“CREDIBILITA’ AMMINISTRATIVA VICINA ALLO ZERO”

Lo dice l’ex Presidente del Consiglio Comunale Augusto Angelini fuoriuscito dalla maggioranza dopo l’affaire del biometano. Lo abbiamo ascoltato anche su altri temi

“La situazione del biometano è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Le dimissioni sarebbe stato più corretto che le avesse date chi è stato materialmente coinvolto nell’operazione giudiziaria. Gli altri consiglieri agiranno secondo la loro coscienza e le loro valutazioni”

Augusto Angelini, da oltre venti anni nella politica locale, prima con il PCI, oggi con il PD. Ha attraversato molte stagioni politiche e anche molte crisi delle consiliature. E’ stato consigliere comunale, assessore, personaggio di spicco della sinistra locale. In questo governo della Città, aveva un compito gravoso e responsabile, quello del Presidente del Consiglio Comunale, ma il suo impegno è durato poco più di un anno.
Ti sei dimesso subito dopo la situazione del biometano. Hai usato anche parole forti per farlo. E in consiglio comunale hai addirittura parlato di “minestra già pronta”. Come se fosse stato tutto studiato a tavolino. E’ una accusa grave: come se la maggioranza avesse pianificato l’andamento del biometano e di altre cose lasciando all’oscuro alcuni di voi? Confermi?
La situazione del biometano, secondo me e’ stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso, quando sono venuto a sapere in comune che nella conferenza dei servizi dell’ottobre 2020, il tecnico comunale aveva dato parere favorevole al progetto dell’impianto, dopo che era arrivato da appena una quindicina di giorni non ci ho visto più. E’ impossibile che nessuno sapesse, da che ‘mondo e’ mondo’ la politica ha le sue regole, e un tecnico non si sognerebbe mai di dare un parere favorevole su una cosa cosi impattante e gravosa per il nostro territorio, senza che non ci fosse stato l’input politico. L’ingegnere comunale e’ stato assunto con l’art. 110 quindi uomo di fiducia dell’amministrazione, se avesse agito per conto suo e in dissenso con l’amministrazione, sicuramente doveva essere subito mandato via, perche’ la legge lo permette in quanto incarico fiduciario. I politici, voglio ricordare a chi mi dà dello Schettino hanno compiti di indirizzo e di controllo all’interno di una amministrazione pubblica, quindi alla luce dei fatti l’indirizzo politico c’è stato. La cosa che mi lascia basito è anche il fatto che sono state realizzate innumerevoli riunioni di maggioranza in cui si parlava delle varie cose da fare e da affrontare, ma mai si è parlato di un probabile parere sulla biometan. Il progetto, se non ce ne fossimo accorti, sarebbe andato avanti in sordina alle nostre spalle. Dopo tutto il polverone che si e’ alzato riguardo questa annosa e deplorevole vicenda il tecnico è stato di nuovo incaricato, per limitare i danni, a imbastire un nuovo parere di contrarietà a quello già espresso in precedenza e a chiedere un appuntamento in Regione con il funzionario incaricato, per dirimere la cosa. Ma dopo qualche settimana da quell’incontro, purtroppo, che sembrava dare uno spiraglio di luce, il funzionario è stato coinvolto in uno scandalo, che lo ha portato agli arresti domiciliari per presunti atteggiamenti illeciti in merito alla discarica di monte Carnevale, e favoreggiamento verso un imprenditore di Frosinone. Attualmente non facendo più parte della maggioranza non so quale altra strada stiano percorrendo per mettere un freno all’iter burocratico dell’impianto”.
Riguardo al Biometano, come è la tua posizione?
Io e la consigliera Scacchi in consiglio comunale abbiamo accolto la proposta dei comitati no biometano e insieme ai gruppi consiliari Artena Cambia e Artena Insieme abbiamo votato si all’esproprio del terreno in questione. Dalla maggioranza idee concrete diverse per una papabile soluzione non le ho sentite, si parla di un tavolo permanente a riguardo, staremo a vedere”.
Non pensi che subito dopo gli arresti del Sindaco e dell’assessore, l’attuale maggioranza avrebbe dovuto immediatamente dimettersi?
“Io sono una persona garantista e non giustizialista, la nostra giurispudenza prevede tre gradi di giudizio e le persone se non vengono condannate nessuno può emettere sentenze. All’inizio anche io avevo deciso di continuare il percorso amministrativo, mi dispiaceva mollare tutto così all’improvviso, con gli uffici ridotti all’osso e senza più alcuni funzionari di riferimento importanti. Ci siamo trovati sbandati e sbigottiti per quanto accaduto. Ma nessuno deve dimenticare che stiamo e stavamo in piena pandemia e almeno i servizi essenziali bisognava garantirli ai cittadini. Mi sono messo a disposizione degli uffici e del vice sindaco fino a quando è sortito fuori, dopo già trascorsi sei mesi, il parere positivo sul biometano. Sulle dimissioni sarebbe stato più corretto che le avesse date chi è stato materialmente coinvolto nell’operazione, come già il Partito Democratico aveva loro comunicato con manifesto pubblico. Per quando riguarda gli altri consiglieri sono questioni di coscienza che ognuno dovrà valutare per se stesso”.
La maggioranza attuale dice che vanno avanti perché non si sentono Schettino, e non abbandonano la Nave. Ma il danno alla nave lo fece proprio Schettino e nessuno lo riproporrà come comandante. Qui il danno chi lo ha compiuto? O non c’è stato alcun danno? Eppure il Paese è allo sbando se ne accorgono tutti…come è possibile che solo loro non riescono a capirlo?
E’ facile dire andare avanti, ma non si può neanche mettere la testa sotto la sabbia pensando che nulla sia accaduto, la credibilità di questa amministrazione è vicina allo zero: il danno all’immagine della città che ne è pervenuto sia con l’uccisione del povero Willy, che con la vicenda Feudo, è enorme. Penso che ci vorranno anni per ridare lustro al nostro paese. Non saranno certo i cantieri che risolleveranno il morale della persone, o le autocelebrazioni per risollevarsi e dirsi che tutto va bene”.