dell’Opposizione in Consiglio Comunale, dei lavori pubblici, delle dimissioni interne al gruppo di maggioranza e di tanti altri temi. Soprattutto, Talone, non ha scansato alcuna domanda.
Lasciatemi specificare – ha iniziato il vice sindaco – che questa avventura così gravosa non mi ha cambiato: sono lo stesso Loris Talone di ieri, quello che potete fermare per strada per parlare delle situazioni che più vi stanno a cuore. Ma anche quello rispettoso delle Istituzioni, non incline a fare polemiche, quello vicino alla famiglia”
Cosa pensi della situazione di Felicetto Angelini?
“Io l’ho sempre sostenuto – ci dice Talone – perché lo ritengo persona molto rispettosa delle Istituzioni. Dalla sua bocca e dai suoi gesti ho sempre percepito un grande amore e un profondo rispetto per Artena e gli artenesi. Soprattutto per le persone più bisognose perché lo animava un grande spirito sociale e umanitario. Lo ritengo una grande persona e sono sempre stato molto colpito dai comportamenti di Felicetto Angelini, sempre improntati al bene della Città che governava, tanto che mi sono sempre sentito onorato di affiancarlo alla guida del Paese. Quindi la sua situazione attuale mi sorprende e mi amareggia”.
Alla luce di questa situazione in atto che converrai non è normale, perché hai continuato a governare? Non ti è balenata nemmeno per un momento l’idea delle dimissioni?
“Ho avuto un senso di responsabilità, partiamo da questo presupposto. Un senso di responsabilità nei confronti di Artena. È chiaro che ho fatto immediatamente i conti con i numeri, e quando ho verificato che mi davano ancora ragione, non ho trovato altri motivi per dimettermi. Io nella mia vita non ho mai barattato voti con nessuno, né lo avrei fatto in questa occasione, ho semplicemente dato continuità alla maggioranza presente e regolarmente eletta nelle ultime consultazioni. Fino a che avrò i numeri andrò assolutamente avanti. Immaginate se avessi deciso di fare diversamente, nel giro di qualche giorno avremmo avuto la figura del Commissario Prefettizio e la nostra Città sarebbe davvero andata verso il baratro totale. Il Commissario avrebbe esercitato solo il potere dell’ordinario, ad esempio, non avrebbe fatto fronte ad alcun nuovo progetto, né avrebbe esercitato un potere straordinario in riferimento alla criticità sanitaria di questo momento. Il Commissario Prefettizio è quella persona che assegna consensi a opere senza conoscere appieno il territorio, a volte facendo danni inenarrabili. È chiaro che mi sono caricato di una responsabilità gravosa, ma ho il rispetto più ampio per la comunità. Io sono artenese da generazioni, mi vanto di esserlo e non rinnego alcuna stilla delle mie origini e per questa fase storica con difficoltà sanitaria, economica e sociale, mi sono sentito addosso la responsabilità di chi ama la propria gente che ho sempre difeso in ogni occasione. Non potevo lasciare in questo momento di difficoltà per Artena. È un impegno gravosissimo che sto decuplicando per dare un futuro alla Città”.
Qualche numero, però, lo hai perso. Penso alle dimissioni di Scacchi e Augusto Angelini, Quest’ultimo, tra l’altro, ha usato parole pesanti e gravi per rassegnare le dimissioni da Presidente del Consiglio Comunale.
“Io non mi sento coinvolto da quelle parole scritte nella lettera di dimissioni di Angelini. Quindi l’ex Presidente del Consiglio Comunale ci dovrà dire specificatamente a chi erano rivolte quelle accuse che in alcuni frangenti ci sono sembrate anche infamanti. Piuttosto mi aspettavo che in questo momento la priorità fosse quella di lottare tutti insieme contro la realizzazione dell’impianto biometano”
Le dimissioni dei due consiglieri sono, infatti, arrivate subito all’indomani della scoperta di un documento comunale che esprimeva un parere positivo alla realizzazione dell’impianto.
