COMUNE. TORNA IL SINDACO E ORA CHE FARA’?

Dopo due anni e mezzo il Sindaco si ripresenta in Comune.
Gli auguriamo buon lavoro per il bene di Artena, che in questi ultimi due anni ha raggiunto livelli prefallimentari. Ora è necessario portare la politica in piazza, far vivere il dibattito tra i cittadini, questo paese può risollevarsi e rinnovarsi ma ci vuole coraggio, visione e chiarezza.
Insomma un cambio di rotta per l’intera politica artenese

Il Sindaco Felicetto Angelini è tornato al suo posto in Comune. Sono passati due anni e mezzo da quando l’inchiesta Feudo squassò l’amministrazione guidata da Angelini, con la restrizione della libertà e delle funzioni per il Sindaco e l’Assessore Pecorari.
Dopo due anni e mezzo, il Sindaco si ripresenta con un post su fb, dove ci dice alcune cose interessanti che riguardano la sua persona e i suoi sentimenti, e su questo niente da eccepire, umanamente va capito. Ma non ci dice se l’inchiesta sia stata archiviata o invece si è semplicemente conclusa la raccolta delle prove, e quindi le stesse non possono più venire inquinate, di conseguenza non è più necessaria l’interdizione a svolgere il ruolo di Sindaco. E questo ci sembra inevitabile e giusto perché il nostro sistema giudiziario ritiene le persone innocenti fino al terzo grado di giudizio. Nel post, obiettivamente sottotono, spicca una citazione di S. Agostino dove si dice che ‘ognuno è figlio dei suoi atti’; a noi sembra che, decidendo il Sindaco di non dare le dimissioni, e lasciando il Comune in mano a Loris Talone – vicesindaco fuori dal consiglio comunale e con un processo in corso per questioni legate alla sua attività di imprenditore, in seguito decaduto per sopravvenuta condanna in primo grado – tale ‘atto’ sia stato poco avveduto. Ora, nella situazione di cui sopra, ci sembra che i ‘Suoi atti’ si siano concentrati nella battaglia per difendersi dalle accuse (e ciò è ovvio che lo facesse), ma della vita cittadina sembra non essergliene importato granché, ad essere buoni. Le ricadute sulla vita dei cittadini, dei ‘Suoi atti’, e mi riferisco alla sua pervicacia nel non dare le dimissioni e producendo effetti deleteri su Artena, ne elenco alcuni: il senso di abbandono nel non avere una guida seria, la mancata possibilità di accedere ai fondi del PNRR precludendo una progettazione futura, un indebitamento comunale che nel suo novennio ha raggiunto livelli prefallimentari, per non parlare della caduta verticale della fiducia dei cittadini nella politica locale, che ha un effetto devastante sulla partecipazione alla vita democratica del paese, degli effetti negativi sul buon nome di Artena, la cui immagine plastica è stata di un gruppo di consiglieri rimasti attaccati al potere a scapito dei cittadini e fregandosene dei loro sentimenti. Diciamo che, chi ci guarda da fuori ne resta allibito e sconcertato, considerando la situazione del nostro paese indecorosa. Poi nel Suo Post, dove il tono sembra umile, non riesce a non concentrarsi su di sé, dicendo che ha chiesto ai ‘suoi’ di non festeggiare, a differenza dei Suoi avversari che invece avrebbero fatto i fuochi artificiali, al momento dell’operazione Feudo. Nel caso dell’invito a non festeggiare, la domanda nasce spontanea (come diceva un arguto giornalista della tv) cosa ci sarebbe stato da festeggiare? Ce lo dica, perché se c’era da festeggiare era bene festeggiare, ma ci dica i motivi. Sarebbe utile pure per Noi, sapere tali motivi e ne faremmo tesoro. Poi per quanto riguarda i fuochi artificiali, non mi sembra ci siano stati, anzi possiamo dire senza problemi che nessun cittadino e cittadina si augurava i problemi giudiziari che Lei e Pecorari avete avuto, primo, perché le persone non si augurano i guai degli altri, secondo perché una amministrazione che fa le cose e dura i cinque anni canonici è un bene per la collettività.
Essendo chi scrive, uno che Le ha chiesto a più riprese le dimissioni, era doveroso prendere atto del Suo ritorno alla guida di Artena e, con chiarezza e anche con il giusto rispetto che Le si deve, affrontare pubblicamente tale ritorno, senza sconti e senza acrimonia, ma con la chiarezza delle proprie idee su ciò che il paese ha attraversato e sta attraversando, che è stato un vero sconquasso cittadino, per le responsabilità politiche della Sua Maggioranza e dei ‘Suoi atti’. Chiariti alcuni punti critici che ritenevo necessario mettere in rilievo, Le auguro buon lavoro, per il bene di Artena.
Un cenno sull’Opposizione fuori dal Consiglio Comunale.
Manca un anno alle elezioni comunali, il Sindaco Felicetto Angelini ha ripreso il ruolo di Sindaco, questo certamente vi crea qualche problema di collocazione, ma avendo fatto una scelta forte come quella delle dimissioni da consiglieri comunali, adesso dovete stare sul pezzo, lavorare di più e portare in piazza le questioni che verranno discusse in Consiglio Comunale, e decise dalla Giunta, perché i cittadini questo si aspettano, che siate combattivi e tenaci, chiari e propositivi per Artena. Bisogna portare la politica in piazza, far vivere il dibattito tra i cittadini, questo paese può risollevarsi e rinnovarsi ma ci vuole coraggio, visione e chiarezza, sta a Voi dell’Opposizione creare le condizioni per dare un ‘cambio di rotta’ alla politica artenese, perché Artena ha necessità di mettere da parte le ultime maggioranze, ma per fare questo serve Coraggio, Progetto e Visione complessiva del Paese.

renatocentofanti@libero.it