UN TERRITORIO IMPORTANTE SEMPRE PIU’ ABBANDONATO A SE STESSO

Che direbbe Enea se vedesse lo scempio di antenne sulla sua terra?

Mi imbattevo oggi nell’Eneide e in alcuni appunti del liceo. Ho trovato molte somiglianze con la classe politica attuale: i menzionati Achille e Ulisse sono due personaggi distanti, ma si piacciono perché si fanno giustizia da soli. E poi c’è lui. Enea.
Scelto dagli dèi come fondatore della nobile Roma e del suo impero. Colui che discese negli inferi ancora prima di Dante, per riabbracciare il Padre Anchise da poco defunto.
La pietas di Enea, il valore fondamentale per i Romani, ovvero la devozione e l’ossequio del cittadino per quanto gli è superiore (i genitori, la patria, gli dèi), ha trionfato e gli ha permesso di superare difficoltà e fatiche.
La scena del padre e del figlio nei Campi Elisi è una delle più struggenti e più imitate in tutta la letteratura mondiale. Enea provò, senza successo, ad abbracciare l’immagine incorporea di Anchise, quando questi gli si avvicinò, poi il padre gli mostrò i discendenti di entrambi, che una volta reincarnati avrebbero portato grande fama e lustro.
Ecco, cosa penserebbe Enea se si trovasse a vivere nei giorni nostri. Se vedesse i discendenti di Alba Longa?
Proprio dove Alba Longa ha preso vita, sul promontorio di Prato Fabio che domina il Lago di Albano, fino alle nuove scoperte archeologiche sulla vetta del Monte Cavo, che rappresenta uno dei percorsi di trekking e Mountain Bike più noti, conosciuti ed amati che collegano anche Artena a Rocca di Papa.
Sicuramente vedrebbe lo scempio dei tralicci e degli impianti di trasmissione che dominano incontrastate il paesaggio: una zona deturpata da tralicci delle emittenti televisive e radiofoniche che continuano a persistere nonostante ci siano numerose sentenze della Magistratura che identificano la zona assoggettata a vincolo paesaggistico e storico monumentale.
Molti sono gli eventi che si sono susseguiti in questi anni; non ultimo l’incontro che si è tenuto presso la sala Consiliare del Comune di Ciampino, venerdì 11 novembre 2022.
I lavori sono stati coordinati dall’ Onorevole Antonio Rugghia (associazione Casa delle Culture) a cui hanno preso parte Anna Pasqualini, Prof.ssa presso l’Università di Roma Tor Vergata, Franco Arietti, archeologo emerito della Soprintendenza Archeologica di Roma e al quale ha partecipato il consigliere regionale Eleonora Mattia.
Enea, che, sul piano umano, individua per lui colpa ciò che è diritto per ogni uomo. E che oggi sembra dimenticato
Enea, personaggio chiave nella visione politica di Dante che ne capì pienamente l’importanza, e che abbassò la testa di fronte a Virgilio poiché non si sentì all’altezza di compiere un viaggio simile. Personaggio importante che ha dato vita ad un territorio altrettanto importante e che oggi sembra sempre di più abbandonato a se stesso.
Un territorio il nostro, per citare Guccini nella sua Bisanzio (che inevitabilmente nel titolo richiama l’argomento) ormai simbolo insondabile, mito che non ci è consueto. Un territorio da sogno che si fa incompleto.

GABRIELE NOTARFONSO