“RIPARTIRE DALLE ORIGINI PER UN PROGETTO FUTURO”

IL CONSIGLIERE MARCO DIAMANTE IMPERIOLI DAGLI SCRANNI DELL’OPPOSIZIONE: “NON POSSIAMO STARE DIETRO AI TEMPI DELLA GIUSTIZIA. ARTENA HA BISOGNO DI GUARDARE AL FUTURO CON DETERMINAZIONE E CORAGGIO”

Quello che stiamo vivendo è uno dei periodi storici più duri. La pandemia ci ha costretti a rivedere le nostre priorità ma vedo che la nostra comunità non sembra più così unita come lo era un tempo. Ci nascondiamo tutti dietro i nostri egoismi e non riusciamo più a tendere la mano a chi si trova in difficoltà

Abbiamo incontrato il consigliere comunale di minoranza Marco Imperioli Diamante che con i suoi 30 anni è uno dei consiglieri più giovani che siedono sugli scranni comunali. Con lui abbiamo avuto modo di fare una lunga chiacchierata. Non ti è piaciuto l’articolo in cui il nostro giornale scriveva che in pochi si sono occupati del Biometano, compresa l’opposizione. Spiegaci, una volta per tutte, cosa avete concretamente fatto per scongiurare l’impianto.
Non è vero che non mi è piaciuto l’articolo scritto da Renato Centofanti, anzi lo condivido in larga parte. L’unico passaggio in cui si poteva essere più chiari è quando si esortano i politici a rispondere alle interviste: su questo punto credo che se ha dei nomi in testa debba farli. Sul Biometano i nostri atti concreti sono stati quelli di rendere pubblico il progetto, presentare una mozione al Consiglio Comunale per decretare la nostra contrarietà e chiedere l’elaborazione di una relazione tecnica da inviare alla Regione Lazio. Siamo riusciti a portare a casa il risultato solo grazie a un grande lavoro di confronto nonostante la titubanza di alcuni consiglieri della maggioranza che ancora oggi siedono in consiglio. Tre anni dopo la Green Park srl torna alla carica e ottiene dal Comune di Artena un parere favorevole per la realizzazione dell’impianto. Come è stato possibile emettere un parere favorevole nonostante una chiara decisione assunta dall’intero Consiglio Comunale? Ancora una volta é grazie a un video pubblicato dal capogruppo di Artena Cambia che si ritorna a parlare della Centrale Biometano, chissà per quanto altro tempo ancora ci avrebbero tenuto nascosto il parere rilasciato dal Comune. E ora? Dopo un incontro convocato da Loris Talone nulla è accaduto. Ci sentiamo presi in giro ed ecco perché abbiamo deciso di accogliere la proposta che arriva dalle associazioni: presenteremo una nuova mozione insieme agli altri consiglieri di opposizione, per chiedere alla giunta comunale di procedere con l’esproprio dei terreni coinvolti e realizzarci sopra i progetti della seconda Isola Ecologica e della compostiera di comunità, già finanziati dalla Regione Lazio”.
Parlando del Comune, avevamo auspicato una maggioranza allargata che traghettasse la città a nuove elezioni. Questo auspicio non si è concretizzato. Non c’erano le condizioni? Non ve lo hanno chiesto? Non avete accettato? E soprattutto perché, secondo te, non si è ancora arrivati alle dimissioni?
Quello che è accaduto ad Artena ha coinvolto tutti: la nostra comunità, nel pieno di una pandemia e già scossa dalla morte di Willy, si è ritrovata senza una guida politica. Dopo gli arresti del Sindaco e dell’assessore – per ipotesi di reato come la corruzione, la concussione, il falso ideologico in bilancio e i concorsi pubblici pilotati – mi sarei aspettato una reazione importante da parte dei consiglieri di maggioranza. Invece nulla, neanche una richiesta di confronto con le opposizioni che, se fosse arrivata, era nostro dovere, per il bene di tutti gli artenesi, accogliere. Invece la maggioranza ha deciso di andare avanti senza dare un minimo di spiegazioni alla comunità che da un giorno all’altro si è ritrovata senza il proprio Sindaco. Il 9 aprile ci sarà l’udienza preliminare dove si capirà se sono fondate le accuse e se si andrà a processo. In tal caso mi aspetto che i consiglieri di maggioranza smettano di tenere in ostaggio l’intera comunità e pongano fine a questa esperienza. Non possiamo stare dietro ai tempi della giustizia, Artena ha bisogno di guardare al futuro con determinazione e coraggio”.
