ARTENA, FINISCE UN ANNO HORRIBILIS

NEL 2020 NESSUN PASSO SODDISFACENTE IN AVANTI NEI SERVIZI ESSENZIALI. L’EFFICIENZA DI ESSI E’ IL BIGLUETTO DA VISITA PER QUALSIASI CITTA’

L’anno volge al termine e, come è ormai usanza, è giunto il momento di tirare le somme di quanto è avvenuto nei mesi trascorsi ed esprimere una speranza su come si vuole che siano i prossimi dodici mesi. Tento di esprimere un giudizio, di fare un breve resoconto, per quanto possibile imparziale, su alcuni servizi essenziali per i cittadini che la nostra Città ha offerto. Se è vero, e non potrebbe essere altrimenti, che si afferma che una Città “intelligente” lo è se è capace di erogare servizi che possano rendere una vita più semplice e felice ai propri amministrati con la sua capacità ed efficacia organizzativa, di strada ce n’ è da percorrere ancora tanta. Bene, si fa per dire, il 2020 è stato, come detto, un “annus horribilis” per la nostra Nazione per molti e gravi motivi ma non è stato da meno per la nostra Artena, fra pandemia, servizi più o meno efficienti, più o meno scadenti e …inciampi giudiziari. Come ho già scritto tempo fa, l’efficienza dei servizi per una città è la sua lettera di presentazione per i turisti ma soprattutto per i propri cittadini. Debbo dire che l’anno ormai al termine non ha riscontrato un soddisfacente passo in avanti nei servizi essenziali che l’Amministrazione ha erogato. L’isola ecologica (ma non dovevano essere addirittura due?) è ancora una…isola che non c’è, nonostante le infinite promesse fatte. Ci accontentiamo attualmente dei mezzi dell’ “eco stazione mobile” che sostano il sabato mattina (orario limitato) in piazza Livatino e di un appuntamento telefonico – come affermano molti concittadini, spesso difficile da prendere – per il ritiro a domicilio dei “rifiuti ingombranti”. Il servizio delle Poste, invece, pare che sia migliorato e non si vede più la folla in attesa dell’accesso agli sportelli nella piazza G. Galilei. Questo grazie all’App delle Poste che permette –ovunque si stia – di prenotare a distanza il tipo di operazione con relativo ticket senza fare la fila. L’iniziativa, comunque, non è stata dell’Amministrazione comunale. Con l’apertura nel mese di luglio del Dispensario farmaceutico l’emergenza pare superata. Ma fino a quando? E’ noto ormai che la Farmacia comunale è in attesa di una nuova gara d’appalto che dovrà individuare un concessionario. Il 2021 ci riserverà un’altra delusione in proposito? Per quanto riguarda la scuola, fra un isolamento fiduciario, una positività e una quarantena di alunni, di insegnanti e di personale, nonché le pressanti richieste di alcuni genitori di sospendere le lezioni, la scuola dicevo prosegue. Anche senza sussulti per proteste verbali o su fb. Il servizio mensa per i ragazzi prosegue regolarmente, con le dovute attenzioni e precauzioni dettate dalle norme anti-Covid, con i pasti serviti in confezioni chiuse che danno sicurezza agli alunni e ai genitori. L’unico inconveniente è che la consumazione dei pasti viene fatta presso il proprio banco senza la possibilità di scambiare una parola o un gesto con un proprio compagno. E’ per loro un grande sacrificio che però lo devono sopportare per non incorrere in spiacevoli conseguenze. Il trasporto pubblico e quello degli Scuolabus è quello di sempre. Il primo ha fruito positivamente –se così è accettabile dire – della chiusura di alcuni Istituti e della conseguente didattica a distanza, il che ha comportato scarso affollamento sui pulman di linea, mentre per il secondo, con l’aumento delle corse e con alcune dad, si è ovviato all’assembramento dei ragazzi all’interno dei bus. La “Cittadella dello sport” segna ancora il passo, come del resto le tribune nel Campo sportivo comunale che dovevano essere pronte per il 2019, ma i lavori languono. Che dire poi del servizio “anagrafe” del Comune? Per via dell’emergenza sanitaria causa Covid, gli uffici sono aperti a singhiozzo, con conseguente disagio per i cittadini. Credo che il disservizio se non è l’“unicum” nel territorio poco ci manca. Ecco, questo è stato il 2020 per Artena, tra il liscio e il brusco, tra rose – molto poche – e spine – molte in verità-. L’anno bisestile –per chi ci crede – sta per finire e con esso termina un periodo in cui poche cose sono degne di essere ricordate con piacere. Del resto, si dice che una città “intelligente” è tale se è capace di erogare i servizi – che poi rendono una vita più semplice e felice ai propri cittadini – con capacità organizzativa ed efficacia. Speriamo che il 2021 ci riservi un’Artena finalmente “intelligente”.
Sotto a studiare per ovviare, allora!