IL NATALE E’ LA FESTA DELLA RINASCITA

Carlo Maratta Natività

E’ vero che il Natale è stato svuotato del suo significato ed è stato riempito dal consumismo e dalla corsa ai regali. Quest’anno però veniamo dal periodo più brutto degli ultimi settant’anni. Qualcosa dovrà per forza cambiare

Dicevano i Latini Dies Natalis quando moriva un martire, cioè oggi il martire… è nato in cielo. La festa che celebriamo ogni anno rievoca per i cristiani la nascita del Bambino Gesù, i pagani in questo giorno festeggiavano il dio sole, la chiesa ha voluto riconvertire questo giorno con la nascita del sole che illumina il mondo cioè Gesù. Cosa è rimasto di questa festa per i credenti e non? Cosa ci dice? Quale messaggio ci lascia?
Ha ancora un senso celebrare e ricordare questo giorno? Ci sono dei veri motivi per continuare a ricordare questo giorno? È di pochi giorni fa la notizia che il parlamento europeo ha vietato di proferire le parole Natale, festività natalizie, buon natale ecc. questo perché può urtare le coscienze, può provocare risentimenti, dobbiamo essere laici anche in questo, l’Europa culla della civiltà cristiana, delle tradizioni e del deposito della fede, è il continente che si sta scristianizzando è il continente dove tra qualche anno i cristiani saranno minoranza. Ha senso ancora celebrare il Natale? A sentire e a riflettere bene, sembrerebbe di no, viene uno scoramento che induce ad essere indifferenti e apatici.
E’ anche vero che il natale è stato svuotato del suo significato ed è stato riempito dal consumismo e dalla corsa ai regali.
Questo tempo di pandemia non ci ha insegnato niente, l’anno scorso tutti ci ricordiamo come l’abbiamo vissuto o abbiamo dimenticato? Distanti dalle nostre famiglie, un clima mesto, le chiese vuote.
Quest’anno come sarà? Le prospettive non sembrano rosee, se non prendiamo coscienza se non facciamo un tagliando sul nostro modo di pensare e di vivere, sarà come l’anno passato o peggio.
Questa festa è l’occasione per rinsaldare i nostri rapporti famigliari, è un’occasione per riscoprire tanti valori andati un po’ persi, è una festa che va vissuta nel suo vero significato, cioè rinascita di una nuova vita interiore. L’evento che ogni anno celebriamo non deve rappresentare una routine ma ci deve essere da stimolo per migliorarci, per essere più solidali e più partecipi nelle sofferenze e nelle gioie del nostro prossimo.
Il Natale del Signore per noi credenti è accogliere il Bambino Gesù con uno spirito nuovo e un cuore nuovo, togliere talvolta un cuore di pietra e mettere un cuore di carne.
Spesso, quando vado nella basilica di Santa Maria Maggiore, mi reco sotto l’altare papale dove in un’urna di cristallo sono conservate secondo la tradizione le assi di legno della mangiatoia, pensando a questo grande mistero mi commuovo, sarebbe bello, quando vi capita di stare a Roma, di fare una visita alla basilica.
Che questo santo Natale sia davvero di rinascita nonostante ancora la pandemia, e per la nostra città attraversata da varie vicissitudini, sperando che il nuovo anno sia foriero di buoni auspici, per la nostra Italia affinchè ritrovi le sue radici cristiane, per la nostra Europa perché resti sempre faro di civiltà, per il Mondo intero perché la pace e la giustizia siano sempre al di sopra di tutto.
Buon Natale a tutti specialmente a chi in questo giorno è solo, a chi è nel dolore, a chi è in un luogo di degenza. Buon Natale di rinascita.

ALBERTO TALONE