LA FASSA S’ALLARGA. CHIESTO UN AMPLIAMENTO DELLO STABILIMENTO

Abbiamo preso spunto per questo articolo da un documento pubblicato sul portale della Regione Lazio. Per chi ne vuole sapere di più pubblichiamo di seguito il link (https://www.regione.lazio.it/…/AMB_DD_G14567_25_10_2022…). Via Giulianello, aumentano le preoccupazioni. A seguito di un progetto di ampliamento dello stabilimento Fassa Bartolo alle già precarie situazioni ci sarà un notevole incremento del traffico pesante e forse anche dell’ inquinamento atmosferico!

Dalla lettura del documento pubblicato sul portale della Regione Lazio, lo stabilimento cementizio Fassa è oggetto di un progetto di ampliamento che sta suscitando preoccupazioni in merito all’incremento del traffico pesante e all’inquinamento atmosferico nelle zone circostanti.
L’espansione di un’importante struttura industriale come questa porta con sé implicazioni significative per l’ambiente e la qualità della vita dei residenti locali, compromettendo anche la produzione delle tante aziende agricole.
Come la maggior parte di noi, già sappiamo che la Fassa è uno dei principali produttori di malte cementizie nella regione e l’ampliamento mira a incrementare la capacità produttiva al fine di soddisfare la crescente domanda di materiali da costruzione, si stima un incremento di oltre 500 tonnellate al giorno di materiale movimentato.
Il progetto prevede la costruzione di nuove strutture (tra cui due forni) e l’implementazione di nuove tecnologie per ottimizzare i processi produttivi.
Uno dei nostri principali timori riguarda l’aumento del traffico pesante generato dallo stabilimento e dalle cave di pietra. Maggiori volumi di materiali, macchinari e veicoli commerciali comportano inevitabilmente un ulteriore incremento del transito di camion e autocarri su via Giulianello e nelle vie circostanti.
Questo potrebbe avere diverse conseguenze negative. Congestione stradale: L’aumento del traffico pesante porterà a congestionamenti stradali lungo le principali arterie e vie della zona, causando ritardi e disagi per i residenti e gli altri utenti della strada.
Deterioramento delle infrastrutture stradali: I veicoli pesanti esercitano una pressione maggiore sull’asfalto e possono causare danni alle strade e alle abitazioni limitrofe nel tempo. L’incremento del traffico pesante porterà il deterioramento delle infrastrutture stradali già esistenti e in pessimo stato.
Sicurezza stradale: L’aumento del numero di veicoli pesanti comporterà un aumento del rischio di incidenti stradali. I camion e gli autocarri richiedono distanze di frenata più lunghe e possono rappresentare una minaccia per gli altri utenti della strada, in particolare se le infrastrutture stradali non sono adatte al traffico pesante. Se poi si considera che nelle vicinanze c’è anche una scuola elementare e materna … lascio a voi le considerazioni!
Un altro aspetto che ci preoccupa è l’impatto dell’ampliamento dello stabilimento cementizio sull’inquinamento atmosferico. L’industria del cemento è notoriamente intensiva in termini di consumo energetico e di emissioni inquinanti.
L’aumento della capacità produttiva potrebbe comportare una maggiore emissione di sostanze nocive nell’aria, tra cui:
Polveri sottili. I processi di produzione del cemento generano polveri sottili che possono contribuire all’inquinamento atmosferico. Queste particelle, se inalate, possono avere effetti negativi sulla salute umana, in particolare sul sistema respiratorio.
Emissioni di gas a effetto serra. La produzione di cemento è associata a significative emissioni di gas a effetto serra, tra cui anidride carbonica (CO2). L’aumento della produzione potrebbe comportare una maggiore emissione di CO2, contribuendo al cambiamento climatico e all’aggravamento dei suoi effetti.
Inquinanti chimici. I processi industriali utilizzati nello stabilimento potrebbero comportare l’emissione di sostanze chimiche nocive nell’aria, come ossidi di azoto (NOx) e composti organici volatili (COV), che possono avere effetti dannosi sulla salute umana e sull’ambiente circostante.
È fondamentale che le autorità competenti, l’azienda e la comunità locale collaborino per mitigare gli impatti negativi di tale ampliamento.
Dovrebbero essere implementate misure per gestire il traffico e migliorare le infrastrutture stradali.
Per quanto riguarda invece l’inquinamento atmosferico, è necessario che lo stabilimento adotti e garantisca tecnologie e pratiche per ridurre al minimo le emissioni di sostanze nocive.
Investendo in tecnologie di abbattimento delle polveri, sistemi di filtraggio e fonti energetiche in modo da contribuire sempre di più a mitigare gli impatti ambientali.
In conclusione, è fondamentale che l’espansione dello stabilimento sia valutata attentamente in termini di impatto sul traffico pesante e sull’inquinamento atmosferico.
Solo attraverso un approccio responsabile e sostenibile sarà possibile conciliare gli interessi industriali con la salvaguardia dell’ambiente e della qualità della vita dei residenti locali.
Ma in tutto questo la politica locale e massmedia tacciono, non informano i cittadini!
Un’osservazione e alcune domande a margine.
La maggioranza in Comune come può avallare un progetto del genere se non è capace di interloquire con la città metropolitana per far mettere in sicurezza via Giulianello? Per un progetto industriale del genere, non si può non pensare di implementare una infrastruttura stradale idonea, visto che ci sarà un aumento esponenziale del traffico pesante che si troverà a passare anche davanti la scuola “Ponte del Colle”.
Forse sarà questo uno dei motivi per cui la scuola non l’aggiusteranno mai ? La vorrebbero chiusa per sempre per non avere più lamentele sulla sicurezza e avere carta bianca con il traffico pesante?
L’ex opposizione perchè tace? Possibile che non sa niente?

LUCA RUGGIERO