TRENT’ANNI DALLA TRAGEDIA DELLO SCUOLABUS

Le mamme di Cesira e Sergio mentre scoprono la stele

RICORDATE LE VITTIME CON UNA SEMPLICE MA EMOZIONANTE CERIMONIA PRESSO LA SCUOLA “SERANGELI” DI ARTENA.

E’ stata una cerimonia semplice ma davvero toccante ed emozionante quella che l’assessorato alla Pubblica Istruzione del Comune di Artena e l’Istituto Comprensivo Artena, hanno allestito per ricordare l’autista del pulmino e i quattro ragazzi deceduti in quella che ad Artena si conosce come Tragedia dello Scuolabus.

Alla cerimonia commemorativa, a trent’anni dalla tragedia, era presente l’assessore alla Cultura e alla Pubblica Istruzione avvocato Lara Caschera, in rappresentanza dell’Amministrazione comunale. A rappresentare la scuola vi era la Dirigente dottoressa Daniela Michelangeli, e la rappresentativa di alcune classi con la presenza dei ragazzi e degli insegnanti, oltre a una delegazione della Vis Artena con alcuni atleti delle squadre giovanili. Erano presenti anche il maresciallo comandante della Stazione dei Carabinieri di Artena Panei e il comandante della Polizia Locale Gallo.

Spiccava anche la presenza della mamma dell’autista Sergio Talone, che, accompagnata dalla figlia Daniela, ha voluto essere presente alla cerimonia, e la mamma della ragazza Cesira Di Cori, anche lei vittima quel terribile giorno.

A loro è stata affidato lo scoprimento di una piccola ma significativa targa, posta sotto il monumento alle vittime realizzato all’interno del giardino della scuola media “Serangeli” di Artena.

Dopo i discorsi di rara sensibilità dell’assessore Caschera e della Dirigente, il microfono è passato nelle mani dei ragazzi. Ognuno di loro aveva scritto un pensiero che è stato poi detto alla platea dei presenti. Molto significativo è stato il pensiero dell’allievo della Vis Artena che mentre leggeva i nomi dei ragazzi deceduti è scoppiato in un pianto dirotto a significare quanto è ancora sentito il dolore per quello che è accaduto quel giorno. Alla professoressa Maria Chiara Marcoccia è stato affidato il pensiero finale di altissimo spessore emotivo.