VIS ARTENA PENALIZZATA DALL’AMMINISTRAZIONE PUBBLICA?

Il sodalizio rossoverde ha terminato un campionato di notevole prestigio, concluso al quarto posto e con la semifinale dei play-off. Il campo, però, è ancora off-limits per i tifosi e la pandemia questa volta non c’entra!

Da qualche tempo, ormai, appaiono, soprattutto sui sucial, proteste e lamentele a volte anche feroci, sulla scarsa attenzione che l’amministrazione comunale ha avuto e sta avendo per la società calcistica Vis Artena. Nello specifico causa di queste rimostranze è la non realizzazione della tribuna attigua al Campo Sportivo che permetterebbe un normale campionato di serie D.
Sul nostro sito e sul nostro periodico Altra Artena, più volte abbiamo espresso i nostri dubbi sulla questione riguardante il campo sportivo comunale, una querelle che si ingigantisce con il trascorrere dei giorni.
Nutrimmo dei dubbi, il giorno dopo la meravigliosa promozione in serie D dei nostri portacolori, quando l’allora assessore ai Lavori Pubblici Domenico Pecorari affermò che a ottobre la Vis avrebbe avuto il suo campo sportivo. Poi ottobre diventò novembre, quindi gennaio e così via.
Nel frattempo la Vis Artena aveva cominciato il suo primo campionato prestigioso affrontando squadre blasonate con trascosi anche in serie A e serie B. L’Avellino, ad esempio, che portava in trasferta almeno 600 tifosi ogni trasferta. Tutti questi tifosi e gli altri delle squadre del campionato, non hanno mai visto Artena, perchè i rossoverdi sono stati costretti a disputare le loro gare interne a Colleferro, a Ciampino e a Lariano.
Il mancato arrivo dei tifosi è stata una grande perdita economica-culturale per la nostra comunità.
Immaginate 600 tifosi in giro per Artena: ne avrebbero guadagnato bar, ristoranti, alimentari, alberghi, ecc.
E’ stato un atto di riprovevole menefreghismo verso la Città, un’indifferenza proseguita nei successivi due anni. E se anche la pandemia avesse consentito l’ingresso negli stadi, sul campo di Artena questo sarebbe stato impossibile proprio per l’assenza delle strutture adatte ad ospitare tifos, un’assenza ancora terribilmente agli occhi di tutti.
Ciò che fa specie, però, è che il presidente del sodalizio della Vis Artena è Alfredo Bucci, uomo di calcio e di sport, dall’esperienza illimitata, l’uomo che negli anni ottanta e novanta riportò il calcio di livello ad Artena. E Alfredo Bucci è consigliere comunale della maggioranza oggi al governo della Città. Coma fa il presidente della Vis Artena a sostenere una maggioranza che in tre anni non è riuscita a realizzare il campo sportivo promesso? Inoltre, anche il presidente del Consiglio Comunale De Angelis è stato medico sociale del sodalizio e anche presidente dei rossoverdi per un periodo anche abbastanza lungo, e, quindi, la stessa domanda la poniamo a lui: Come fa a sostenere un’amministrazione che ha fatto davvero poco da quando la Vis Artena è in serie D?
E’ chiaro che i temi di sostegno eventuale alla maggioranza comunale non si limitano alla realizzazione di una struttura sportiva, però questo è un tema molto caldo attualmente e trova riscontro nelle giuste lamentele dei tifosi.
Il patron della società Sergio Di Cori, sappiamo, da fonti certe, essere amareggiato per la situazione, stanco e che ha avuto anche il pensiero di vendere il titolo. Sarà vero? Vero è che anche lui non è stato trattato con il rispetto che meriterebbe una persona che da anni mette soldi nella società di calcio. Sarebbe un peccato mortale (la cessione del titolo), non attribuibile a lui medesimo ma allo scarso interesse che una squadra di calcio di Serie D suscita nell’Amministrazione Pubblica, che, è pur vero, deve badare e fare fronte a situazione ben più problematiche ma sono trascorsi ormai quasi quattro anni dall’avvento nella serie D dei rossoverdi.
Se il calcio non scalda gli animi, dobbiamo riconoscere che cresce l’interesse agli altri sport; al Rugby, ad esempio, e alla società della palla ovale che opera ad Artena a cui è stato assegnato il campo sportivo di Macere e il Palazzo Traietti ex Municipio, trasformato nel museo “Fango e Sudore” e che fa conoscere la nostra comunità per mezzo mondo.
A questo si aggiunga che lo sport sul nostro territorio ha da qualche mese anche una rappresentante nella giunta federale del CONI Regionale, Daniela Scaccia e che quindi rappresenta uno stimolo in più a fare sempre meglio per la pratica sportiva ad Artena.
Mai Artena ha potuto annoverare una serie di fattori così positivi (squadra di calcio in Serie D, Museo del Rugby conosciuto dappertutto, un rappresentante cittadino nella giunta CONi) che sono il vettore adeguato a fare conoscere la Città fuori i confini non soltanto per avvenimenti negativi, come è successo in questi ultimi periodi, ma anche e soprattutto per aspetti che rendono orgogliosi.
Ben felici di ospitare, se vorrà, l’intervento di Alfredo Bucci, consigliere comunale di maggioranza e presidente di un sodalizio calcistico che, a ben guardare, non ha avuto ciò che ci si aspettava dalla stessa maggioranza.

GUIDO LAOS