IL PD ATTACCA LA MAGGIORANZA

ANCHE SILVIA CAROCCI, CAPOGRUPPO DI ARTENA CAMBIA, RINCARA LA DOSE SUI PARCHEGGI A PAGAMENTO. NEL FRATTEMPO SONO STATI ELIMINATI ALCUNI CAPI D’ACCUSA NEL PROCESSO PER L’OPERAZIONE FEUDO

Ennesimo attacco frontale del PD locale e delle opposizioni all’amministrazione comunale che sta governando la Città del 1° novembre 2020, quando l’operazione feudo sconquassò il Comune di Artena e sottopose a misure cautelari sia il sindaco Angelini che l’assessore Pecorari, oltre al tecnico comunale di allora e altre misure per alcuni dipendenti pubblici.

Da allora la città è governata dal vice sindaco Talone, un vice sindaco non consigliere comunale, seguito da alcuni consiglieri, sette, quelli che sono rimasti: è necessario ricordare sempre delle fuoriuscite di due consiglieri comunali: Augusto Angelini e Scacchi, e delle dimissioni di Saucelli e Alessandra Bucci.

In questo anno e mezzo circa, ne sono accadute di tutti i colori: dalla ipotizzata vendita della farmacia comunale alla ventilata ipotesi di vendere anche il Granaio Borghese, entrambi stoppate dalla sollevazione dei cittadini.

Per ultimo anche l’entrata in vigore delle soste a pagamento ha creato un vero e proprio terremoto, con una manifestazione spontanea a piazza della Vittoria. In merito ai parcheggi, Silvia Carocci, capogruppo di Artena Cambia, ha rilasciato la seguente dichiarazione: “Sulla vicenda dei parcheggi a pagamento abbiamo presentato come gruppi di minoranza una mozione per rivedere la decisione. Ci auguriamo che il consiglio comunale venga convocato al più presto anche perché su questi temi occorre intervenire subito. Sappiamo tutti che Artena è una città che sconta l’assenza di servizi quindi è ovvio che i parcheggi a pagamento ricadono principalmente sui residenti. Il piano approvato dalla Giunta prevede degli aumenti delle tariffe rispetto a quelle previste nel vecchio piano, elimina agevolazioni per i residenti del centro storico inoltre non contempla le strisce rosa e soprattutto non capiamo bene la distribuzione dei parcheggi liberi. La reintroduzione di questa misura è legata ai problemi di bilancio del Comune di Artena, infatti le previsioni di entrate dai parcheggi a pagamento sono tra le cifre che hanno permesso alla maggioranza di chiudere il previsionale 2021. Resta il fatto che non si può continuare ad amministrare una città in queste condizioni, pensando di caricare sui cittadini problemi di bilancio divenuti ormai strutturali che avrebbero bisogno di misure correttive serie e studiate”.

A questo si aggiunga che il PD ha affisso un paio di giorni fa un manifesto ironico che dice: “Il circolo del Partito Democratico di Artena sui complimenta con l’amministrazione comunale per aver messo in funzione l’isola ecologica; finito i lavori al campo sportivo; reso operativo l’immobile del consultorio; aver finito e messo in sicurezza dei plessi scolastici senza alcun disagio per la popolazione; aver attivato i parcometri senza tenere conto della popolazione residente. E cosa più importante, è la trasparenza degli atti amministrativi, poiché a tutt’oggi non è dato di sapere le motivazioni per cui la Prefettura ha sospeso la segretaria comunale. E’ evidente che i complimenti sono sarcastici, comunque, così come detto in precedenza il Partito Democratico di Artena ribadisce la sua ferma opinione che è giunta l’ora di mettere fine a questa amministrazione”.

Il tutto in attesa del prossimo 7 febbraio quando ci sarà la sentenza del TAR sul voto di Talone in Consiglio Comunale.

Nel frattempo, però, è doveroso e giusto ricordare la notizia che la corte di appello di Roma ha decretato l’eliminazione di alcuni capi d’accusa nell’indagine feudo che coinvolge il sindaco e l’assessore ai lavori pubblici di Artena. Nello specifico sono stati eliminati alcuni capi d’accusa che riguardano il sindaco Angelini, l’assessore Pecorari, il tecnico comunale, l’ex comandante della Polizia Locale Panzino e il segretario Comunale