PROSPERI: “PUNTO ALLE OLIMPIADI, SE NON NEL 2021 SARO’ PRONTO PER QUELLE DEL 2024

Simone Lorenzo Prosperi, nostro concittadino, è l’atleta italiano più medagliato alle Universiadi dopo Mennea e la Vezzali. Ha vinto in Coppa del Mondo, è stato il numero uno in Italia e due del Mondo, Orgoglio artenese

Una eccellenza artenese, in questo caso dello sport, è il nostro concittadino Simone Lorenzo Prosperi, che è uno dei migliori tiratori mondiali nella specialita del Trap o Fossa Olimpica. Prosperi si è fatto conoscere al grande pubblico internazionale nel 2007, a 22 anni, quando con la nazionale italiana partecipò alle Universiadi di Bangkok, dove vinse la medaglia d’oro sia nell’individuale che nella gara a squadre. E’ stato vice campione italiano nel 2010 e l’anno dopo è salito nuovamente sul podio delle Universiadi a Shenzen in Cina con la medaglia di bronzo individuale e l’oro a squadre. Alla terza Universiade, quella di Kazan in Russia, ha vinto il quarto oro personale con la squadra e il bronzo individuale. Nel 2013 è stato nuovamente vice campione italiano. Con la nazionale Prosperi ha partecipato alle gare di Coppa del Mondo e ha vinto una di queste nel 2018 a Tucson in Arizona. Ha vinto numerosi meeting nazionali e internazionali. E’ stato il numero uno italiano e il numero due del Mondo. Ha vinto sette volte la Coppa dei Campioni a squadre con le Fiamme Oro il corpo sportivo della Polizia di Stato di cui fa parte. E’ il terzo italiano più medagliato di tutti i tempi alle Universiadi dopo Pietro Mennea e Valentina Vezzali.
Il 2020 per lui è stato un grande anno: Elsa, la compagna di vita di Prosperi ha messo al mondo una splendida bambina di nome Livia, rendendolo padre.
“La più grande emozione della mia vita e di quella di Elsa. Il vero trionfo della nostra vita”.
A livello sportivo anche lui quest’anno ha subito il contraccolpo dell’emergenza sanitaria.
“Già, siamo stati praticamente fermi per gran parte della stagione – ha esordito Prosperi -. Tutto marzo fino a metà aprile, causa lockdown, siamo rimasti bloccati, poi grazie al DPCM che consentiva agli atleti di livello nazionale e internazionale di potersi allenare, ho ricominciato, al chiuso e da solo. A febbraio, prima dell’emergenza sanitaria, avevo preso parte al Gran Premio Inteforze Militari ed ero arrivato al terzo posto, quindi la stagione era cominciata nel migliore dei modi. Fermarsi è stato davvero terribile perchè avevo programmato una serie di obiettivi, anche attraverso una preparazione fisica e mentale abbastanza mirata, ma ho dovuto ricominciare tutto da capo e senza alcuna programmazione considerato che ogni gara sarebbe potuta essere annullata”
A giugno sei stato convocato con la nazionale.
“Si, ho partecipato al raduno della squadra azzurra per preparare gli impegni successivi. Alla Green Cup sono arrivato settimo. Stesso risultato conseguito al campionato italiano. Ho vinto il campionato a squadre con la Polizia di Stato, ma con la squadra non siamo riusciti a vincere la coppa dei Campioni. Sarebbe stata l’ottava consecutiva.”
Quali sono le aspettative per il 2021.
“A parte che bisogna vedere se tutto va in maniera regolare con l’emergenza. Se tutto va come mi auguro Ci sono da fare ben cinque prove di Coppa del Mondo, il campionato europeo e le Olimpiadi. Io sto lavorando duro, con professionalità per farmi trovare pronto all’eventuale chiamata del CT Albano Pera”.
L’anno è importante perche la squadra azzurra non ha ancora conquistato la carta per partecipare alle Olimpiadi. Ne è rimasta una soltanto, che viene assegnata agli europei del prossimo 23 maggio, a meno che uno degli italiani non si trovi in quel momento al primo posto del ranking mondiale.
“Si, il primo del ranking va direttamente alle Olimpiadi. Ma io non ci sto pensando. Diciamo che il primo appuntamento potrebbe essere la prima gara di coppa del Mondo al Cairo del prossimo 26 febbraio, però può essere che non sarò convocato in quell’occasione, ed è per questo che dovrò essere pronto per 365 giorni nel 2021”.
Come ci si sente ad essere un’eccellenza della tua Città?
“Sono orgoglioso, come lo sono stato quando mi è stata concessa la cittadinanza benemerita, unico cittadino ad averla ad Artena, però il mio desiderio e essere da esempio per i giovani della mia Città. Artena vive un momento di grosso appannamento morale, i giovani sono circondati dal alcool, droga, bullismo, maleducazione. Si sono persi i valori sociali e civili. Lo sport in questo senso è maestro di vita, perchè significa sacrificio, sudore, condivisione, passione, determinazione che sono gli elementi che permettono di diventare delle persone oneste, rette, insomma delle eccellenze e non solamente nello sport, ma in ogni campo della vita”.
A parte il 2021, quale sono le aspettative per il proseguo della carriera?
“Più che aspettative sono obiettivi. Il primo è quello di continuare ad allenarmi con impegno, costanza e sacrifico, solo così riuscirò a proseguire il mio cammino sportivo a certi livelli e raggiungere traguardi importanti. Penso che se quest’anno non sarò alle Olimpiadi ci saranno sempre quelle di Parigi 2024 e m’impegnerò per raggiungerle. Tra i desideri ci metto anche un campionato del Mondo, che dopo la gara olimpica è l’appuntamento più ambito da un atleta.”
Va bene il sacrificio, va bene l’impegno, ma ci sono doti specifiche per primeggiare nel tiro.
“Il nostro è uno sport catalogato come sport di destrezza e precisione, anche se non serve una vista perfetta. Sono necessarie due prerogative innate il talento e l’istinto per sparare a un piattello dal diametro di appena dieci centimetri che viaggia alla velocita di 130 chilometri. Ci vuole concentrazione mentale, attenzione ai particolari e la mente sgombra da ogni pensiero perchè bisogna focalizzarsi con intensità solo sul gesto che si sta per compiere.”