ICONOGRAFIE. DECORAZIONI PITTORICHE AL CONVENTO

UNA NOSTRA CONCITTADINA, ILARIA PALONE, HA REALIZZATO LA SUA TESI DI LAUREA SUI DIPENTI E GLI AFFRESCHI CHE SI TROVANO NELLA CHIESA DI SANTA MARIA DI GESU’ E NEL CHIOSTRO ATTIGUO

In quest’ uscita della mia rubrica vi parlo di Ilaria Palone, nostra compaesana che nel 2020 si è Laureata in Storia dell’Arte alla facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Roma La Sapienza portando come tesi la decorazione pittorica della chiesa di Santa Maria di Gesù onorando così ancora una volta il nostro paese.

  • Ciao Ilaria, parlami di te, quanti anni hai e cosa fai nella vita
    Ciao mi chiamo Ilaria Palone, avrò 32 a Febbraio e vivo ad Artena. Attualmente insegno italiano, storia e geografia in una scuola media di Colleferro. Sono una storica d’arte cui piace andare in giro per musei e mostre. Il mio pittore preferito è senza dubbio Caravaggio che mi coinvolge nella struttura compositiva dei suoi quadri suggerendo non solo la vicinanza dei personaggi e la presenza degli oggetti che sembrano fuoriuscire dalla tela, ma l’essere centro di un’azione che si svolge attorno a noi, un riversarsi dell’opera nel mondo e del mondo nell’opera. Senz’altro poi adoro gli impressionisti, potrà sembrare strano perché distanti temporalmente e stilisticamente, ma amo le loro opere in cui i colori sembrano esplodere, la facilità con cui i dipinti si spiegano da soli mostrandoci senza simbolismi l’emozione di chi li ha creati. Inoltre amo leggere, per me la lettura è fondamentale nella vita di una persona perché apre la mente”.
  • Quando ti sei laureata, in cosa e perché hai scelto proprio questo indirizzo?
    Mi sono laureata nel Gennaio 2020 in storia dell’arte, alla facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Roma La Sapienza. Durante gli anni del liceo pensavo già di iscrivermi all’università e dopo un’indecisione iniziale ho fatto la mia scelta. Spesso il percorso della storia dell’arte è poco conosciuto tanto che, quando sei studente e ti chiedono che corso di laurea frequenti, sono diverse le persone che hanno la faccia perplessa, dopo che sentono “studio storia dell’arte”. Per non parlare dei commenti: ”Allora ti piace dipingere?”, “Ah e cosa farai dopo?” Ecco il punto è che gli sbocchi professionali dopo la laurea sono molti; dalla ricerca scientifica, all’attività ministeriale, dal mercato turistico a quello artistico, ma anche gallerie, musei e non per ultimo quello dell’insegnamento. Io ho fatto la mia scelta sognando di insegnare per questo poi dopo la laurea ho conseguito un master in area socio/letteraria per ampliare la mia formazione e avere la possibilità di provare a diventare insegnante di ruolo”.
  • Di cosa tratta la tua tesi e perché hai scelto questo tema?
    Allora, la mia tesi parla della decorazione pittorica della Chiesa di Santa Maria di Gesù che si trova ad Artena. Ho scelto questo lavoro innanzitutto perché già per la triennale avevo parlato di Artena, avevo ripercorso la sua storia basandomi su quanti avevano scritto prima di me ed avevo evidenziato i punti critici del paese ( si è vero ci sono tante cose che non vanno, ma il nostro paese ha un enorme patrimonio artistico). Per la magistrale però anche su consiglio del mio relatore ho preferito un lavoro sperimentale affrontando qualcosa d’ inesplorato. Tutti noi conosciamo la Chiesa ma quanti di noi sanno la storia? La mia ricerca ha un taglio di tipo iconografico, le opere presentano soggetti raramente riscontrabili altrove e affrontano quesiti interpretativi che non erano mai stati affrontati. Proprio per questo motivo più volte mi è stato suggerito di lasciar stare e trovare un argomento più facile da trattare. Ma io non mi sono lasciata scoraggiare ed è stato un lavoro duro a cui ho dedicato un intero anno e non è stato per niente facile. Ho avuto modo di girare per Roma e conoscere luoghi meno celebri, ho scoperto la bellezza di entrare in un archivio e per me è stato a dir poco emozionante toccare e leggere il nome di Artena su quelle pagine. Tornando alla tesi, nel primo capitolo è ripercorsa la storia e la nascita del complesso e le varie fasi di costruzione. Nel secondo capitolo, il vero cuore del lavoro, è trattata la decorazione, opera per opera, la presenza di più artisti e le iconografie riscontrate ed infine, nel terzo capitolo, viene delineata la decorazione pittorica del chiostro confrontata con quella di altri chiostri, che presentano corrispondenze tematiche e iconografiche soprattutto per quanto riguarda gli episodi affrescati nelle lunette”.
  • Che cosa speri per il tuo futuro e sei soddisfatta ad oggi della tua vita?
    Ad oggi sono pienamente soddisfatta della mia vita, da agosto dello scorso anno sono felicemente sposata con il ragazzo con cui sto da 10 anni, in un tempo come quello in cui viviamo dove costruire l’amore è sempre più difficile. Sto svolgendo il lavoro che mi piace e per cui ho studiato e spero che un giorno diventi di ruolo”.
    Parlare con Ilaria è stato culturalmente costruttivo per me oltre che emozionante, e spero che leggendo queste righe sentiate voi le mie stesse emozioni.
    Mi sento personalmente di ringraziare Ilaria, come chiunque intervisterò in questa mia rubrica, per il contributo che danno ogni giorno al nostro paese.

Elena MELE