OGNI PERSONA E’ UNICA

Abbiamo ascoltato l’ex sindaco Maria Luisa Pecorari, presidente della fondazione onlus “Padre Alvaro Di Cori”

Il nostro motto è METTIAMOCI INSIEME. Uniamoci per condividere con i nostri ragazzi speciali momenti ludici e di normale quotidianità in una logica di interazione che è relazione di aiuto e al tempo stesso tensione etica verso i più fragili della nostra comunità

Consideriamo diverso chi non ci somiglia nel modo di vivere e di essere, ma ciascuno di noi è un diverso fra i diversi; ogni persona è originale e unica e questa diversità consente di realizzare la propria identità. Nel contesto sociale, spesso, la diversità non è vissuta come elemento di arricchimento, come valore; a volte viene considerata elemento di disturbo; può far paura, diventa pericoloso, può generare pregiudizi, pietismi. Da qui il rigetto. Dobbiamo costruire invece una cultura della diversità, intesa come originalità. Un deficit, una menomazione, la disabilità, l’handicap si possono ridurre. Sono effetti e non cause. L’handicap è un sensibile indicatore di attenzione sociale, di sviluppo tecnologico e civile di una società. Per praticare l’uguaglianza delle opportunità educative bisogna progettare sulle differenze. Accogliere una persona disabile come persona e non come caso. Avere la capacità di cogliere il contesto, la figura e lo sfondo. Ci siamo incontrati con la dott.ssa Maria Luisa Pecorari, che ci ha parlato dell’Associazione Padre Alvaro Di Cori. METTIAMOCI INSIEME! Lo slogan per una comunità solidale ed inclusiva. “A dieci anni e più (gennaio 2010- aprile 2021) dalla costituzione dell’Associazione “Padre Alvaro Di Cori”, onlus, pro-disabili, il nostro imperativo è sempre lo stesso: Mettiamoci insieme! Insieme, per condividere con i nostri ragazzi speciali momenti ludici e di normale quotidianità, in una logica di interazione, che è relazione di aiuto e al tempo stesso tensione etica verso i più fragili della nostra comunità. INSIEME, come imperativo morale d’inclusione verso i meno fortunati e INSIEME, come rete associativa, punto di riferimento della comunità per anziani, adulti e famiglie, che ogni giorno, vivono il disagio della carenza dei servizi e della emarginazione. ANCORA INSIEME, perché nonostante la pandemia, noi ci siamo e continueremo ad esserci, con le tante attività ludico-ricreative avviate in questi anni. Infatti siamo ancora qui, con i nostri pulmini e gli altrettanti speciali volontari, per accompagnare i ragazzi meno fortunati presso i rispettivi istituti di scuola superiore a Valmontone e Colleferro, garantendo loro e alle loro famiglie una frequenza scolastica in sicurezza. Altri sono ormai adulti, ma ancor più entusiasti di incontrarsi e condividere, presso l’Oratorio del Palazzaccio, nei diversi giorni della settimana, alcune attività: bricolage il martedì, musicoterapia il venerdì. Il mercoledì è il giorno del Multisale Ariston di Colleferro. Il giovedì, tutti alla biblioteca comunale, per ascoltare storie, guardare illustrazioni, immaginare mondi fantastici, conoscere cose nuove. La settimana però non finisce qui. Ai ragazzi piace molto uscire e frequentare luoghi pubblici, dalle vie del paese, all’Outlet, alla caffetteria, per gustare un buon cioccolato, alla gelateria, e perché no? Una merendina o bibita al bar di Paino. Ma i momenti migliori sono i festeggiamenti dei compleanni. Tutti insieme al ristorante o in pizzeria, e non c’è ristoratore di Artena che non sia contento di ospitarci. E per non scontentare nessuno, nel corso dell’anno, li accontentiamo tutti. In estate, invece niente scuole e niente attività al chiuso, gite e passeggiate: L’ontanese (Lariano), Outlet,
Castel Gandolfo, lago di Nemi, la Valletta, Villa Borghese, il centro storico di Artena e la partecipazione alle varie manifestazioni culturali e folkloristiche locali. Attività tutte fortemente inclusive, realizzabili grazie ai tanti volontari speciali che si avvicendano settimanalmente, consentendo ad ognuno di loro di vivere la gioia dell’incontro e dello stare insieme, senza ghetti e forme di emarginazione alcuna. Grazie, poi alla collaborazione con il centro per l’impiego Euroconsulting di Olevano, e alla disponibilità dei tanti Artenesi, alcuni ragazzi partecipano, a rotazione ai bandi regionali di Inclusione Sociale, con attività di tirocinio di pratica lavorativa presso il Centro anziani, il Museo Archeologico, il Museo degli Strumenti Musicali, l’Arci Montefortino, il Twirling, e altri centri associativi, culturali e commerciali. METTIAMOCI INSIEME! Perché l’inclusione è rete, è connessione di intenti, è solidarietà vissuta quotidianamente. Certo avremmo bisogno di una sede tutta nostra, invece dobbiamo condividere quella ufficiale con l’Arci Montefortino, e, gli altri spazi con la parrocchia. Per ovvie convenienze politiche, i disabili sono spesso invisibili e non fanno rumore! “La croce è di chi ce l’ha” dice un vecchio detto, cioè delle famiglie, che spesso vivono con vergogna e solitudine il proprio dolore. Eppure una comunità si qualifica proprio per l’attenzione ai più fragili, con gesti concreti di fraternità, sensibilità, di impegno quotidiano, quale occasione da non sprecare, ma un’opportunità per crescere in senso solidale. Per evitare l’erosione continua del fondo; a rischio estinzione, avremmo bisogno di sussidi economici, magari “una tantum” annuale da parte degli amministratori locali, purtroppo non siamo tra le loro priorità! Nonostante le evidenti difficoltà, grazie alla generosità di Padre Alvaro Di Cori, avere un servizio, qual è quello avviato in questi anni dall’Associazione, è qualificante per il nostro territorio, non solo come elemento di inclusione, ma come punto di riferimento per l’intera comunità, grazie ai trasporti per terapie, servizi scuolabus e altri ancora, in risposta alle tante esigenze, di chi ogni giorno è alle prese con i bisogni della fragilità. METTIAMOCI INSIEME! Dunque! Perché l’inclusione non sia solo un imperativo etico, ma diventi realmente un dovere sociale per tutti”.