Visto il totale disinteresse da parte della Regione, nonostante il parere contrario del nostro Comune espresso in seduta consiliare da tutti i consiglieri e sottolineo tutti, nonostante un ampio parere negativo del tecnico comunale di allora, l’architetto Bubbico, nonostante le 5000 firme raccolte tra tutti i cittadini. Nonostante un’intera Città si sia ribellata esprimendo tutta la sua contrarietà alla realizzazione dell’impianto, la Regione ha dichiarato a me personalmente che i nostri pareri e le nostre rimostranze saranno tenute in considerazione ma non sono vincolanti. Per questo, per scongiurare questo impianto sul nostro territorio, avevo cercato la collaborazione di tutti i consiglieri di maggioranza, che avevo chiamato a partecipare a un tavolo tecnico che ho subito approntato appena sono venuto a conoscenza che la Regione avrebbe comunque potuto autorizzare il decreto di realizzazione dell’impianto. Ancora oggi, da queste pagine, chiedo ai consiglieri Scacchi e Angelini, di tornare indietro sui loro passi, mettersi al nostro fianco per poter scongiurare insieme questa che per noi sarebbe una sciagura. Ecco, tornando al discorso delle dimissioni, pensate che un Commissario Prefettizio avrebbe avuto la sensibilità di fare ogni passo per evitare la realizzazione dell’impianto? Io sono pronto ad andare sotto le finestre della Regione a manifestare tutto il mio disappunto verso questo impianto e per dire un chiaro NO anche alla sola ipotesi”.
Abbiamo avuto un finanziamento di oltre 5 milioni per realizzare alcuni lavori. Si stanno facendo?
I lavori sono in itinere. I cantieri sono stati consegnati, compatibilmente con gli iter burocratici atti a formulare i contratti, vi posso dire che subito dopo Pasqua inizieranno. I ritardi eventuali sono arrivati principalmente a causa della pandemia che ha creato notevoli problemi. Altri ritardi ci sono stati perché alcune strade interessate erano oggetto di ripristini dei sottoservizi da parte di Acea. Garantisco che tutti i giorni sia io che l’Ufficio Tecnico comunale, monitoreremo l’andamento e vi assicuro che nel più breve tempo possibile ultimeremo i lavori. Permettetemi di dire, inoltre, che il Comune di Artena ha beneficiato inoltre di un ulteriore finanziamento di altri 2,5 milioni di euro che ci è arrivato grazie al ministero dell’Interno, per lavori da farsi nel territorio”
Il campo sportivo, però, è una ferita aperta per tutti gli sportivi e non di Artena. In tre anni di serie D la squadra nessuno l’ha vista giocare.
“Con me sfondi una porta aperta. Non voglio fare alcuna polemica. Mi sento di dire che ho a cuore la Vis Artena e che i lavori per la nuova tribuna sono in corso, quindi vedremo la squadra molto presto”.
Per concludere, desideravamo sapere se alla luce della crisi dovuta ai domiciliari del sindaco e dell’assessore ai LLPP, hai pensato a una amministrazione allargata anche all’opposizione. In un certo senso, un Governo delle larghe intese.
“Assolutamente sì! Avevo ben chiara anche questa ipotesi, anzi in qualche riunione l’ho evidenziata e anche caldeggiata, ma l’opposizione non ha avuto alcun rispetto delle persone coinvolte nella vicenda giudiziaria. Si è subito sostituita alla magistratura che per condannare definitivamente ha necessità di tre gradi di giudizio. L’opposizione, invece, ha subito condannato. Non mi aspettavo questo immediato schierarsi. Io ho fatto tanta opposizione, con Latini, con Pecorari, con Petrichella, eppure non ho mai fatto mancare sostegno e contributo personale alla maggioranza. Mi aspettavo lo stesso, soprattutto in questo tempo davvero di crisi sociale, invece hanno chiesto immediatamente che il comune si costituisse parte civile contro il sindaco e gli altri. Era evidente che non c’erano i presupposti per governare insieme. Detto questo, volevo concludere ringraziando tutte le persone che mi sono state vicine in questo momento così delicato: la mia famiglia, gli assessori e i consiglieri comunali, i dipendenti del Comune. In questa fase nulla avrei potuto fare se non con l’aiuto, la vicinanza e l’affetto di queste componenti, oltre che dei cittadini che hanno espresso nei miei confronti attestati di stima e per questi li ringrazio. Io resto a disposizione di tutti i cittadini in ogni modo e in ogni momento. Il Comune è la Vostra casa, di tutti, nessuno escluso. Auguro a tutti voi una Buona Pasqua”.