L’ARROCCO DELLA MAGGIORANZA

NON SCHETTINO MA IL CAPITANO SMITH

Quanto gradimento pensate di avere tra la gente? Pensate di rappresentare veramente la maggioranza dei cittadini? È chiaro che è una domanda retorica, perchè sapete bene che rappresentate molto, molto meno, la legge e i regolamenti stanno con voi ma i cittadini proprio no.

Per il ViceSindaco che ha affermato di non fare come Schettino – ho notato che anche l’Assessore Lara Caschera ha usato la stessa formula “non faccio come Schettino”, per dire che si andava avanti fino a che i numeri ci sono – si profila un’ombra inquietante, nel suo procedere tra i flutti della politica artenese, ed è quella del capitano Smith. Ovviamente è una metafora, qui al massimo si balla sul disastro finanziario e civile di un piccolo paese della provincia romana, non sulla tolda del Titanic. La sostanza della metafora è l’inconsapevolezza, ingenua o colpevole conta poco, quel che conta è che non ci si accorge del futuro disastroso al quale ci si avvia.
Nelle cronache che si sono diffuse nel paese sul Consiglio Comunale tenuto il 4 maggio, alcune cose si elevano su altre per assurdità e arroganza o forse per incapacità e mancanza di equilibrio, che sembra poca cosa ma è molto grave. L’assurdità più eclatante è la scoperta che l’isola ecologica è stata realizzata su un terreno dove passa una fogna. Forse questo dovrebbe bastare per le dimissioni dell’Assessore competente, ma la parola dimissioni nel nostro comune è sconosciuta. Un’altra assurdità è la frase (riportata dal giornale La Tribuna) del neopresidente del Consiglio Comunale dott. Alfonso De Angelis, “mi dispiace ma non posso essere e non sarò il presidente di tutti”. Una frase di una gravità istituzionale da far accapponare la pelle, mostra un’insipienza politica, istituzionale, e anche una mancanza di equilibrio che lo rende inidoneo per quel ruolo. Alfonso De Angelis è un dottore affermato, l’ho sempre visto e considerato come una persona seria ed equilibrata, quindi deduco che una scivolata del genere è, forse, dovuta ad una pressione psicologica e politica a cui sono sottoposti i membri della maggioranza. La loro voglia e decisione nell’andare avanti ad ogni costo li sta portando a espressioni e scelte sballate e pericolose per Artena. Abbiamo scritto molto su questa situazione, lettere aperte al Sindaco e vari articoli, una cosa abbiamo capito e bene, che questa maggioranza ha fatto il ‘patto’ di restare a guidare il paese anche in condizioni sbrindellate, con numeri risicati, e una presenza dentro la cittadina che sembra un fantasma. Anche un’altra cosa abbiamo capito, ma io personalmente l’ho capita da molto tempo – da quando ebbi un confronto aspro con il Sindaco in un infuocato Consiglio Comunale sulla questione Biometano – questa maggioranza, al di là di un indirizzo formale con la famosa delibera che impegnava tutto il Consiglio a non far realizzare tale impianto sul proprio territorio, non ha fatto nulla, e tale indirizzo è restato lettera morta. Era solo un modo per sopire la rabbia dei cittadini, sperando che nel frattempo il paese si addormentasse, e sperando o forse facendo sottotraccia un lavorìo burocratico con la regione affinché le varie decisioni e autorizzazioni sembrassero indipendenti dall’amministrazione. C’è molta furbizia paesana in questo modo di operare, ma anche una grossolana ingenuità, perché una cosa è chiara ed è che i cittadini del Colubro e di Artena questo Biometano non lo vogliono, e pensare di farlo passare ‘aumm aumm’ è essere poco avveduti.
Ritorno su un concetto che altre volte ho espresso, questa maggioranza è stata votata dal 38% degli artenesi, quindi una minoranza sostanziosa della popolazione, in questa situazione di sconquasso istituzionale, di indagini in corso e altre questioni non brillanti, domando: quanto gradimento pensate di avere tra la gente? Pensate di rappresentare veramente la maggioranza dei cittadini? È chiaro che è una domanda retorica, perchè sapete bene che rappresentate molto, molto meno, la legge e i regolamenti stanno con voi ma i cittadini proprio no.
È tempo di andare verso il futuro, con la consapevolezza che bisogna cambiare e cambiare bene e tanto. Artena ha bisogno di una proposta diversa, di un ‘Rinascimento’ e chi vuol sostituire questa maggioranza, quando si voterà, deve saper proporre un ‘progetto’ di coinvolgimento di tante forze che nel paese ci sono, bisogna da subito dargli spazio, luoghi di discussione, ragionamenti propositivi e innovativi, e bisogna avere anche l’intelligenza di rendere il mondo dell’impresa parte integrante di tale progetto, le forze produttive vanno coinvolte in un percorso virtuoso di consapevolezza del loro ruolo economico e della responsabilità sociale che hanno. Artena deve pensare in grande e su vari piani, senza timori né titubanze, ma senza aspettare spallate e dimissioni. Suonate le trombe (fuor di metafora, progettate, parlate, discutete, create relazioni, sviluppate discorsi e alcune idee guida) e vedrete che le mura di Gerico crolleranno.