SENZA CONSIGLIO. AULA DESERTA

La seconda volta in meno di un mese che il Consiglio Comunale non si riunisce in prima convocazione. Si può governare una Città in questo modo? Fate sapere alla Comunità se per Voi tutto questo è normale e, soprattutto, se è rispettoso delle Istituzioni che state rappresentando

Per la seconda volta in un mese il consiglio comunale è stato rinviato alla seconda convocazione, quella del prossimo 3 novembre. In aula, come la volta precedente, non si sono presentati i consiglieri di maggioranza, mentre l’opposizione era pronta a discutere i punti all’ordine del giorno. Sarebbe bello che qualcuno della maggioranza spiegasse ai cittadini questo comportamento. Se è normale e se, soprattutto, è rispettoso delle Istituzioni che rappresentano.
Per l’ennesima volta la Città di Artena resta delusa e amareggiata.
Non si è fatta attendere la reazione a questo comportamento che per qualcuno è astuto, per altri negligente, per altri ancora privo di ogni amore per la Città, di Silvia Carocci che è la capogruppo di Artena Cambia.
Ecco la nota di Silvia Carocci
“Stamattina la maggioranza ha mandato deserta la seduta del consiglio comunale nonostante l’urgenza. Il bilancio va approvato il prima possibile e loro continuano a giocare sulla pelle degli artenesi. Un atteggiamento però a cui siamo abituati, purtroppo. Il dato politico chiaro è che non hanno più i numeri per tenere i consigli comunali in prima convocazione. L’opposizione stamattina era tutta presente, loro invece si sono sottratti al confronto”.
E’ una questione di numeri, insomma, eppure…..Eppure c’è da approvare un bilancio con tutto quello che ne consegue per la Città e dopo le polemiche furiose degli ultimi mesi che hanno portato il Comune ad essere commissariato per 48 ore.
Perchè non dimentichiamocelo: Il Prefetto aveva deciso la sospensione di ogni attività consiliare, e, in attesa della decisione del Ministero, aveva già inviato il Dottor Dionisi quale figura di Commissario Prefettizio. A distanza di due giorni il Prefetto è tornato sui suoi passi e ha reintegrato il Consiglio, spedendo ad Artena un Commissario ad Acta per redigere il bilancio 2021. La legge prevede che la sospensione e lo scioglimento con la conseguente nomina di un Commissario Prefettizio debba avvenire per violazioni gravi alla legge e alla Costituzione. In alcune lettere, il Prefetto aveva minacciato lo scioglimento per le suddette violazioni, ma nell’atto di sospensione e di nomina del Commisario Prefettizio lo scioglimento sarebbe dovuto avvenire per la mancata approvazione del bilancio. A questo punto, però, la legge impone che prima del commissariamento prefettizio, si dovrà tentare di approvare il bilancio attraverso la nomina di un Commissario ad Acta. Da qui la storia è nota: quando il Commissario ad Acta è arrivato, si è trovato di fronte a un documento economico redatto e approvato in Giunta il giorno prima del suo arrivo. Ma come, per nove mesi non si è riuscito a farlo questo bilancio, per nove mesi non si trovava nemmeno chi lo firmasse, e poi, in un amen, è stata trovata la soluzione?
Quindi il Consiglio Comunale di venerdì 29 era il più importante per la storia della nostra Città in questo terribile 2021, Inoltre, si sarebbe dovuti andare al gran consesso con un ordine del giorno per certi versi inatteso.
Ai primi due punti, infatti, c’era la surroga dei consiglieri comunali dimissionari. Anche in questo caso l’iter per arrivare a questa sostituzione è stato irto di difficoltà, come lo è un parto podalico. La surroga va effettuata entro un determinato tempo che nella fattispecie del Comune di Artena, è stato ben superato. Comunque, i consiglieri da sostituire Saucelli e Alessandra Bucci, possono ora essere surrogati dagli ultimi due aspiranti consiglieri comunali della lista Artena Rinasce che sono Chiara Vitelli e Antonio Panici.
Questi due fin dall’inizio della storia della surroga, pare, sottolineiamo pare, che avessero fatto sapere di non avere alcuna intenzione di entrare in Consiglio Comunale, nonostante – sempre pare – la corte pressante dell’attuale maggioranza.
Il dubitativo è d’obbligo in questi casi, perché non abbiamo mai sentito i due dire espressamente di non voler entrare in maggioranza, quindi allo stato attuale delle cose Vitelli e Panici andranno a sostituire Saucelli e Alessandra Bucci. Con il loro ingresso la maggioranza raggiungerà un numero di consiglieri che permetterà con facilità di approvare il bilancio 2021 e proseguire nell’attuale consiliatura, senza aver bisogno del voto di un vice sindaco non consigliere comunale che in caso contrario potrebbe invalidare la votazione come è già successo. In questo caso, però non servirà quel voto così tanto contestato.
Però, il 29 ottobre i consiglieri di maggioranza: Caschera, Pincarelli, Di Cori, Scaccia, Bucci, De Angelis, Palone più il vice sindaco non consigliere comunale Talone il quale dice di aver ricevuto dal Prefetto l’incarico di Sindaco Vicario e quindi di tutte le funzioni che fanno capo a un primo cittadino, questi otto hanno pensato bene di non presentarsi in prima convocazione.
Quali possono essere gli scenari futuri? Quelli del prossimo 3 novembre.
Il primo è quello che riguarda la surroga e come detto Vitelli e Panici entrano in maggioranza e riportano le misure dei numeri dalla parte di Talone e soci. Il secondo scenario possibile è che uno (una) solo entri nella maggioranza a questo punto i numeri arriderebbero ancora a Talone. Il terzo scenario, invece, è quello meno auspicato dalla maggioranza e cioè che i due non si presentano in Consiglio non entrano in maggioranza e per far approvare il bilancio si arrivi nuovamente al voto del vice sindaco con tutte le polemiche che ne susseguiranno. C’è un quarto scenario quello meno ipotizzato ma ugualmente percorribile anche se ampiamnete indigesto alla maggioranza che è quello che i due o uno (una) di loro entrino in consiglio e poi non votino il bilancio.
L’ultimo scenario che vi descriviamo è quello che riguarda il Sindaco e una sua possibile libertà dalle restrizioni a lui imposte dalla magistratura che gli permetterebbe di tornare ad essere il sindaco di Artena, almeno fino al responso del primo grado del processo riferito all’operazione feudo.