Secondo noi, non c’è stata nemmeno pressione della politica locale, provinciale e regionale sui loro iscritti. Forse non hanno compreso la portata della crisi?
Su questo non so dare risposte certe e complete. Oltre alla presa di posizione del PD, che ha sospeso il Sindaco e ha chiesto ai suoi consiglieri iscritti di uscire dalla maggioranza, tutti gli altri partiti non mi sembra abbiano fatto sentire la propria voce. Ovviamente, la richiesta del PD è stata disattesa a conferma del fatto che i circoli dei partiti – soprattutto in queste realtà locali – vengono utilizzati solamente per scopi elettorali, svuotandoli dall’importante funzione sociale e politica che dovrebbero svolgere”.
Un rimprovero fatevelo fare. Possibile che un’opposizione attenta non si accorge di cosa accade in comune? E non anticipa gli eventi che stanno per accadere?
Penso che si possa sempre fare meglio. Questo principio vale anche e soprattutto per la nostra attività politica. Una cosa però va detta con chiarezza e senza paura, sulle questioni importanti ci siamo sempre stati. Siamo intervenuti su Biometano, Farmacia Comunale, bilancio, lavori pubblici e altro. Sulle opere pubbliche, tre mesi fa abbiamo presentato un’interrogazione a Loris Talone e Carlo Scaccia per chiedere come mai l’Isola ecologica non sia stata ancora completata e se i subappalti affidati rispettino la normativa. Purtroppo non abbiamo ancora ricevuto risposta, forse perché l’impresa che ha svolto i lavori ha dei legami con due degli assessori presenti in Giunta? Inoltre, a differenza di quel che provano a sostenere i Consiglieri di maggioranza, abbiamo presentato molte proposte. Tra le ultime quelle relative agli sgravi fiscali a sostegno di ristoratori, commercianti e artigiani; la proposta di trasmettere in streaming le sedute del Consiglio Comunale; agevolazioni fiscali sulla TARI per le associazioni che operano nelle strutture di proprietà degli ordini religiosi; oltre all’ennesima richiesta di istituzione delle Commissioni Consiliari. Le tematiche da affrontare sono tante e occorre il contributo di chi vuole condividere energie e idee per migliorare Artena”.
Perchè non si fanno i lavori con quei 5 milioni di euro che sono arrivati?
Può sembrare un paradosso ma l’assenza dell’assesore Pecorari si fa sentire tutta e chi lo sta sostituendo non mi sembra all’altezza. L’unico cantiere che è partito è quello in Via della Cona mentre tutti gli altri cantieri sono fermi. Da quello che emerge sembrerebbe che non riescano a stipulare i contratti con le società aggiudicatarie, le quali, considerato il clima di incertezza che c’è nel nostro Comune, non hanno intenzione di iniziare senza nessuna garanzia contrattuale. Ecco perché non partono. Le condizioni di Artena sono sotto gli occhi di tutti: strade piene di buche, strade senza illuminazione, discariche abusive a cielo aperto, abbiamo a malapena i servizi pubblici essenziali. Un’isola ecologica abbandonata da tre anni, la casa della salute ferma, un Palazzetto dello Sport bloccato dal 2008. E’ evidente che oggi non c’è una maggioranza in grado di governare seriamente la nostra comunità, ecco perché è giunto il momento di andare tutti a casa”.
Perchè non ci sono le Commissioni Consiliari?
