ITALIA-ARTENA. SITUAZIONI PREOCCUPANTI

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La politica italiana non sembra comprendere la reale gravità del momento. Appare necessario un Governo di unità nazionale. Nel nostro Paese sembra necessaria un’assunzione di responsabilità per evitare che la comunità si senta in balia di eventi che non ha scelto.

L’insipienza politica di Conte, Zingaretti, Di Maio, Renzi, Salvini e Meloni non permette all’Italia di evitare gli scogli di un possibile naufragio. Ad Artena il prosindaco continua a guidare la consiliatura. È nel suo diritto, ma così si pone un problema di rappresentatività e credibilità

Italia: inizia il 2021, con la Pandemia da Covid che ha travolto le nostre vite e le nostre relazioni sociali, sono morte quasi 80.000 persone in Italia, gli studenti non sanno più cosa sia andare a scuola con tutti i problemi che si scaricano su di loro, il debito italiano è schizzato al 160% e le future generazioni se lo dovranno accollare e pagare; i fondi europei sono una quantità enorme di denaro oltre 200 miliardi di euro con i quali si dovrebbe e potrebbe rimettere in carreggiata L’Italia. Ma, la politica i partiti e loro esponenti non sembrano capire la gravità della situazione e si confrontano in modo muscolare e senza progetto. Una situazione eccezionalmente grave, avrebbe bisogno di un governo di unità nazionale o di salute pubblica (come si sarebbe chiamato una volta) guidato da una personalità riconosciuta da tutti come all’altezza del grave compito e portare l’Italia fuori dagli scogli di un possibile naufragio. Questo purtroppo l’insipienza politica dei vari Conte, Zingaretti, Di Maio, Renzi, da una parte, e Salvini e Meloni dall’altra non lo hanno capito, Berlusconi – al quale l’età sta portando un po’ di saggezza -, sembra averlo capito. Da questo pantano nessuno può pensare di costruirsi una carriera politica, è un azzardo tremendo perché se qualcosa va male, l’Italia salta per aria Questa gravità della situazione, necessità di una presa di coscienza collettiva della politica e non aver timore a dire che serve un governo di unità nazionale. La Democrazia è un sistema dove portare all’eccesso le situazioni è sempre un pericolo per tutte le parti in gioco. Quello che è avvenuto con l’assalto al Congresso americano dovrebbe far capire anche i più riottosi che la delegittimazione dell’avversario inorgoglisce i tifosi, ma rovina la vita del Paese, l’Italia ha vissuto stagioni dove ciò è avvenuto e rifletterci sopra non è mai abbastanza. Artena: nella nostra cittadina la situazione è a dir poco brutta e preoccupante, Il sindaco, al momento in cui scriviamo, è ancora agli arresti domiciliari, altri della maggioranza sono coinvolti, minando la credibilità della giunta. Il vice sindaco Loris Talone dice che vuol continuare la consiliatura, ciò è nel pieno del diritto del suo ruolo di prosindaco, ma certamente un problema di rappresentatività e credibilità si pone e negarlo è profondamente sbagliato; anche se ci muoviamo in un campo di opinioni e responsabilità politica, per cui ci sta che l’amministrazione voglia continuare il suo mandato, pur nel mezzo di indagini e inchieste che rendono il percorso accidentato. Ma, non vedere o sottovalutare i rischi di tale situazione può produrre per la nostra cittadina dei seri rischi di tenuta, i conti del Bilancio – lo ha fatto notare una sezione della corte dei conti – sono molto approssimativi, ci sono lacune nelle entrate, e certezze nelle uscite, un debito molto pesante con l’apertura di mutui per cose che forse si potevano evitare in tale misura, vedi campo sportivo. Una macchina amministrativa in difficoltà che svolge con fatica il proprio operato, vuoi per carenze d’organico e anche per l’inchiesta Feudo che ha coinvolto alcuni dipendenti. Forse un’assunzione di responsabilità in questi casi non sarebbe sbagliata, perché certamente, i cittadini si sentono in balia di eventi che non hanno scelto né votato. Ps. La redazione di Altra Artena, si fa promotrice di una richiesta pubblica al Presidente del Consiglio Comunale, e al Consiglio nel suo insieme, di permettere ai cittadini di poter assistere alle sedute del Consiglio, mandando in diretta video, o, in alternativa videoregistrato, l’Assise pubblica. Ma di fatto in una sala vuota. I consigli comunali sono pubblici per definizione, quindi, visto che, le tecnologie permettono di poter usufruire anche a chi non può seguirlo negli orari stabiliti, si dovrebbe permettere di concretizzare questo diritto dei cittadini, di vedere e ascoltare ciò che viene dibattuto nei consigli comunali. Una giusta conoscenza delle cose pubbliche aiuta la cittadinanza ad essere informata e formarsi un’opinione più fondata. Questo dovrebbe essere interesse di tutte/i gli eletti in Consiglio. Se per realizzare questa forma di trasparenza civile, servirà modificare lo Statuto che regola la vita consiliare, lo si faccia, se c’è la volontà di andare incontro al diritto dei cittadini di conoscere le questioni dibattute in sedute pubbliche. ‘Se Maometto non va alla montagna, la montagna va da Maometto’, fuor di metafora: se i cittadini per vari motivi non vanno a seguire il Consiglio, lo Stesso deve poter essere fruito per via telematica da chiunque voglia informarsi. Un cittadino informato fa la differenza, per un’Artena migliore.