QUANTI SONO E SARANNO GLI ARTENESI TANTI SARANNO SEMPRE I DEVOTI ALLA MADONNA

LA PROCESSIONE DI QUEST’ANNO È LA NUMERO 293. QUASI TRE SECOLI ANCHE SE LA STATUA CHE VIENE PORTATA NELLA MACCHINA HA ANCORA LATI SCONOSCIUTI

Fervono i preparativi per celebrare la festa della Madonna delle Grazie, che quest’anno ritorna nei canoni tradizionali e secolari.
Le celebrazioni avranno il culmine con la solenne Processione di sabato 20 maggio che quest’anno raggiunge la soglia dei 293 anni.
I festeggiamenti di questo 2023 sono ricchi di eventi, alcuni dei quali inediti, coma la Notte Bianca e la presentazione del libro sulla storia della chiesa di Santa Maria e della Madonna delle Grazie.
La preparazione è cominciata già da lunedi otto maggio nel santuario di Santa Maria con la celebrazione dei dodici privilegi come venivano chiamati anticamente, tutti i giorni fino al venti alle ore 17 e alle ore 21 viene recitato il rosario con il canto delle litanie le cui melodie variano di volta in volta.
Venerdi 19 è stato il giorno dello svelamento, momento attesissimo dai devoti, la sera alle 21 al triplice grido di “evviva Maria” l’immagineappare nel suo splendore alla venerazione dei fedeli.
Sabato 20 è il giorno della vestizione , momento intimo e sacrale a cui partecipa solamente la confraternita, in un clima mistico e spirituale le consorelle iniziano a predisporre gli abiti della Madonna e del Bambino per adornare la sacra Immagine, le corone d’oro e gli ex voto completano questo rituale.
In tarda mattinata poi la sacra Immagine viene esposta ai fedeli, nel frattempo vengono portati in chiesa i Cristi infiorati per la processione.
Alle ore diciasette viene celebrata la santa messa presieduta quest’anno dal nuovo vescovo diocesano Mons. Stefano Russo.
Subito dopo ci si prepara alla Processione dei ceri e allo sfilamento degli stendardi e dei Cristi delle otto confraternite storiche di Artena.
La processione percorre tutto il centro storico per arrivare poi in piazza della Vittoria. Fino a qualche anno fa la Madonna usciva da sotto il sepportico della piazza quando iniziava il tramonto..
Qui c’è una una sosta con l’entrata dei Cristi e stendardi e poi una riflessione del vescovo, a termine si riparte per proseguire fino alla parte bassa per poi risalire il centro storico ed arrivare nella collegiata di Santa Croce, dove la statua resterà esposta per otto giorni, e la domenica seguente con una nuova processione sarà riportata nel suo Santuario.
Come dicevo all’inizio le due novità di quest’anno sono la Notte Bianca che si svolgerà subito dopo la processione, vi saranno attrazioni e musica in diversi punti del centro urbano fino a notte inoltrata.
Altro appuntamento è la presentazione del libro sulla storia della chiesa di Santa Maria e la Madonna delle Grazie scritto da Vittorio Aimati e dal sottoscritto.
Domenica 21 maggio alle ore 17,30 presso il granaio Borghese , ci sarà appunto la presentazione intervallata da esibizioni musicali e interventi di poesia in ottava rima .
Il libro è frutto di complesse ricerche storiche , poiché i documenti sono pochi e di difficile reperimento, abbiamo cercato di completare un mosaico a cui ancora mancano diverse tessere. La storia della Madonna è complessa e permangono ancora delle incertezze come ad esempio: da chi è stata scolpita? Come è arrivata a Montefortino? Quando è apparsa nella chiesa di Santa Maria? Quando è nata la devozione?ecc.
A qualche domanda abbiamo cercato di dare una risposta, ad altre no forse chi verrà dopo di noi saprà rispondere.
La ricerca storica, però, ci ha riservato alcune sorprese e notizie di cui non eravamo a conoscenza, e solo leggendo il libro potete scoprirle.
Diceva Claudio Mele amministratore della confraternita “Quanti sono e saranno Montefortinesi, tanti saranno sempre i devoti della Madonna” cioè la devozione non finirà mai voleva dire, parliamo della fine del 1700, e ciò si è avverato, speriamo che fin quanto ci saranno gli Artenesi la devozione e l’amore non finiranno.
Ai posteri l’ardua sentenza Evviva Maria.

ALBERTO TALONE