“A seguito delle elezioni del 2019 è stata istituita una commissione speciale, presieduta dal Dr. Alfonso De Angelis, che aveva un unico obiettivo: revisionare lo Statuto del Comune di Artena e il Regolamento del Consiglio Comunale. Dopo quasi tre anni è evidente che non sono stati in grado di raggiungere neanche questo risultato, impedendo di fatto l’istituzione delle Commissioni Consiliari in totale spregio delle minoranze: non solo non ci viene data voce con le commissioni ma non vengono riportate le nostre mozioni all’ordine del giorno nei consigli comunali. Ecco perché ho presentato – insieme al mio gruppo e ad Artena Insieme – la proposta di istituire le commissioni consiliari sulla base del vigente regolamento, in attesa che vengano approvati quelli nuovi”.
Perchè al campo sportivo non c’è ancora la tribuna?
“Dopo ‘soli’ tre anni sono finalmente partiti i lavori delle Tribune del campo sportivo. Credo che ad Artena sia fondamentale avere una struttura in grado di ospitare il campionato di Serie D ma sia altrettanto prioritario sbloccare i lavori del Palazzetto. Il nostro campo sportivo si trova in una zona in espansione urbanistica dove abbiamo un Istituto Comprensivo e un asilo nido. Se vogliamo guardare al futuro con coraggio dobbiamo trovare il modo di spostare l’impianto nelle vicinanze del Palazzetto e pensare a come coinvolgere capitali privati per costruire la cittadella dello sport. Allo stesso tempo si dovrebbe avviare una progettualità – coinvolgendo i cittadini – per dare una nuova funzione al luogo che ora ospita il campo sportivo”.
Il Paese è in crisi. Quale sarebbe la tua ricetta per il rilancio ?
“Quello che stiamo vivendo è uno dei periodi storici più duri. La pandemia ci ha costretti a rivedere le nostre priorità ma vedo che la nostra comunità non sembra più così unita come lo era un tempo. Ci nascondiamo tutti dietro i nostri egoismi e non riusciamo più a tendere la mano a chi si trova in difficoltà. Ecco perché per rilanciare Artena dobbiamo, prima di tutto, ricostruire un rapporto di fiducia e di dialogo con i cittadini: dovremmo dedicare più tempo ad ascoltare la loro voce e comprendere la profondità delle loro parole. Ovvio, per crescere e sviluppare un territorio si devono effettuare degli investimenti e il compito della politica è proprio quello di tracciare una direzione: coraggiosa e lungimirante. Per questo credo che l’impegno che dobbiamo assumere tutti è quello di trasformare Artena in una città sostenibile, magari partendo dal trasporto pubblico locale: sfruttando le risorse che arrivano dall’Unione Europea possiamo riorganizzare il nostro servizio e utilizzare automezzi elettrici. Sembra un piano futuristico? Io penso che sia il presente. Dobbiamo ripartire dalle nostre origini, l’agricoltura, sostenendo e promuovendo le numerose aziende agricole attive, con progetti che sappiano valorizzare il prodotto e l’intero territorio. Al Contempo incentivare l’apertura di nuove aziende sfruttando il numeroso patrimonio fondiario che abbiamo a disposizione. Dobbiamo lavorare per dare una funzione urbanistica alle contrade: lì esiste un sistema di relazioni umane che deve essere stimolato e valorizzato. Si deve migliorare la viabilità, soprattutto in relazione ai mezzi pesanti, come in c.da Colle dei fiori e in c.da Spinacceto, dove nessuno sembra voler affrontare seriamente il problema. Dobbiamo organizzare il nostro territorio per ospitare un’area per gli insediamenti produttivi così che le nostre realtà imprenditoriali possano avere finalmente una casa dove poter condividere esperienze e competenze, creando valore aggiunto nella nostra economia in termini di investimenti e di occupazione. Infine, investire risorse importanti per costruire luoghi di cultura e per il nostro centro storico, pensando prima di tutto alle persone che lo abitano e successivamente a renderlo un’accogliente meta turistica”.